New York (USA) – Spesso si sente parlare dei cosiddetti “colli di bottiglia”, ovvero delle “strettoie” che rallentano il passaggio dei dati fra periferiche o chip.
Uno dei primissimi colli di bottiglia che si incontra nel cammino dei dati dal processore verso l’esterno è quello costituito dal bus che collega quest’ultimo alla memoria di sistema. Sebbene si possa ovviare in parte al problema inserendo all’interno o nelle dirette vicinanze del processore la cosiddetta memoria cache, IBM è riuscita addirittura a portare dentro al wafer di silicio della CPU l’intera memoria DRAM di sistema.
Naturalmente questo è stato possibile anche grazie alle nuove tecnologie di miniaturizzazione che permettono di ottenere chip più densi e veloci.
L’incremento prestazionale, a detta di IBM, dovrebbe essere intorno al 30-35%.