Google Trends diventa un foglio di calcolo

Google Trends diventa un foglio di calcolo

Uno dei servizi più chiacchierati di Google Labs si aggiorna: ora consente di scavare di più nelle statistiche. Ed esportare poi il tutto in un foglio di lavoro per un impiego in locale
Uno dei servizi più chiacchierati di Google Labs si aggiorna: ora consente di scavare di più nelle statistiche. Ed esportare poi il tutto in un foglio di lavoro per un impiego in locale

Se la Rete è fatta di tendenze, Google Trends prova da sempre a tastare il polso a quello che gli utenti vogliono e cercano all’interno della fetta del network globale raggiungibile dai crawler di BigG. O almeno ci prova dal 2004, anno della sua distribuzione al pubblico fuori dal calderone di idee di Google Labs, continuando a incrementare le possibilità di fruizione da parte degli utenti dei grandi numeri del search on-line.

Per coloro che avessero accesso all’utilizzo di GTrends – vale a dire per tutti i netizen dotati di un account Google – Mountain View prevede ora la possibilità di dare uno sguardo più ravvicinato ai grandi numeri di cui sopra, anche grazie alla convertibilità delle tabelle statistiche di comparazione tra i termini in formato CSV standard, per un riutilizzo in locale ad esempio in un foglio di calcolo di Open Office.

Il file di esportazione contiene le stime in dettaglio dei singoli mesi nel periodo di tempo preso in esame, oltre ai macrodati delle regioni, delle città e delle lingue del mondo maggiormente interessate dalle ricerche analizzate. Il servizio acquista così un valore aggiunto notevole, considerando che in tal modo i trend si trasformano in informazioni immediatamente utilizzabili da parte di amatori e professionisti dei numeri.

Il “gioco” di comparare ninja e pirati , vecchie ballate del mare e nuovi bucanieri cinematografici, un classico del secolo scorso e uno di due millenni fa nelle regioni italiane o il triumvirato di personaggi più carismatici o particolarmente importanti – a vario titolo – nel settore informatico diventa un nuovo tool , affidato a chi dipende dalla visibilità di rete per lo sviluppo del proprio business. O a chi si diverte a comparare argomenti seri e meno seri.

Sempre tenendo in considerazione, come ricorda anche una postilla scritta in piccolo sulla homepage del servizio, che nello sforzo di “offrire un colpo d’occhio su percorsi di ricerca piuttosto ampi”, Google Trends usa “svariate approssimazioni durante il calcolo dei risultati”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 12 giu 2008
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