Honeycomb, assaggi di Android 3.0

Honeycomb, assaggi di Android 3.0

Mountain View distribuisce una "SDK preview" per dare agli sviluppatori un antipasto di quello che la prossima versione di Android avrà da offrire loro. L'OS amico dei tablet è quasi pronto al debutto
Mountain View distribuisce una "SDK preview" per dare agli sviluppatori un antipasto di quello che la prossima versione di Android avrà da offrire loro. L'OS amico dei tablet è quasi pronto al debutto

In attesa di provare dal vivo il “vero” Honeycomb , altresì noto come Android 3.0, chi sviluppa software per l’OS mobile di Google ha ora la possibilità di mettere le mani su una preview dell’SDK ufficiale e a un’immagine-disco da far girare in emulazione su PC.

Dopo la presentazione in video avvenuta durante il CES 2011 , la nuova “SDK preview” è l’ennesimo passo di avvicinamento che Google decide di frapporre tra il prossimo sistema operativo Androide e il mercato: gli sviluppatori e gli utenti interessati potranno sperimentare la nuova interfaccia ottimizzata per i tablet , la navigazione web, le API e tutto quanto.

Andorid 3.0 andrà a competere direttamente con iOS e iPad, e Google ha deciso di muovere guerra al gadget di Cupertino focalizzando l’attenzione sul multitasking e la possibilità di sparare su schermo un buon numero di notifiche come già avviene con Android 2.3 per smartphone.

Il layout della nuova interfaccia grafica di Android 3.0 prevede che si faccia un largo uso di widget organizzati in “stack” e schermi “home” multipli personalizzabili a piacimento. Naturalmente simile a Chrome risulta la navigazione web, con le schede dei siti web attualmente aperti posizionate al di sopra degli elementi di controllo del browser.

A una nuova interfaccia corrisponde un nuovo framework per lo sviluppo di “app”, e una delle caratteristiche più evolute prevede la possibilità di presentare contenuti su un numero molteplice di schermi, tablet e smartphone utilizzabili in contemporanea. Grazie all’ SDK preview , gli sviluppatori Android potranno infine cominciare a sperimentare con il framework di animazione, la grafica 2D accelerata via hardware e il supporto ai processori multi-core.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
27 gen 2011
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