Londra – Il casual gaming è un anti-stress. Questa la tesi della Gaming Research Unit della Nottingham Trent University che, approfittando di un’indagine realizzata dalla nota piattaforma di gioco online PopCap Games , ha potuto analizzare a fondo gli effetti degli scacciapensieri sui gamer.
Non si parla quindi di shooter o action adrenalinici quanto invece di giochini puzzle, trivial etc. Titoli che non hanno nulla di frenetico, e che nella maggior parte dei casi sono in grado di rilassare. Almeno considerando l’88% delle risposte presenti nell’indagine che lo scorso agosto ha coinvolto i frequentatori di PopCap.
“Questi giochi possono aiutare le persone a mantenere il cervello attivo e vitale. E possono stimolare anche la creazione di nuove connessioni cellulari”, ha dichiarato Carl Arinoldo, psicologo e autore di testi sulla gestione dello stress. “Insomma, le persone giocando con costanza a puzzle e giochi di parole sono in grado di controllare il livello di stress accumulato durante la giornata”.
PopCap ha però sottolineato che i casual game sono comunque una categoria di prodotti particolare, che non richiede troppa attenzione come avviene invece con i titoli tradizionali.
“Le ricerche empiriche hanno dimostrato che in un contesto giusto, computer e videogiochi possono produrre benefici educativi, psicologici e terapeutici”, ha confermato Mark Griffiths, responsabile della Gaming Research Unit della Nottingham Trent University.
Buon segno, quindi, per l’emergente mobile gaming che secondo le ultime statistiche sembrerebbe essere guidato proprio dai casual player. Un motivo in più, insomma, per piazzare sul mercato i giochini a basso profilo: anche gli accademici dicono che rilassano.
Dario d’Elia