Dopo aver completato il suo kit di nanofotonica per l’integrazione (nel prossimo futuro) di microchip al silicio e comunicazioni ottiche, IBM rivolge ora la propria attenzione al networking e all’accelerazione delle trasmissioni digitali remote. La chiave di volta, anche in questo caso, è la fotonica.
Il nuovo prototipo di Big Blue si chiama Holey Optochip , un chipset ingegnerizzato per trasmettere le informazioni ottico-digitali alla velocità senza precedenti di 1 trilione (1.000 miliardi) di bit al secondo, 10mila volte più velocemente delle reti LAN/Ethernet da 100 Mbps standard di oggi.
Il “segreto” del nuovo chip di IBM è la presenza di 48 nano-fori capaci di facilitare e accelerare il passaggio delle trasmissioni fotoniche, un design che tra l’altro permette di raggiungere performance senza precedenti consumando appena 5 watt di corrente elettrica.

Il chip fotonico bucherellato è stato realizzato partendo da elementi e materiali di uso e produzione comuni, ed è idealmente pensato per essere concesso in licenza a chi volesse creare connessioni tra componenti informatici ad altissima velocità come quelle che saranno necessarie nei supercomputer di prossima generazione.
Alfonso Maruccia