Il candidato nell'inferno di Google

Il candidato nell'inferno di Google

Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore
Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore

Non ci sarà pace per la campagna elettorale del senatore Kay Bailey Hutchison: Google non ha gradito la condotta tenuta dalla candidata alla carica di governatore del Texas. Il suo sito personale era stato, secondo il suo avversario, vettore di messaggi denigratori nei suoi confronti.

Per aumentare la visibilità del portale pro-Hutchison sulla Rete, i webmaster avevano abusato delle tattiche SEO associando alle pagine del sito una enorme quantità di keyword, comprese parole chiave che avrebbero infangato il nome del candidato rivale. Uno stratagemma che la maggior parte dei search engine non ha mai gradito .

La punizione per aver tentato di giocare i big del search consisterà pertanto nell’ oblio telematico : Google, seguito subito dopo da Yahoo!, ha cancellato il sito della campagna elettorale di Hutchison dai suoi indici, decretandone di fatto la morte .

La reazione dello staff della candidata, che non ha commentato, si è concretizzata con la rimozione dei webmaster e lo spostamento del sito su un nuovo dominio , dopo che per quello originale si erano spalancate le porte del Google Hell . ( G.P. )

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Pubblicato il
5 ago 2009
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