Spariti 4.000 euro di mobili . Non sono le cifre di un assalto all’ IKEA , ma il risultato della bravata di un 17enne olandese che fregava pezzi di virtua-arredamento dalle stanze di altri utenti del frequentatissimo sito Habbo Hotel .
Il giovane, che è stato arrestato , aveva messo in piedi un sistema ingegnoso per risparmiare sulla sua paghetta settimanale: invece di spendere i suoi soldi per procurarsi quella virtua-lampada che sul virtua-mobile nella sua virtua-stanza ci sarebbe stata benone, aveva creato una serie di siti esca , proprio come accade nelle più classiche truffe phishing, del tutto identici nella grafica alla community Habbo.
Ignari coetanei, convinti di aver accesso al loro virtua-mondo preferito, inserivano la loro password nel sistema, fornendo quindi all’accusato le chiavi della loro virtua-residenza. E con queste chiavi, far sparire i beni posseduti dagli altri era diventata un’abitudine.
Il problema, spiega un portavoce di Sulake (l’azienda che gestisce Habbo), è che tutti i mobili e gli accessori sono stati acquistati dai rispettivi proprietari: sottrarglieli “è un furto vero e proprio”, perché anche se virtuali “sono stati pagati con denaro reale”.
Il 17enne non avrebbe agito da solo. Altri quattro sospettati sono stati interrogati dalla polizia, ma se la sono cavata a buon mercato, visto che hanno solo 15 anni. L’unico imputato ora dovrà vedersela con le accuse di pirateria informatica e furto .
La comunità virtuale di Habbo, nata in Finlandia nel 2000, conta 31 siti in altrettanti paesi, per un totale di 80 milioni di iscritti . Ogni mese più di 6 milioni di utenti si collegano al mondo virtuale di Habbo Hotel, per stringere nuove amicizie, giocando ai videogame disponibili sulla piattaforma o acquistando nuovi mobili e accessori per la propria abitazione virtuale.
Luca Annunziata