Iniziare un attività su internet: i primi passi

Iniziare un attività su internet: i primi passi

Lo Studio Lopes ci guida nelle prime scelte per l'apertura della partita IVA e l'acquisto dei registri. Secondo passo.
Lo Studio Lopes ci guida nelle prime scelte per l'apertura della partita IVA e l'acquisto dei registri. Secondo passo.


Nello scorso intervento abbiamo visto come un?attività svolta su internet sia sotto tanti profili, identica ad una attività classica, abbiamo anche visto in che momento è più corretto ufficializzare la nostra attività iniziando i vari adempimenti.

Ora non rimane che valutare se per la nostra attività sia meglio operare da soli, quindi aprire una ditta individuale oppure lavorare in team costituendo una società; i vantaggi e gli svantaggi delle due possibilità sono presto detti, se apriremo una ditta individuale tutti gli utili verranno tassati solo su di noi, mentre se gli utili verranno distribuiti proporzionalmente tra i soci di una società (indipendentemente se partecipino o meno all?attività stessa) le tasse da pagare saranno minori.

Iniziare un attività come ditta individuale comporta alcuni passaggi obbligatori; il primo passo è quello di recarsi presso l?ufficio IVA competente per la propria zona, compilare un modello rosso (Mod. AA9/6) distribuito gratuitamente presso gli uffici stessi, inserendo i propri dati anagrafici e il codice ISTAT dell?attività che siamo intenzionati a scegliere (tali codici sono disponibili presso l?ufficio IVA). Bisogna inoltre scegliere il tipo di contabilità (semplificata o ordinaria) e scegliere ogni quanto vogliamo procedere a liquidare l?iva (cioè a pagare quanto dovuto in base alle fatture emesse e a quelle di acquisto) se mensilmente oppure trimestralmente con un piccolo aumento del 1,5% a titolo di interessi.


Fatto questo ci verrà rilasciato un numero di 11 cifre che sarà il numero della nostra partita IVA; tale numero (ad esempio 01234560151) è composto dalle prime 7 cifre che sono il progressivo di quell?ufficio Iva, la 8°, 9°, 10° cifra invece corrispondono al codice dell?ufficio Iva (ad es. Milano corrisponde a 015), l?ultima cifra è un numero di controllo; questo numero assegnatoci dovremo riportarlo su ogni documento che emetteremo, su ogni dichiarazione che compileremo e dovremo comunicarlo a tutti i nostri fornitori.

La procedura per aprire una partita iva di una società è identica, si differenzia sostanzialmente per il modello da utilizzare che, è di colore marrone e si chiama AA7/6 e contiene lo spazio per elencare i soci che partecipano all?impresa; ovviamente essendo una società una persona giuridica bisogna che prima di recarsi all?ufficio Iva questa persona giuridica ?nasca?, cioè che venga redatto da un notaio un atto costitutivo. L?atto costitutivo di una società è come il certificato di nascita, o meglio di fronte al notaio si dichiarerà che nome vorremo dare a questa società, dove risiederà, chi saranno i soci e che tipo di attività andrà a svolgere.

Ottenuta la partita Iva sia per la ditta individuale che per la società, dovremo vidimare i libri contabili, comprare cioè quei libri che useremo per scrivere tutti i movimenti che faremo con la nostra attività e portarli a vidimare ( a bollare presso lo stesso ufficio che ci ha rilasciato la partita iva che in questo modo ne certifica l?esistenza e ne autorizza l?uso).


Per stabilire quali registri acquistare dobbiamo decidere se gestiremo la nostra contabilità in modo semplificato oppure ordinario:

– semplificato significa che registreremo solamente le fatture di vendita e quelle di acquisto e, da queste registrazioni scaturirà sia il credito o il debito IVA sia l?utile di esercizio sul quale dovrò poi pagare le tasse.

– ordinario significa invece che, oltre alle registrazioni suddette dovremo registrare tutti i movimenti finanziari della ditta, segnare quindi a chi è stato dato un assegno, come ci è stata pagata la tale fattura e così via.

La scelta del tipo di contabilità è libera per fatturati al di sotto di 360 milioni per le ditte che svolgono servizi, e al di sotto di 1 miliardo per le ditte che si occupano di commercio; sopra tali fatturati diventa obbligatoria sia la contabilità ordinaria sia la liquidazione iva mensile.

Per una contabilità semplificata saranno sufficienti un libro delle fatture emesse, un libro degli acquisti e un libro dei beni ammortizzabili; per una contabilità ordinaria invece dovremo provvedere a vidimare un libro giornale e un libro inventari se si tratta di una società di persone (sas/snc) mentre se si tratta di società di capitali (srl/spa) avremo bisogno anche di un libro soci e di un libro verbale assemblee.

Nel prossimo intervento verranno analizzati gli altri adempimenti obbligatori nei confronti degli altri enti (camera di commercio, inps, inail)

Rag. Francesco Lopes

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Pubblicato il
20 gen 2000
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