Huawei, obiettivo: spodestare Apple

Huawei, obiettivo: spodestare Apple

L'azienda cinese, terza per vendite di smartphone, preceduta da Apple e Samsung, rafforzerà le vendite negli Stati Uniti. Lo farà dal 2018 e con il sostegno dei carrier telefonici
L'azienda cinese, terza per vendite di smartphone, preceduta da Apple e Samsung, rafforzerà le vendite negli Stati Uniti. Lo farà dal 2018 e con il sostegno dei carrier telefonici

Huawei, l’azienda cinese leader nella produzione di dispositivi mobili da oltre 170 miliardi di dollari fatturato, si appresta a rafforzare la sua presenza negli Stati Uniti . E lo fa con un piano di vendite che prevede partnership con gli operatori telefonici. Il terzo produttore al mondo di smartphone ( dietro solo a Samsung ed Apple) preferisce annunciare i dettagli in occasione del Consumer Electronics Show di Las Vegas in programma il prossimo mese, come confermato dal presidente Richard Yu. Attualmente l’azienda è presente in territorio statunitense, ma con una quota di mercato risicata, destinata però ad aumentare rapidamente.

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Sarà il prodotto top di gamma Mate 10 a costituire il primo apparecchio commercializzato attraverso la rinnovata strategia commerciale oltreoceano. “Il prossimo anno venderemo il nostro telefono di punta, il nostro prodotto, attraverso i carrier. Penso che potremo dare valore ai carrier e ai consumatori contando su un miglior prodotto, una miglior innovazione e una migliore esperienza utente” – ha affermato in un’intervista Yu. Se i 150 milioni di dispositivi venduti in buona parte in madre patria sono un obiettivo difficile da raggiungere, c’è da credere che Huawei non sarà disposta ad accontentarsi di risultati scarni. Per mettere i bastoni tra le ruote ai suoi competitor stipulerà con buon probabilità contratti che premieranno i carrier telefonici, che costituiranno un vero braccio commerciale. Forte anche della leva del prezzo più basso rispetto ai competitor del 15-30 per cento .

Ricordiamo che in terra americana, Huawei dovrà scontrarsi con numerose insidie. È ormai dalla fine del 2012 che il brand in compagnia di altre aziende asiatiche (in particolar modo ZTE ), viene considerato dall’intelligence statunitense  come una minaccia per la sicurezza interna . Ma anche in questo caso, Huawei sembra avere già sviluppato una efficace strategia di gioco. Il piano mira a penetrare il mercato con una certa aggressività, abituare gli utenti ad interagire con dispositivi di alta qualità, farli affezionare al marchio e vincere così le reticenze culturali (e parallelamente mettere a tacere gli allarmismi sulla sicurezza ). Yu è convinto che saranno proprio le vendite a dar credito all’azienda: “quando le persone inizieranno ad utilizzare veramente i prodotti Huawei, cambieranno idea”.

Nell’ultimo trimestre Huawei ha venduto il 16,1 per cento in più di apparecchi rispetto all’anno precedente (39,1 milioni), ben più rispetto alla crescita di Apple che si attesta sul 2,6 per cento (46,7 milioni) e anche del leader Samsung, che registra una crescita del 9,5 per cento (83,3 milioni di unità). Numeri così positivi confermano la perseveranza dell’azienda e l’intenzione di spodestare Apple. E se i piani negli Stati Uniti dovessero subire ritardi, c’è pur sempre il Giappone, altro Paese dove Huawei il prossimo anno venderà attraverso i carrier telefonici.

Mirko Zago
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Pubblicato il
19 dic 2017
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