Roma – Il 14 febbraio, mercoledì, Ian Clarke sarà ospitato dalla Stanford University, uno degli atenei più importanti negli Stati Uniti. Lo scozzese di Edinburgo, creatore della rete Freenet, dovrà spiegare perché un network totalmente anonimo non solo è una novità ma è, soprattutto, una necessità.
Clarke presenzierà al “Computer Systems Laboratory Colloquium” e il suo intervento avrà per titolo “Il Progetto Freenet: un sistema distribuito e decentralizzato di archiviazione e recupero di informazioni”. L’evento è di grande interesse perché porta Freenet e la sua rivoluzione al centro del lavoro accademico e al centro di Stanford, da sempre una delle “fabbriche” dei maggiori talenti scientifici americani.
Esplicativo il comunicato di presentazione dell’evento: “Freenet è studiata per consentire la distribuzione dell’informazione su Internet senza timori di censura. Per ottenere questo scopo, Freenet fornisce anonimato a coloro che vi introducono informazioni e a coloro che vi accedono. Totalmente decentralizzata, nessuno controlla Freenet, neppure i suoi creatori. Questo fa sì che sia pressoché impossibile obbligare alla rimozione di una certa informazione dal sistema. In più, Freenet offre qualità notevoli su mezzi tradizionali di distribuzione delle informazioni come il World Wide Web, proprio grazie al caching dinamico e al mirroring dei contenuti”.
Clarke, che sarà relatore a Stanford, si trova ormai da tempo negli Stati Uniti, dopo aver accettato di mettere in piedi con un partner americano la Uprizer, società di Santa Monica che si occupa di sviluppare applicazioni da far girare su Freenet.
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ma va?
Ma si preoccupino maggiormente degli sbarbatelli dell'ohio che a undici anni già forzano siti governativi....Hanno paura di Fidel? Io mi preoccuperei degli adolescenti statunitensi.AnonimoRe: ma va?
chi c'è come presidente? ...un repubblicano mi pare mmm... serve altro?- Scritto da: du.demon@tin.it> Ma si preoccupino maggiormente degli> sbarbatelli dell'ohio che a undici anni già> forzano siti governativi....Hanno paura di> Fidel? Io mi preoccuperei degli adolescenti> statunitensi.AnonimoFidel=terrorista, atto secondo.
Eh, si...avevano cominciato in tanti a difendere Cuba ed a criticare l'embargo USA... Bisogna reinventare il "nemico" e visto che non fa niente di provocatorio, addossiamogli le colpe della "guerra informatica". Serve ancora inventare terroristi agli USA per sentirsi forti, e sopratutto "pacifisti".Scusate l'italiano.AnonimoRe: Fidel=terrorista, atto secondo.
comunista- Scritto da: "think"> Eh, si...avevano cominciato in tanti a> difendere Cuba ed a criticare l'embargo> USA... Bisogna reinventare il "nemico" e> visto che non fa niente di provocatorio,> addossiamogli le colpe della "guerra> informatica". Serve ancora inventare> terroristi agli USA per sentirsi forti, e> sopratutto "pacifisti".> > > Scusate l'italiano.>AnonimoRe: Fidel=terrorista, atto secondo.
IDIOTA!AnonimoRe: Fidel=terrorista, atto secondo.
Caro mkl, piccolo ignorante massificato, non insultare con questi epiteti, semplicemente perchè non sono insulti...Forse per un povero ignorante che nella vita sua sa fare due più due perchè glielo hanno insegnato alle elementari, probabilmente che non ha mai letto un libro che vada oltre alle avventure di tarzan nella jungla, è complicato concepire la variabilità di pensiero.Lo sai che ti dico?I problemi del mondo li crea la gente come te, ignorante e che fa commenti su cose che neanche capisce, che crede dalla sua torre di avorio di ignoranza di poter giudicarele opinioni di altri..Forse ho divagato (ansi di sicuro)ma comunque "comunista" non è un'insulto solo perchè lo usa il tuo beneamato Berlusconi, pensa con la tua testa cristo santo...Se mi vuoi rispondere fallo, ma cerca di articolare un'opinione che vada oltre allo "stronzo", al "gay" o al "vaffanculo".- Scritto da: mkl> comunista> > > - Scritto da: "think"> > Eh, si...avevano cominciato in tanti a> > difendere Cuba ed a criticare l'embargo> > USA... Bisogna reinventare il "nemico" eAnonimoRe: Fidel=terrorista, atto secondo.
- Scritto da: mkl> comunistaE proprio per questo ha detto qualcosa di giusto (contrariamente a te che non hai detto niente di rilevante)AnonimoRe: Fidel=terrorista, atto secondo.
- Scritto da: Simone Freato> > > - Scritto da: mkl> > comunista> > E proprio per questo ha detto qualcosa di> giustobeh, d'accordo che 'sto mkl non sembra un tipo da MENSA, ma adesso non esageriamo... anche i comunisti dicono delle vaccate a volte, non solo quelli di destra... nessuno e' perfetto...> (contrariamente a te che non hai> detto niente di rilevante)AnonimoDa non crederci!!!
Beh, vista la grande diffusione che hanno i computer all'Havana almeno sarebbe facile capire da dove è partito l'attacco.Certo che sti' americani sono sempre più ridicoli e quelli della NSA non sanno più cosa inventare per giustificare le loro spese!Anonimo...poverini
Gli stati uniti temono cuba, il resto del mondoinvece teme come certi delinquenti comandano dei sottomarini nucleari.AnonimoRe: ...poverini
- Scritto da: .> Gli stati uniti temono cuba, il resto del> mondo> invece teme come certi delinquenti comandano> dei sottomarini nucleari.Adesso anche i Giapponesi hanno il loro Cermis!AnonimoRe: ...poverini
- Scritto da: .> Gli stati uniti temono cuba, il resto del> mondo> invece teme come certi delinquenti comandano> dei sottomarini nucleari.Adesso anche i Giapponesi hanno il loro Cermis!AnonimoLa terza guerra mondiale
Sarà combattuta su Internet!P.S. Vado a mettermi l'elmetto...Anonimoassumiamoli subito!
Io dico, se in un regime di povertà come quello cubano, con i computer che chissà chi se li può permettere, con l'embargo che vieta tutti i più importanti programmi di sviluppo, questi riescono a preoccupare i grandi americani, beh... siamo di fronte a dei fuori classe, dei grandi... (dal punto di vista della bravura a programmare, **biasimo naturalmente** i fini illegali) convertiamili al lecito, assumiamoli e facciamogli scrivere il nuovo Windows ;-DAnonimoservizi segreti brutta gente
Hey gente, la CIA e la DIA vogliono spillare denaro ai senatori americani, inoltre sono invidiosi del fatto che settimana scorsa gli ospedali di Cuba sono stati classificati migliori delle cliniche di New York.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 11 02 2001
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