Sono emersi nuovi dettagli sull’indagine criminale avviata dall’FBI a fine ottobre. L’agenzia federale statunitense cerca il proprietario del sito Archive.today, ma non sono state svelate le accuse. Sembra che il procedimento riguardi la diffusione di contenuti pedopornografici. Tra i soggetti coinvolti ci sono anche AdGuard DNS e Web Abuse Association Defense (WAAD).
FBI, AdGuard DNS e WAAD
L’FBI ha chiesto a Tucows di fornire tutte le informazioni utili all’identificazione del proprietario di Archive.today, noto sito che cattura “istantanee” delle pagine web, consentendo anche di aggirare i paywall. Andrey Meshkov, co-fondatore e CTO di AdGuard DNS, ha ipotizzato che l’indagine potrebbe riguardare la violazione di copyright o la diffusione di CSAM (Child Sexual Abuse Material).
Quest’ultima ipotesi sembra la più probabile, in quanto l’azienda cipriota (fondata in Russia) ha ricevuto la richiesta di bloccare il dominio di Archive.today (e i suoi mirror) da Web Abuse Association Defense, un’organizzazione francese che collabora con le forze dell’ordine (FBI inclusa) attraverso la segnalazione di contenuti pedopornografici.
AdGuard DNS offre un servizio DNS gratuito che permette di bloccare annunci pubblicitari, tracker e domini pericolosi. WAAD ha quindi chiesto di inserire nella blacklist tutti i domini di Archive.today, in quanto sono state individuate oltre 350 pagine che ospitano CSAM. La richiesta è consentita da una legge francese in assenza di un ordine del giudice.
AdGuard DNS non ha bloccato l’accesso ai domini, quindi l’organizzazione ha presentato una denuncia alle autorità e all’Europol. In realtà, Archive.today ha confermato che i contenuti illegali erano stati già rimossi. Secondo l’azienda cipriota, WAAD è apparsa online solo all’inizio del 2025, quindi c’è il sospetto che sia tutto costruito ad arte per bloccare l’accesso al sito.
Adguard DNS non può confermare se esiste una correlazione con l’indagine dell’FBI, ma ci sono strane coincidenze temporali. WAAD ha dichiarato (PDF) che i documenti sono veri, che Archive.today non ha rimosso i contenuti illegali e che non è arrivata nessuna richiesta dalle autorità.