IBM, applicazioni Linux x86 anche su Power

IBM, applicazioni Linux x86 anche su Power

Big Blue ha creato un motore di virtualizzazione che, senza setup né interazioni da parte dell'utente, è in grado di far girare automaticamente le applicazioni Linux x86 sui server System p basati su architettura Power
Big Blue ha creato un motore di virtualizzazione che, senza setup né interazioni da parte dell'utente, è in grado di far girare automaticamente le applicazioni Linux x86 sui server System p basati su architettura Power

Armonk (USA) – Ad oggi IBM ha già portato sulla propria architettura Power oltre 2.800 applicazioni, ma sono ancora molte quelle che non posso essere fatte girare in modo nativo su questa piattaforma. Per rimediare al problema IBM ha sviluppato una soluzione di virtualizzazione battezzata System p Application Virtual Environment (System p AVE).

AVE è in grado di far girare sui server della linea System p tutte le applicazioni Linux scritte per la piattaforma x86. A differenza dei classici software di virtualizzazione, come VMware o Xen, AVE agisce in modo trasparente all’utente , attivandosi automaticamente non appena viene lanciata un’applicazione x86. Per l’utente utilizzare programmi scritti per processori Power o IA-32 diventa così del tutto indifferente, escludendo almeno il fattore performance: Big Blue ammette che le applicazioni virtualizzate girano ad una velocità fino al 10% inferiore a quella nativa .

IBM continua a puntare moltissimo sull’accoppiata Linux/Power , una piattaforma a 64 bit che negli ultimi anni ha ridestato l’interesse di molti sviluppatori open source grazie soprattutto all’iniziativa Power.org .

Il big di Armonk afferma che il numero di applicazioni native testate e disponibili per la piattaforma LoP è cresciuto di oltre il 200 percento negli ultimi due anni. Tali applicazioni possono girare sui server System p, System i e BladeCenter JS21, tutti progettati nativamente per far girare Linux.

Nel 2005 IBM ha profondamente ristrutturato la propria divisione Linux con l’obiettivo di dare maggiore centralità a questo sistema operativo. Il gigante americano è infatti convinto che nel futuro Linux giocherà un ruolo sempre più importante anche nel settore delle applicazioni mission critical, come quelle finanziarie e mediche.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 24 apr 2007
Link copiato negli appunti