IFPI diffida anche per un mp3 legittimo

IFPI diffida anche per un mp3 legittimo

Gaffe dell'industria fonografica, che ottiene la rimozione di un brano mp3 che non avrebbe dovuto essere rimosso. Troppo forte il timore di ripercussioni legali
Gaffe dell'industria fonografica, che ottiene la rimozione di un brano mp3 che non avrebbe dovuto essere rimosso. Troppo forte il timore di ripercussioni legali

La crociata legale delle major contro la circolazione di certi contenuti musicali si è inceppata di nuovo: IFPI ha diffidato un blogger statunitense affinché cancellasse un mp3, mp3 che però era del tutto legittimo.

In particolare, il tenutario di So Much Silence , blog a tema musicale che spesso pubblica i brani della band indie Travis, si è visto contattare da IFPI per l’ennesimo mp3 pubblicato.

Nella lettera speditagli dagli avvocati, sostiene il blogger , IFPI indica quell’mp3 ma non lo attribuisce alla band Travis ma all'”artista noto come Hercules and Love Affair”, ossia a qualcuno che non è mai apparso sulla home page del blog.

Nella diffida, IFPI cita esplicitamente il DMCA, la famigerata normativa USA sul copyright, avvertendo il blogger che se ignorerà la diffida “lei e la sua azienda potranno essere accusate delle conseguenti violazioni”.

Non solo la missiva inviata dall’organizzazione è ricolma di errori e approssimazioni che fanno pensare ad un copia e incolla più che ad una lettera ad hoc, ma la stessa band indipendente che ha prodotto quell’mp3, Travis appunto, si è detta convinta della bontà della libera distribuzione. “Lasciala online – ha scritto al blogger il cantante dei Travis, Fran Healy – hai certamente la mia benedizione in qualità di uno dei quattro proprietari dei diritti d’autore di quella specifica registrazione”. Healy era stato contattato dal blogger attraverso MySpace subito dopo la ricezione della diffida.

Nonostante l’intervento di Healy, però, il blogger ha comunque deciso di rimuovere tutto . “”Sono restio a ripubblicare la canzone – scrive – perché temo che il prossimo passo sarà IFPI che muove causa contro l’host del server del mio sito, mettendo fine alla festa”. IFPI avrà anche sbagliato obiettivo, ma proprio l’obiettivo sbagliato, chiosa qualcuno, lo ha raggiunto di sicuro.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 24 lug 2008
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