Palo Alto (USA) – IBM svela un nuovo chipset, nome in codice “Summit”, che le consentirà di portare molte delle funzionalità dei suoi server hi-end nei sistemi basati su architetture Intel.
Big Blue potrà così fornire ai suoi clienti dei server più economici ma con caratteristiche avanzate, come il supporto per 16 processori, contro i 4 tradizionalmente supportati dai server Intel-based.
Una delle caratteristiche più interessanti di Summit è quella di dividere i processori in gruppi di quattro unità e dedicare ad ogni gruppo una propria porzione di memoria ed un proprio canale di I/O. In questo modo è possibile dedicare più processori a compiti diversi: ad esempio un’insieme di CPU può essere dedicata a far girare un database sotto Windows ed un altro insieme può occuparsi di far girare un Web server sotto Linux. Oltre a questo, Summit permetterà agli utenti di togliere o aggiungere memoria mentre il server è attivo.
Il chipset debutterà sui primi server equipaggiati con Foster, una versione hi-end del Pentium 4 attesa per la metà dell’anno. Una versione riadattata di Summit verrà utilizzata anche in congiunzione con McKinley, una CPU a 64 bit di Intel prevista per il 2002.