Il keygen di Vista? Una bufala... quasi vera

Il keygen di Vista? Una bufala... quasi vera

La scorsa settimana è stato rilasciato sul Web un generatore di product key per Windows Vista che nel weekend il suo autore ha definito una bufala. Microsoft, però, sembra aver preso la cosa molto sul serio
La scorsa settimana è stato rilasciato sul Web un generatore di product key per Windows Vista che nel weekend il suo autore ha definito una bufala. Microsoft, però, sembra aver preso la cosa molto sul serio

Pochi giorni fa è balzato all’onore delle cronache hi-tech un tool che promette di scovare, con un attacco brute force , una product key valida di Windows Vista. La notizia ha fatto il giro della Rete, e il motivo è comprensibile: con una product key valida, dunque indistinguibile da quelle distribuite da Microsoft , chiunque potrebbe attivare una copia trial o piratata di Vista .

Sulla validità del generatore di chiavi (keygen) per Vista sono stati espressi molti dubbi fin dall’inizio: c’è chi ritiene che un un attacco di forza bruta all’algoritmo di generazione delle chiavi di Vista impiegherebbe una spropositata quantità di tempo a generare una sola product key . Per contro, altri affermano di essere riusciti ad ottenere delle chiavi funzionanti, e per dimostrarlo c’è chi ha messo online un video dalla dubbia autenticità.

A porre fine alla disputa è intervenuto lo stesso autore del tool, noto con il nick “Computer User”, che sui forum di KezNews.com ha scritto : ” Il brute force keygen è una burla , non ho mai pensato di creare qualcosa che potesse realmente funzionare”. Il mattacchione ha poi aggiunto che “chiunque sostenga di aver ottenuto una chiave probabilmente è un bugiardo o si è sbagliato”.

Dunque il keygen era solo una bufala? Forse non del tutto . Come scrive KezNews.com , “apparentemente il keygen è davvero in grado di attaccare con la forza bruta le chiavi di Windows Vista, ma le chance di successo sono troppo scarse perché questo metodo sia praticabile”.

Il tool creato da Computer User è stato però preso sul serio dal gruppo antipirateria di Microsoft , che in questo post promette di “esaminare più a fondo la questione e pubblicare molto presto nuove informazioni”. Anche gli sviluppatori di BigM spiegano tuttavia che un attacco di forza bruta impiegherebbe moltissimi anni per trovare una product key valida. L’autore del post sottolinea poi che l’utilizzo di chiavi generate casualmente potrebbe andare a danno degli utenti legittimi .

“Cosa accadrebbe se una chiave generata con un tool di cracking fosse la stessa già utilizzata da un utente legittimo?”, si chiede alexkoc, del team Windows Genuine Advantage di Microsoft. “Ciò potrebbe rappresentare un vero problema per i nostri clienti (…). Detto questo, personalmente ritengo sia improbabile che ciò accada dal momento che i nostri server per l’attivazione eseguono controlli molto più rigorosi sulle chiavi ricevute via Internet rispetto a quanto faccia la logica locale. Per questa ragione generare delle chiavi realmente utilizzabili per l’attivazione online è assai meno semplice che aggirare la logica locale”.

Anche all’epoca del rilascio di Windows XP qualcuno creò un keygen che prometteva di bypassare la product activation del sistema operativo di Microsoft. Il tool era in grado di calcolare una chiave nel giro di pochi minuti, ma solo una piccola percentuale veniva effettivamente riconosciuta dai server di Microsoft come valida. In ogni caso, nel giro di poche settimane BigM migliorò il processo di attivazione in modo da vanificare l’uso di generatori casuali di product key.

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Pubblicato il
5 mar 2007
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