HP e MIT insieme per il quantum computing

HP e MIT insieme per il quantum computing

Un'importante investimento per la ricerca dell'alternativa al silicio, con la promessa di sistemi di calcolo decisamente più veloci di quelli attuali. Una strada che stanno percorrendo anche altre organizzazioni
Un'importante investimento per la ricerca dell'alternativa al silicio, con la promessa di sistemi di calcolo decisamente più veloci di quelli attuali. Una strada che stanno percorrendo anche altre organizzazioni


Palo Alto (USA) – In quattro anni e mezzo e con la spesa totale di 2,5 milioni di dollari la HP insieme al MIT (Massachusetts Institute of Technology) sperano di poter costruire il primo sistema informatico basato sui quanti.

In sostanza si tratta di mettere insieme e sviluppare due tecnologie, il quantum computing e quella delle molecole elettroniche. Il quantum computing si basa sulla possibilità di controllare i quanti, le particelle che potrebbero portare alla realizzazione di computer infinite volte superiori rispetto a quelli attuali.

La speranza è quella di riuscire a trovare, entro una decina di anni, una alternativa molto più efficace al sistema di calcolo sequenziale offerta oggi dai sistemi basati su chip al silicio. Secondo HP infatti, entro il 2012 i chip al silicio avranno raggiunto i propri limiti fisici ed economici.

L’accordo tra HP e il MIT non è il primo nel suo genere, già il mese scorso HP aveva annunciato un progetto comune con la University of California, per la costruzione di un modulo di memoria da 16 Kbit basato sui quanti.

Anche altri sono impegnati nella ricerca sul quantum computing, tra questi i due colossi giapponesi NTT e NEC e l’Università del New South Wales , in Australia.

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Pubblicato il
10 ago 2001
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