Il Pentagono studia l'Hacker War

Il Pentagono studia l'Hacker War

La Difesa statunitense arriva a concepire quello che, finora, aveva concepito ufficialmente soltanto la Svezia. Ovvero creare una forza informatica d'attacco
La Difesa statunitense arriva a concepire quello che, finora, aveva concepito ufficialmente soltanto la Svezia. Ovvero creare una forza informatica d'attacco


Washington (USA) – Un gruppo di cybersoldati pronti a fare della guerra un fatto virtuale con il varo di quella che nella capitale americana chiamano “Hacker War”. Questo il progetto su cui sta lavorando il Pentagono, per passare dalla difesa delle strutture informatiche alla possibilità di attaccare le strutture “nemiche”.

In Svezia di recente sono stati annunciati piani per il varo di un esercito di “milit-hacker” ma la Difesa americana sembra intenzionata a fare qualcosa di più. “Distruggere la difesa area di un avversario, ha spiegato ai reporters della Reuters il generale Richard Myers, incaricato dello US Space Command e coordinatore del progetto, semplicemente manipolando gli 1 e gli 0 è un modo elegante di combattere”.

I piani del Pentagono non saranno pronti comunque prima di ottobre, mese entro il quale verranno esaminati dal ministero della Difesa statunitense che dovrà dare l’ok definitivo.

Come sottolineato da Wired, ci sono una serie di domande che conseguono ad una simile impostazione. Domande che riguardano la valenza di un’azione militare condotta su reti commerciali o sull’infrastruttura di rete di un nemico o ancora su chi debba o possa autorizzare simili azioni.

Myers, che ha ammesso le difficoltà legate a questo tipo di analisi, ha spiegato che “per il momento cerchiamo di attirare i migliori e i più intelligenti in questo settore. Pensiamo di poterlo fare perché lavoreremo con la tecnologia più avanzata, daremo loro i giusti strumenti per fare qualcosa per il proprio paese”.

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Pubblicato il
11 gen 2000
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