HP ancora sotto l'effetto Hurd

HP ancora sotto l'effetto Hurd

Dimessi quattro consiglieri e nuove indagini per il consiglio d'amministrazione. Che continua a portarsi dietro gli strascichi della fuga dell'ex CEO
Dimessi quattro consiglieri e nuove indagini per il consiglio d'amministrazione. Che continua a portarsi dietro gli strascichi della fuga dell'ex CEO

Gli azionisti di Hewlett-Packard hanno depositato una nuova denuncia , ancora per vederci chiaro circa i fatti che hanno portato l’ex CEO Mark Hurd a rassegnare le dimissioni e il Consiglio di amministrazione ad accettarle – tuttavia riconoscendogli una buonuscita milionaria .

Secondo gli azionisti , HP non avrebbe dovuto dare tale premio (12,2 milioni di dollari in contanti e 30 milioni in stock option) all’ex CEO in quanto si è trattato di dimissioni e non di licenziamento, per cui vi sarebbero peraltro stati (secondo l’accusa) adeguati motivi.

La nuova azione legale ha avuto una serie di conseguenze interne che non permettono di considerare la situazione dirigenziale di HP ancora stabilizzata. Innanzitutto ha aperto una nuova (la terza) indagine interna sui fatti (le accuse di molestie sessuali e divulgazione di informazioni riservate) che hanno portato alle dimissioni del dirigente. A questo è poi seguito l’ annuncio di un cambiamento all’interno del Consiglio d’amministrazione, mirato soprattutto a calmare le critiche scatenate proprio dalla gestione del caso Hurd e a consegnare al nuovo CEO Leo Apotheker un consiglio rinnovato per la sua nuova gestione.

Quattro (su dodici totali) i membri uscenti: Robert Ryan, John Joyce, Joel Hyatt e Lucille Salhany. A sostiturili Shumeet Banerji, CEO di Booz, Patricia Russo, ex CEO Alcatel-Lucent, Dominique Senequier, CEO di AXA Private Equity, Meg Whitman, ex CEO di EBay, e Gary Reiner, ex CIO di General Electric.

Apotheker e Ray Lane (ex presidente Oracle nominato presidente non esecutivo) hanno annunciato che le nuove nomine saranno accompagnate da più stretti controlli su come i componenti del Consiglio si rapportano con la stampa , alla luce della fuga di notizie che ha caratterizzato questi mesi di transizione.

Per due dei quattro consiglieri dimissionari, peraltro, fonti anonime parlano di malagestione delle informazioni del caso Hurd.

Il cambio, oltre a servire lo scopo dell’ epurazione , aumenta i membri con competenze nei mercati esteri e il numero di donne e, non ultimo, punta a segnare la svolta dopo il passaggio di consegne da Hurd a Apotheker, che ormai ha avuto 3 mesi per ambientarsi e spera di avere nel Consiglio riformato un supporto nuovamente coeso .

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
21 gen 2011
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