Intel aggiorna Wireless MMX

Intel aggiorna Wireless MMX

La nuova versione della tecnologia multimediale è costituita da un insieme di istruzioni estese che faranno parte della prossima generazione di processori XScale
La nuova versione della tecnologia multimediale è costituita da un insieme di istruzioni estese che faranno parte della prossima generazione di processori XScale


New Orleans (USA) – Ad un anno esatto di distanza dalla loro prima introduzione, avvenuta con il debutto della piattaforma Bulverde , Intel ha aggiornato le istruzioni estese Wireless MMX integrate nei suoi più recenti processori XScale.

Wireless MMX si basa sulla tecnologia Multi Media Extensions nata originariamente sui processori Pentium ma, a differenza di questa, è stata ottimizzata per i piccoli dispositivi, quali telefoni cellulari, PDA e player portatili. Il suo compito è quello di accelerare alcune funzioni particolarmente utilizzate dalle applicazioni multimediali, come quelle che codificano e decodificano audio e video e gestiscono grafica 2D/3D. Con la nuova versione della tecnologia, chiamata Wireless MMX2, Intel promette “grafica più sofisticata, video più veloce e consumi più contenuti”.

“Gli utenti richiedono audio e video di qualità elevata sui telefoni mobili ma lo sviluppo di questi servizi può risultare costoso e laborioso”, ha dichiarato Mark Casey, general manager della Applications Processor Business Unit per il Cellular Handheld Group di Intel. “La tecnologia Wireless MMX2 semplifica la progettazione di complicate applicazioni multimediali, permettendo ai produttori di telefoni e ai carrier di offrire servizi innovativi e contenuti evoluti”.

Intel ha detto che Wireless MMX2 sarà disponibile “nelle future piattaforme basate su tecnologia XScale”, tra cui la Integrated Performance Primitives (IPP), ma non ha fornito alcun indizio sull’effettiva data del loro rilascio. Il chipmaker incoraggia però gli sviluppatori ad ottimizzare le proprie applicazioni già da ora.

L’architettura a 64 bit della tecnologia Wireless MMX2 supporta l’elaborazione SIMD (Single Instruction Multiple Data) ed è pienamente compatibile con la precedente versione della tecnologia.

“Il modello di programmazione è simile e consente agli sviluppatori di sfruttare la base di codice già disponibile tramite il supporto di tool comuni, tra cui assembler e debugger”, ha spiegato Intel.

Il chipmaker di Santa Clara dovrebbe introdurre una piccola revisione dei suoi attuali chip PXA27x entro l’estate.

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Pubblicato il 16 mar 2005
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