Il robot più mini che c'è

Il robot più mini che c'è

E ' con tutta probabilità quello appena progettato dai Sandia National Laboratories, piccolo quanto una moneta e capace di esplorare il territorio in tutta autonomia. Potrà impersonare molti ruoli, da spia a ricognitore
E ' con tutta probabilità quello appena progettato dai Sandia National Laboratories, piccolo quanto una moneta e capace di esplorare il territorio in tutta autonomia. Potrà impersonare molti ruoli, da spia a ricognitore

Albuquerque (USA) – Il Dipartimento per l’Energia dei Sandia National Laboratories ha progettato quello che potrebbe rappresentare il più piccolo robot autonomo e non guidato della storia. Le sue dimensioni sono infatti di poco superiori a quelle di una moneta da 100 lire ed il suo peso è inferiore a 30 grammi.

Il robottino, alimentato con tre batterie da orologio, è dotato di un microprocessore con 8KB di ROM, un sensore della temperatura e due motori che guidano le ruote cingolate. Ma i progettisti assicurano che il gingillino è già pronto per supportare telecamere in miniatura, microfoni, dispositivi di comunicazione e sensori chimici. Insomma, sarà presto pronto ad andare in guerra, spalleggiare 007 hi-tech o prestarsi a missioni suicida nel bel mezzo di ambienti ostili o tossici.

Fra i campi d’utilizzo di questi mini-robot ci saranno infatti quelli prettamente militari, di spionaggio o di controllo del territorio, e quelli civili, dove potrà essere utilizzato in tutti quei casi dove i robot più grandi non possono svolgere il loro compito.

I progettisti affermano che la dimensione di questi robot è primariamente condizionata dalla dimensione delle batterie, che a loro volta sono dimensionate in base al consumo dei componenti elettronici. Uno dei maggiori problemi riguarda proprio l’autonomia, al momento ancora troppo limitata per esigenze di reale utilizzo.

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Pubblicato il
7 feb 2001
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