Google Vids ha scoperto che esiste un mondo oltre il formato orizzontale 16:9… Sì, ci è voluto un po’, ma Big G ha finalmente capito che le persone guardano video su TikTok, i Reel di Instagram e gli Short su YouTube, e che quei video sono verticali. Oppure quadrati. Insomma, tutto tranne che nel classico formato widescreen che va bene per i film, ma è assolutamente inutile quando si deve caricare un video sui social.
Ora tutti gli utenti Google Workspace e chiunque abbia un account Google personale può creare e modificare video in formato verticale 9:16 e quadrato 1:1.
Nuovi formati video su Google Vids, ora si possono creare contenuti verticali e quadrati
Creare i video quadrati o verticali è semplicissimo. Basta aprire Google Vids, cliccare sul pulsante “Dimensione video” nella barra dei menu in alto e scegliere il formato che serve. Oppure, se si preferisce fare un giro più lungo, andare su File > Dimensione video e selezionare da lì.
Verticale 9:16 per TikTok, Reel e Short. Quadrato 1:1 per… beh, per quando si vuole un video quadrato, che va ancora bene su Instagram e in certi contesti. Orizzontale 16:9 resta disponibile per chi fa ancora video tradizionali o presentazioni aziendali.
Google promette anche nuovi modelli ottimizzati per i formati verticale e quadrato, così non si deve partire da zero ogni volta. È il tipo di funzionalità che rende la vita più facile a chi produce contenuti regolarmente.
Come funziona Google Vids
Google Vids è stata lanciato ad aprile 2024 come strumento di produzione video basato sull’AI. L’idea era creare un’app per fare video di formazione, presentazioni e altro materiale aziendale senza dover imparare a usare software complessi tipo Premiere Pro o Final Cut.
Poi è stata estesa agli utenti Workspace e ha ricevuto l’integrazione con i modelli Veo 2 e Veo 3 di Google per generare clip video personalizzate. Si possono creare video da prompt testuali, aggiungere audio generato dall’AI, trasformare immagini statiche in video e persino sostituire gli sfondi usando comandi in linguaggio naturale.
È potente, ma è anche uno di quei prodotti Google che esistono nell’ombra, usati principalmente da aziende e team che lavorano già nell’ecosistema Workspace. Non è virale come CapCut, non ha la popolarità di Adobe Express, non è il primo nome che viene in mente quando si pensa a un editor video AI. Esiste, funziona, ma non fa rumore.
Il successo del formato verticale
Il fatto che Google Vids stia aggiungendo solo ora i formati verticali e quadrati dice molto su quanto l’azienda sia stata lenta a capire dove sta andando il mondo dei contenuti video. TikTok ha dimostrato che i video verticali non sono una moda passeggera ma il futuro. Instagram ha seguito a ruota con i Reel. YouTube ha lanciato gli Short. Anche Facebook alla fine ha ceduto.
Il video verticale ha vinto perché è il modo naturale di tenere il telefono. Nessuno ruota lo schermo per guardare un video di 30 secondi. Nessuno vuole le barre nere sopra e sotto perché il contenuto è stato girato in orizzontale. Il formato 9:16 è diventato lo standard per tutto ciò che è breve, veloce e pensato per essere consumato su mobile. Che Google Vids non lo supportasse fino ad oggi è bizzarro.
Roll out graduale
Google ha annunciato che i nuovi formati video stanno iniziando a essere distribuiti, ma ci vorranno alcune settimane prima che raggiungano tutti gli utenti.