I crack stanno uccidendo i captcha

I crack stanno uccidendo i captcha

Si diffondono in rete i tool di hacking automatizzato del discusso meccanismo di sicurezza anti-bot. Comunità di annunci online, webmail, servizi di blog-hosting, nessuno è più immune dall'epidemia dello spam
Si diffondono in rete i tool di hacking automatizzato del discusso meccanismo di sicurezza anti-bot. Comunità di annunci online, webmail, servizi di blog-hosting, nessuno è più immune dall'epidemia dello spam

Una volta i felini si mettevano nel motore , ora vanno usati anche per i captcha nel tentativo di porre un freno al morbo senza fine dello spam. La guerra alla pubblicità ossessivo-compulsiva sembra però già persa , considerando che appliance web spiccatamente “2.0” e social sono state attaccate e conquistate dai tool di messaggi spazzatura.

alcuni esempi di captcha L’ultima frontiera dello spamming al gusto di social networking viene evidenziata tra gli altri da John Nagle, editorialista e fondatore di SiteTruth . Scrivendo sui forum di SearchEngineWatch , Nagle porta alla luce il sottobosco di software pensati per usare e abusare di servizi gratuiti sfruttati da una vasta audience di utenti quali la webmail Gmail e l’hosting per blog Blogger/Blogspot, entrambe proprietà di Google.

Programmi come Jiffy Gmail Creator sono prodotti commerciali che gli spammer possono sfruttare per “creare un numero illimitato di account Gmail in pochi secondi senza fare una faticaccia”. Blogspot, grazie alle sue possibilità di redirezione, è poi l’altro strumento che attualmente va per la maggiore nella distribuzione di advertising indesiderato, indigesto e irrefrenabile.

Un altro software, CL Auto Posting Tool , è dotato di un dispositivo di scansione OCR delle immagini che compongono i captcha per riconoscere i valori alfanumerici necessari al post dei messaggi su gruppi di discussione e bacheche di messaggi. Proprio dall’impiego combinato di Jiffy Gmail Creator e CL Auto Posting Tool, gli spammer stanno conducendo la propria offensiva contro la board di annunci Craigslist .

Nell’eterna rincorsa del gatto al topo, talune categorie di Craiglist sono attualmente composte al 90% da spam . Gli spammer cracckano i captcha con gli OCR software? Craiglist introduce l’obbligo di verifica telefonica con SMS integrato. Gli spammer rispondono con numeri di telefono VoIP? Craiglist li blocca. E via di questo passo.

E se c’è chi, come Frank Watson del blog di SearchEngineWatch, invita gli “hacker” responsabili delle controffensive ai tool anti-spam – come appunto gli oramai inefficaci captcha – a “uscire all’aria aperta” fuori dagli scantinati della casa dei genitori, si prevede tempesta sulla possibilità che una webmail come Gmail, così largamente utilizzata dagli utenti per scopi ben più legittimi dello spamming , finisca nelle blacklist dei servizi indesiderati e bloccati da mezzo web perché abusata dagli spammer.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
28 mag 2008
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