Il cellulare tiene d'occhio la CO2

Il cellulare tiene d'occhio la CO2

Un software gratuito per insegnare ai cittadini come risparmiare. Consultando il telefonino
Un software gratuito per insegnare ai cittadini come risparmiare. Consultando il telefonino

Roma – Mostrare a tutti come le proprie abitudini contribuiscano al riscaldamento globale: col telefonino. Ci ha pensato l’Unione Europea che, sulla scia di analoghi progetti sviluppati nel Regno Unito e negli USA , ha creato mobGAS . Basta inserire alcune informazioni su se stessi e sulle proprie attività per ottenere un quadro preciso dell’impatto delle scelte quotidiane sulla produzione dei gas serra .

“I telefonini oggi sono molto più che un apparecchio per parlare – spiegano gli ideatori del progetto – hanno un enorme potenziale come fonte di informazioni durante i tempi morti, come quando si sta seduti in autobus o si attende per un appuntamento”. Perché dunque non sfruttare questi brevi attimi liberi per sensibilizzare i consumatori sulla Questione Ecologica?

mobGas è compatibile con moltissimi dispositivi: ne sono stati testati 23, ma la lista di quelli adatti dovrebbe superare i 140 modelli. In generale, tutti i cellulari dotati di Symbian S60 , Windows Mobile o J2ME MIDP 2.0 dovrebbero essere idonei: basta collegarsi al sito http://mobgas.jrc.it/download col browser del proprio terminale per avviare il download. L’applicazione pesa 146 KB, e il costo si limita a quello del traffico dati sviluppato per scaricarla.

Sono 21 le lingue in cui mobGAS è stata localizzata: tutti i cittadini dell’Unione Europea possono inserire le informazioni su se stessi, le proprie abitudini e le proprie abitazioni, ottenendo consigli preziosi per risparmiare e inquinare meno . Basta, ad esempio, tenere d’occhio la pressione dei pneumatici dell’auto per risparmiare il 5 per cento del carburante.

Per chi fosse in vena di gare e classifiche , è anche possibile uploadare l’archivio dei propri risultati nel sito del progetto. In questo modo si può tenere traccia delle proprie abitudini nel tempo, confrontandosi con altri cittadini europei attenti alla questione del riscaldamento globale.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
3 dic 2007
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