Un semplice motore di ricerca sul Web, veicolo digitale per il trasporto di contenuti e informazioni fornite da terze parti. Google non avrebbe ingannato gli utenti australiani con i suoi link sponsorizzati, ritenuta non responsabile dei messaggi pubblicitari pagati dagli inserzionisti sulla piattaforma AdWords. Dopo sei anni di battibecchi legali, l’azienda di Mountain View ha ottenuto una vittoria cruciale contro il Garante australiano della Concorrenza.
Dal 2007 i vertici della Australian Competition and Consumer Commission (ACCC) accusavano BigG di pratiche commerciali scorrette nella visualizzazione dei risultati sponsorizzati. Ad esempio, dalla ricerca con la query Honda Australia sarebbe venuto fuori un link pubblicitario del competitor CarSales , con l’intento di ingannare gli utenti sul presunto legame tra i due marchi. In difesa, Google aveva sottolineato come il suo compito da search engine si limitasse al mero trasporto dei link sponsorizzati .
Cinque giudici dell’Alta Corte australiana hanno ora rovesciato una precedente decisione della Corte Federale, che aveva condannato BigG per l’utilizzo di parole chiave legate a concorrenti diretti da parte dei suoi inserzionisti . Pratiche contrarie alla normativa nazionale in materia di pubblicità ingannevole, in particolare della sezione 52 del Trade Practices Act del 1974.
All’unanimità, il panel presso la High Court of Australia ha deciso che gli utenti di Google sono perfettamente in grado di individuare la fonte dei link sponsorizzati – ovvero gli inserzionisti paganti – non ritenendo il gigante californiano responsabile diretto della presentazione online dei marchi o dei contenuti pubblicitari. In un breve comunicato, i vertici di ACCC hanno accettato la sentenza con una convinzione di base: aver lottato per regolamentare al meglio le pratiche dell’ advertising ai nuovi tempi digitali.
Mauro Vecchio
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Come si dice ...
paese che vai, dispositivi che trovi :Dprova123Fai il login o Registrati
Voglio proprio vedere (anzi leggere) che diranno la cricca AppleLover (ruppy,massimix,berty ecc..)....LightYagamiRe: Fai il login o Registrati
- Scritto da: LightYagami> Voglio proprio vedere (anzi leggere) che diranno> la cricca AppleLover (ruppy,massimix,berty> ecc..)....è evidente che quando si dice iPhone ci si riferisce allo smartphone di Apple, il resto è ovviamente sciacallaggio.non fumo non bevo e non dico parolacceRe: Fai il login o Registrati
- Scritto da: non fumo non bevo e non dico parolacce> - Scritto da: LightYagami> > Voglio proprio vedere (anzi leggere) che diranno> > la cricca AppleLover (ruppy,massimix,berty> > ecc..)....> > è evidente che quando si dice iPhone ci si> riferisce allo smartphone di Apple, ..... non in Brasile a quanto pare :)CottonRe: Fai il login o Registrati
- Scritto da: non fumo non bevo e non dico parolacce> - Scritto da: LightYagami> > Voglio proprio vedere (anzi leggere) che diranno> > la cricca AppleLover (ruppy,massimix,berty> > ecc..)....> > è evidente che quando si dice iPhone ci si> riferisce allo smartphone di Apple, il resto è> ovviamente> sciacallaggio.E' evidente che qualcuno e' arrivato prima, e lo sciacallaggio lo fa chi e' arrivato dopo.panda rossaRe: Fai il login o Registrati
Si sa che alla rinascita di apple è corrisposta una corsa a registrare marchi e domini di i <i> qualsiasicosa </i> .Registrare un marchio "iphone" nel 2000 e far uscire un telefono 12 anni dopo... non lo chiamerei esattamente "arrivare prima".Tuttavia capisco che possa essere divertente per la vostra guerra di fanboy.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 07 febbraio 2013 09.03-----------------------------------------------------------saverio_veRe: Fai il login o Registrati
Va bene che legger gli "articoli" di questo blog non è cosa comune però c'è scritto:"In particolare, Gradiente Eletronica aveva registrato il suo marchio IPHONE nel lontano 2000, ben sette anni prima dell'introduzione del dispositivo di Apple nel mercato globale"Sciacallagio di cosa???Comunque nessun commento della cricca....ahahahah :)LightYagamiRe: Fai il login o Registrati
- Scritto da: non fumo non bevo e non dico parolacce> - Scritto da: LightYagami> > Voglio proprio vedere (anzi leggere) che diranno> > la cricca AppleLover (ruppy,massimix,berty> > ecc..)....> > è evidente che quando si dice iPhone ci si> riferisce allo smartphone di Apple, il resto è> ovviamente> sciacallaggio.Qui è solo evidente che la EPPOL ha COPIATO il nome dai brasiliani!VaasRe: Fai il login o Registrati
Negli USA se registri un brevetto e un cittadino USA ne registra 1 uguale DOPO il tuo (mi pare entro 1 anno) il tuo è carta straccia.ora gli americani non si lamentino se altri paesi fanno lo stesso!NikRe: Fai il login o Registrati
- Scritto da: LightYagami> Voglio proprio vedere (anzi leggere) che diranno> la cricca AppleLover (ruppy,massimix,berty> ecc..)....le solite cose: aguu aguu... uaaahh uahhhaa.... kaiakiiiii kaiaaaakiiii...i richiami delle scimmie per iscritto non venogono molto bene, accontentati.comunque c'e' poco da dire: i brasiliani hanno registrato il nome in tempi non sospetti e hanno tutto il diritto di usarlo. Fine.attonitoApple, lo vuoi il marchio?
PAGA! :DInvece ha deciso di andare per avvocati, ha speso un mucchio di soldi per niente, e adesso è al punto di partenza. PAGARE! :pFunzRe: Apple, lo vuoi il marchio?
- Scritto da: Funz> PAGA! :D> > Invece ha deciso di andare per avvocati, ha speso> un mucchio di soldi per niente, e adesso è al> punto di partenza. PAGARE!> :pNon sono d'accordo.Pagare darebbe ragione a quei pezzenti che misurano tutto coi soldi.Quello che i brasiliani dovrebbero fare invece e' chiedere una sottoscrizione pubblica al mondo, per poter produrre uno smartphone rettangolare, di vetro, a basso costo, con un sistema operativo libero e poi dire: <b> questo e' l'autentico iphone, diffidate delle imitazioni. </b> Certe cose non si possono comprare.Per tutto il resto c'e' mastercard.panda rossaGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 6 feb 2013Ti potrebbe interessare