Il noto bug hunter/ ricercatore indipendente / hacker Kevin Finisterre è riuscito , su commissione, ad intrufolarsi anche nel sistema di vigilanza della polizia di una ignota località statunitense. In particolare, ha preso visione delle immagini riprese dalle telecamere installate sui veicoli di pattuglia, seguendo passo passo gli agenti.
Ad affidargli l’incarico di attaccare il sistema di sorveglianza, l’amministrazione municipale stessa, interessata a scoprire le eventuali vulnerabilità del sistema. Scovate da Finisterre senza troppe difficoltà.
L’hacker, dopo aver analizzato numerosi indirizzi IP utilizzati dal dipartimento di polizia, ha scoperto che si connettevano direttamente ad un apparecchio basato su una versione superata di Linux caricato sulle macchine della polizia: per intrufolarvisi è bastato a Finisterre l’utilizzo del protocollo FTP per la condivisione dati. A quel punto si è trovato davanti le immagini registrate dalla telecamera in dotazione delle vetture delle forze dell’ordine per monitorare tragitti e azioni.
Così Finisterre si è trovato a seguire ogni mossa dell’agente in servizio, nonché ad avere la possibilità di modificare (cancellando o modificando) i filmati conservati nella memoria dell’apparecchio.
Certo, il manuale dei dispositivi impiegati dalla polizia era facilmente rintracciabile su Internet e indicava al suo interno anche la password per il DVR (emblematicamente “pass”), e addirittura Finisterre avrebbe individuato un bug nel server telnet del device che permetterebbe di loggarsi al servizio anche senza bisogno di una password.
In ogni caso, anche al netto di errori da parte degli amministratori locali, il resoconto completo dell’analisi di Finisterre illumina sui rischi che un impiego massiccio della pur utile tecnologia può avere nel momento in cui si parla di controllo . Soprattutto se a quelle informazioni può accedere chiunque sia dotato di una connessione Internet e delle competenze tecniche necessarie all’attacco informatico. Perché anche senza errori la sicurezza assoluta non esiste.
Claudio Tamburrino
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Giusto
Giusto. L'unica via per colpire i pirati è con pene lunghissime e durissime capito? :@Parola di SIAELa SIAERe: Giusto
- Scritto da: La SIAE> Giusto. L'unica via per colpire i pirati è con> pene lunghissime e durissime capito? > :@> > Parola di SIAEPer un momento avevo frainteso, leggendo velocemente, pensavo stessi parlando di Rocco! XDmcguoloRe: Giusto
eh ma infatti si prestava :-Dsarà che la siae cerca di metterlo in quel posto persino ai suoi associati... :-D01234Sono malati.
Adesso fanno spam per eliminare ogni servizio...ma che si vergognino!SgabbioRe: Sono malati.
- Scritto da: Sgabbio> Adesso fanno spam per eliminare ogni> servizio...ma che si> vergognino!Un reato vero per colpirne uno presunto! :@Quindi noto uno per strada, vedo che ha uno sguardo strano.Gli dò una bella bastonata in testa poichè presumo voglia rubare il portafoglio a qualcuno. Bella mossa!ninjaverdeRe: Sono malati.
> Gli dò una bella bastonata in testa poichè> presumo voglia rubare il portafoglio a qualcuno.> Bella> mossa!Bello. ProXXXXX alle intenzioni. In vero stile fascista. Mi sa che oltreoceano han imparato bene i dettami italiani.AnonymousRe: Sono malati.
- Scritto da: ninjaverde> Un reato vero per colpirne uno presunto! :@Se possono farlo loro, possiamo anche noi no?Dammi una lista di domini che inizio subito.cognomeRe: Sono malati.
- Scritto da: cognome> - Scritto da: ninjaverde> > > Un reato vero per colpirne uno presunto! :@> > Se possono farlo loro, possiamo anche noi no?> Dammi una lista di domini che inizio subito.Solo che devi prendere numerose precauzioni di anomimizzazione proxy tor e quant'altro poichè se ti beccano sono cavoli tuoi, invece costoro lo fanno e lo dicono pure! @^Però lo fanno per il tuo e nostro bene! O)ninjaverdee la denuncia per spam?
perché non li hanno denunciati? Non possono mica permettersi questo massiccio spamsono chiaramente nell'illegalità: nell'inerzia dei giudici che non conoscono internet, cercano di eliminare la condivisione gratuita per poi poterla sostituire con quella a pagamento, coadiuvati dai governi acui non sembra vero di poter oscurare o sequestrare un dominio coon lascusadell'infrazione al copyright, ecco perché il copyright va abolitosapete che succede con la sua abolizione? non si muore mica di fame come pretenderebbero di darci a berees: esce un libro, non c'è il copyright e dunque tutti lo possono liberamente scansionare, condividere su internet ecc...se il libro è buono venderà molte copie *cartacee* se è brutto *poche o nessuna*direte voi: *ma killi latri delo peeretoperere nin cumpreranno ninguna copia* sbagliato: comprare una edizione *cartacea* costa sempre meno dello stamparsela o in casa o in copisteria anzi con la possibilità di scambiarsi il file elettronico senza gli avvoltoi del copyright, il libro acquista in popolarità e senza una lira in pubblicità, viene conosciuto mondialmentevada sé che in questa ottica e in un tale scenario, sono definitivamente fallite quelle imprese che avevano l'assurda pretesa di far pagare gli e-books. No, questi devono essere gratuiti e usati solo come veicolo promozionale del libro stampato, tanto più che le versioni digitali, essendo oggi l'editoria in digitale, sono nella maggior parte dei casi già pronte e disponibiliTeoneRe: e la denuncia per spam?
@teonea me della copia cartacea non frega nientese mettessero degli ebook gratis, e gli ereader si diffondessele copi cartacee, sparirebbero quasi del tutto, e il tuo modello non sarebbe sostenibilepersonamente preferirei se mettessero in vendita gli ebook senza drm a prezzi ragionavoli, senza dover dare il 90% del prezzo di copertina ad un editore che non ho ancora capito cosa fa nell'era di internet e degli ereaderGhostdogRe: e la denuncia per spam?
Il modello esiste e viene applicato, basti pensare a Warbraker di Brandon Sanderso la cui versione PDF disponibile a gratis sul sito dell'autore è la stessa stampata da tor books, nonostante ciò l'autore ha avuto guadagno sia in popolarità che monetario dall'operazione.Tizio Caio e pure SempronioRe: e la denuncia per spam?
- Scritto da: Tizio Caio e pure Sempronio> l'autore ha avuto guadagno sia in> popolarità che monetario> dall'operazione.Ecco hai centrato il nocciolo del problema. L'autore ha guadagnato, ma L'EDITORE? Capirai bene che il parassita non vuole morire!LalloRe: e la denuncia per spam?
agli editori che intendono lucrare indebitamente piacerebbe che i libri stampati circolassero meno (o sparissero addirittura)potrebbero, cogli sprovveduti o non tanto acculturati informaticamente (che non sanno che ogni protezione è aggirabile)- propinare file con restrizioni di stampa, copia, modifica- far pagare pù volte per lo stesso file- tenerli gelosamente sui propri server (lmodello adobe digital editions, percui è già stato trovato un crack fortunatamente che consente di scaricare il libro e non doversi connetere per accedervi)ma è una utopia che non si concretizzerà mai:il libro di carta è insostituibile, o almeno non sono certo gli e-book bidimensionali che possono mettersi in concorrenza con essoquando forse avremo i libri olografici tridimensionali capaci di proiettare l'immaginedi un libro restituendonelle 3 dimensioni lo spessore e l'insieme delle pagine, sfogliabili con un tocco come quelle di un libro cartaceo, allora sarà concorrenza vera e propriafar sì intanto che gli editori smettano di far pagaregli e-book e di applicarvi restrizioni, sta a voi, voi dovete far fallire queste iniziative, non acquistando; io so che ogni protezione è sempre aggirabile, ma quantilo sanno? dunque io non compro nessun e-book, se me lo regalano sì, a patto che non contenga restrizioni di nessun tipo, se tutti agissero con questa coscienza critica, gli e-book costerebbero il giusto: ZEROTeoneRe: e la denuncia per spam?
> quando forse avremo i libri olografici> tridimensionali capaci di proiettare l'immaginedi> un libro restituendonelle 3 dimensioni lo> spessore e l'insieme delle pagine, sfogliabili> con un tocco come quelle di un libro cartaceo,> allora sarà concorrenza vera e> propriaNo, neanche in futuro (almeno quello prossimo) non si supererà la carta.L'informatica ci insegna che i formati cambiano. Quello più vecchio è il formato ASCII che ha ovviamente i suoi limiti, ma per ora ci ha garantito i contenuti.Credo che anche il più quotato PDF cambierà, ed oltretutto è un formato prorietario. Quando Adobe gli "girerà" di cambiare, cambierà il codice ed allora tutti lì a crecare di riformattare tutto.Non solo, ma quanto ancora durerà il sistema più diffuso x86? O sistemi analoghi?Prendiamo l'esempio di un file col formato Olitex della Olivetti.E' ancora traducibile visto che il sistema da tempo non è più supportato?E' solo un esempio naturalmente.Testi antichi di carta del 1500 stampati su ottima carta ricavata da stracci senza fibre sintetiche sono leggibilissimi ancora oggi, idem le pergamente antiche di ben oltre mezzo millenio.Va peggio per i libri moderni con carta fatta di cellulosa, che invecchiando si ingiallisce e diventa fragilissima: non dureranno certo 500 anni, forse 200 per essere molto ottimisti. Ad ogni modo sempre di più che un pdf attuale, che oltre tutto ha bisogno di una macchina complessa per essere letto.Con un libro basta il Sole o anche solo il lume di una candela.ninjaverdeRe: e la denuncia per spam?
- Scritto da: Ghostdog> @teone> > a me della copia cartacea non frega nientePer fortuna tu non sei il mondo.> se mettessero degli ebook gratis, e gli ereader> si diffondesse> le copi cartacee, sparirebbero quasi del tutto, e> il tuo modello non sarebbe> sostenibileIl modello sarebbe sostenibilissimo perche' si affiancherebbero ai libri digitali su e-reader solo quei libri cartacei per quelle applicazioni dove la carta e' insostituibile. > personamente preferirei se mettessero in vendita> gli ebook senza drm a prezzi ragionavoli, senza> dover dare il 90% del prezzo di copertina ad un> editore che non ho ancora capito cosa fa nell'era> di internet e degli> ereaderPrima facciamo scomparire gli editori e simili parassiti dalla faccia del pianeta e dalla memoria delle persone, poi, a 70 anni dalla morte dell'ultimo editore, potremmo tornare a discutere il rapporto tra autori e pubblico.panda rossaRe: e la denuncia per spam?
> il copyright va> abolitoSì però tu scrivi il libro.Viene distribuito in rete.Qualche "furbone" dice che è suo.E tu come fai a dimostrare che l'autore sei tu?La SIAE serve, tuttavia il suo servizio si è "defomato" nel tempo, e adesso protegge gli Editori ed i loro privilegi. E' questo il problema.Come è possibile che un Editore, che è solo un riproduttore di opere abbia il privilegio del Coprygth di 70 o 90 anni?ninjaverdeRe: e la denuncia per spam?
la SIAE NON serve (ed ha anche 800 milioni di debiti verso gli associati, quindi o non paga le quote o c'è qualcosa sotto)il copyright è proprio il *diritto di copia* che non ha nulla a che vedere con la paternità dell'operale versioni digitali siano gratuite,mentre per le copie stampate si stabilisce che solo l'editore può venderle (ma tu puoi liberamente o stamparti l'opera a casa o in copisteria, solo che non lo farai mai dato che ti costerebbe sempre più del comprarla in libreria)per rivendicare la paternità di un'opera ci sono i servizi di marche temporali (anche gratuiti come myfreecopyright); esistono inoltre le licenze creative commons di cui consiglio una letturadopo aver trovato un editore *tradizionale* anni fa, ho in seguito atteso ansiosamente che il contratto terminasse, per poter rientrare in possesso dell'opera e poterla caricare sui circuiti peer to peer; da quel giorno mi sono ripromesso di on publicare più con gli editori tradizionali: se uno vuole i libri sono online e se lo desidera stampato può comprarne la copia cartacea. è assai più redditizio e porta molta più pubblicità rispetto a quando il libro era in libreria e pochi lo conoscevanoTeoneRe: e la denuncia per spam?
- Scritto da: Teone> la SIAE NON serve (ed ha anche 800 milioni di> debiti verso gli associati, quindi o non paga le> quote o c'è qualcosa> sotto)Non ti soffermare sul termine SIAE: intendo un ente che conserva un originale e che in caso di contestazione serva come prova che l'autore sei tu. > il copyright è proprio il *diritto di copia* che> non ha nulla a che vedere con la paternità> dell'opera> > le versioni digitali siano gratuite,mentre per le> copie stampate si stabilisce che solo l'editore> può venderle (ma tu puoi liberamente o stamparti> l'opera a casa o in copisteria, solo che non lo> farai mai dato che ti costerebbe sempre più del> comprarla in> libreria)Purtroppop molti tesi costano ben di più che le fotocopie.Non per niente certe copisterie (tipo quelle vicine all'universuiotà) spesso sono sotto il mirino dei diritti degli editori. Anche se molto spesso si fanno fotocopie poichè certi testi non sono ristampati!> > per rivendicare la paternità di un'opera ci sono> i servizi di marche temporali (anche gratuiti> come myfreecopyright); esistono inoltre le> licenze creative commons di cui consiglio una> letturaPrendo nota.Sì però c'è questo problema "italiota":[[Il problema principale del servizio My Free Copyright è che questo non è riconosciuto dalla legge come invece lo è la SIAE. Lo stato italiano ha delegato a quest'ultima la gestione dei diritti d'autore dei cittadini. Ci sono decisamente molti svantaggi da tale decisione, ma purtroppo è cosi. Ci sono molte associazioni che ogni giorno combattono determinati "abusi di potere" da parte della SIAE. Per questo motivo, in questo mese in particolare è in atto uno sciopero degli acquisti.[dalla rete] > dopo aver trovato un editore *tradizionale* anni> fa, ho in seguito atteso ansiosamente che il> contratto terminasse, per poter rientrare in> possesso dell'opera e poterla caricare sui> circuiti peer to peer; da quel giorno mi sono> ripromesso di on publicare più con gli editori> tradizionali: se uno vuole i libri sono online e> se lo desidera stampato può comprarne la copia> cartacea. è assai più redditizio e porta molta> più pubblicità rispetto a quando il libro era in> libreria e pochi lo> conoscevanoTi capisco, ho anche io una conoscenza che ha avuto problemi del genere.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 09 maggio 2011 20.14-----------------------------------------------------------ninjaverdeRe: e la denuncia per spam?
- Scritto da: Teone> le versioni digitali siano gratuite,mentre per le> copie stampate si stabilisce che solo l'editore> può venderle (ma tu puoi liberamente o stamparti> l'opera a casa o in copisteria, solo che non lo> farai mai dato che ti costerebbe sempre più del> comprarla in libreria)Posso essere d'accordo solo a condizione che questo valga finché l'opera rimane in catalogo quindi un libraio (o anche eventualmente un utente) può richiederne le copie all'editore.Se, anche ad autore in vita, il libro finisce fuori catalogo e l'editore non lo ristampa (e potrei citartene tantissimi di casi), l'opera deve diventare di pubblico dominio ed in tal caso chiunque è libero anche di ripubblicarla anche a scopi commerciali come avviene oggi per "I promessi sposi" o "La divina commedia"Luco, giudice di linea mancatospammiamoli
ok.harvester in azione: collezione di email commerciali e personali, indirizzi forum, blog, siti e social.Se volevano usare lo spam come arma, bhe, penso proprio che non sappiano dove si stiano infilando :DArrivo, XXXXXXX!Chi mi ama, mi segua.Penso che una media di 20 mila GET/POST giornalieri (a cranio) possano essere sufficienti, non vi richiede piu di un'oretta al giorno.Dai dai :DcognomeGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 19 mag 2011Ti potrebbe interessare