Dopo aver incuriosito gli addetti ai lavori presenti all’ultimo IDF settembrino, Intel aggiorna ufficialmente la linea Atom con i nuovi E600C, che uniscono la forza del system-on-chip Tunnel Creek alla flessibilità del package programmabile FPGA , fornito da Altera. Il chipmaker di Santa Clara garantisce una grande ottimizzazione produttiva e un ciclo di vita di almeno 7 anni, grazie alla possibilità di configurare a piacimento la CPU.
La nuova soluzione lascerà infatti a clienti e sviluppatori il divertimento di personalizzare il processore via software, a seconda delle esigenze. Di suo, l’Atom serie E600C si limiterà a supportare un’ampia gamma di interfacce di memoria, interfacce I/O e connessioni, per andare in contro ai diversi gemellaggi proposti e dialogare anche con chipset non-Intel.
I chip programmabili Intel potranno quindi spaziare tra comunicazione, automazione, tecnologia VoIP, sistemi industriali, soluzioni militari e apparecchiature mediche. A quanto pare, aziende specializzate in soluzioni embedded come Kontron hanno già iniziato a lavorare con i prototipi di questi nuovi Atom, per arrivare sul mercato durante il corso del prossimo anno.
La soluzione Stellarton , nome in codice dei chip Intel programmabili, comprenderà diverse varianti . Gli Atom E665CT, E645CT, E665C ed E645C arriveranno tra un paio di mesi, mentre per i modelli E625CT e E625C bisognerà attendere marzo 2011. Le loro frequenze di clock spazieranno da 600 MHz fino a 1,3 GHz. I prezzi unitari, considerati per lotti di 1.000 unità, oscilleranno invece tra 60 e 100 dollari.
Roberto Pulito
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sempre piu patetico
facebookcognomeRe: sempre piu patetico
Lamebook è fantastico invece :-)steDa bravi lame...
Lame gli utenti e pure i gestori... bravi... avanti così, eh!!! A suon di figure di m...gnugnoloResto sempre perplesso
Resto sempre perplesso di fronte a queste "forti" "prese di posizione" quando Facebook blocca qualcosa.Il paragone col Grande Fratello è ridicolo, per il semplice fatto che nessuno ti obbliga ad usare Facebook (per fortuna!). Controllo dell'informazione? Si ma quella di loro proprietà, visto che i T&C sono stati accettati da tutti gli iscritti...Quindi: ti tolgono un link? Cancellano la tua fan page? VATTENE.Mi viene in mente il termine "slacktivism" citato qualche articolo fa, direi azzeccatissimo.PS: E' anche vero che in questa occasione la censura di FB è proprio ridicola.desyrioRe: Resto sempre perplesso
che dire in un mondo di repressi sembra che ci si consolipiù facilmente: c'est à dire chesi difende la proprietà intellettuale e/o il marchiocommerciale annesso da non riuscire a distinguere più l'intelligenza dall'idiozia. o no?pio pioRe: Resto sempre perplesso
Sembra pure che la parola Face, stia par diventare marchio registrato ...SgabbioRe: Resto sempre perplesso
Viste le dimensioni che ha facebook la cosa è allarmante.SgabbioRe: Resto sempre perplesso
> Quindi: ti tolgono un link? Cancellano la tua fan> page?> VATTENE.Stando con sta cosa del "VATTENE", allora:1) La gente non avrebbe più un ISP, specie in Italia, ove tutti si lamentano e tutti dovrebbero cambiare ISP al primo segnale di cedimento. Peccato che gli ISP non siano infiniti.2) Sti qua han prodotto un'evoluzione del sistema di comunicazione tale da riuscire ad aggregare una marea di persone, cosa che ha portato il concetto di Internet ad un salto più in avanti rispetto ai siti dispersi e alle community ove si registravano in quattro gatti. Ognuno era per i XXXXX suoi.3) FB ed i Social Network han contribuito nell'introdurre nuovi metodi di marketing, permettendo a piccole e medie imprese di farsi conoscere, senza dover assumere chiacchieroni-giacca-cravattari che fra poco, tra PNL & Co., arriveranno pure all'ipnosi con la monetina. Per non parlare che i tane in questione sono di un'arroganza inimmaginabile (ciò.. sono onnipotenti loro). Nati per XXXXXXX sistematicamente gli altri, capirai che lavoro onesto.Non è che sti qua fanno un servizio e possono mettersi a trollare in sta maniera. Ci sono delle leggi anti-censura da rispettare, proprio a tutela delle persone e no: "Tu hai accettato il TOS, percui ora t'attacchi". E' invece "Non violare i diritti dei connessi, altrimenti ci penseranno i tribunali a farti passare la voglia". I contratti valgono fino a quando non ledono palesemente il consumatore. Altro che VATTENE.Qua non sanno dire altro. Per ogni cosa, VATTENE. La corrente costa troppo? Recidi il contratto. La benzina costa troppo? Vai a piedi. Poi, quando sei lì che vivi nelle caverne, al freddo, son curioso di vedere se valeva tanto la pena a seguire sta regola del "Tira-Indietro-Subito".AnonymousRe: Resto sempre perplesso
Infatti se si leggono certe condizioni di servizio, vedi cosa allucinanti, ma se ne approfittano pure per il fatto che la gente non legge il burocratese e i testi che superano le 20 righe.Certe condizioni di servizio dovrebbero avere dei limiti.SgabbioRe: Resto sempre perplesso
- Scritto da: Sgabbio> Infatti se si leggono certe condizioni di> servizio, vedi cosa allucinanti, ma se ne> approfittano pure per il fatto che la gente non> legge il burocratese e i testi che superano le 20> righe.> > Certe condizioni di servizio dovrebbero avere dei> limiti.Si parla tanto male dell'Italia, ma almeno noi abbiamo una legge contro le clausole vessatorie ed un codice consumatori...AnonymousRe: Resto sempre perplesso
Posso essere parzialmente d'accordo con quello che dici, ma i tuoi esempi sono un pò esagerati. Mi sembra forzato mettere sullo stesso piano Facebook con ISP e benzina.A mio parere, connettersi ad Internet o poter viaggiare sono diritti, mettere i propri contenuti senza filtro su una piattaforma di una società privata (ancora?) no.desyrioRe: Resto sempre perplesso
- Scritto da: Anonymous[...]> 3) FB ed i Social Network han contribuito> nell'introdurre nuovi metodi di marketing,> permettendo a piccole e medie imprese di farsi> conoscere, senza dover assumere> chiacchieroni-giacca-cravattari che fra poco, tra> PNL & Co., arriveranno pure all'ipnosi con la> monetina.[...](rotfl) Ma se sono così carini! Io ormai lascio che facciano il loro show, li osservo divertito per poi liquidarli alla fine con un niente di fatto. E poi mi piace quando mi danno del TU e fanno gli amici. Ho bisogno di affetto, quindi in quella mezz'ora in cui cercano di intortarmi, ne approfitto un pò anch'io.The BanziaRe: Resto sempre perplesso
In teoria avresti ragione, ma ora mai facebook va considerato come servizio pubblico alla stregua di google, per il semplice fatto che ha milioni di utenti, che molte associazioni anche governative lo usano come mezzo di comunicazione. Insomma non è detto che soltanto perchè si ha il possesso dei dati che ricordiamo poi non sono loro ma a loro vengono solo affidati dagli utenti, facebook deve sottostare a delle regole per gestire quei dati.E' un pò come se google eliminasse email inviate agli utenti provenienti da concorrenti oppure dalle SERP, è ovvio che teoricamente potrebbe farlo ma sarebbe concorrenza sleale mi pare c'è proprio un reato in America tipo sfruttamento della posizione predominante o qualcosa del genere, quindi più aumentano i dati maggiori sono le responsabilità che haiRegur MortisRe: Resto sempre perplesso
Verissimo, peccato che ste leggi non le hanno fatte pesare quando dovevano in alcune occasioni (vedi microsoft che doveva finire in due entità distinte).Comunque se non erro google non mi sembra che primeggi con gmail come diffusione ma non ho dati alla mano.SgabbioRe: Resto sempre perplesso
- Scritto da: Regur Mortis> In teoria avresti ragione, ma ora mai facebook va> considerato come servizio pubblico alla stregua> di google, per il semplice fatto che ha milioni> di utenti, che molte associazioni anche> governative lo usano come mezzo di comunicazione.> Insomma non è detto che soltanto perchè si ha il> possesso dei dati che ricordiamo poi non sono> loro ma a loro vengono solo affidati dagli> utenti, facebook deve sottostare a delle regole> per gestire quei> dati.> > E' un pò come se google eliminasse email inviate> agli utenti provenienti da concorrenti oppure> dalle SERP, è ovvio che teoricamente potrebbe> farlo ma sarebbe concorrenza sleale mi pare c'è> proprio un reato in America tipo sfruttamento> della posizione predominante o qualcosa del> genere, quindi più aumentano i dati maggiori sono> le responsabilità che> haiCapito. Mi chiedo allora quale possa essere un criterio per dare responsabilità pubbliche a società private. Supponiamo per esempio che esista una particolare piattaforma specifica per un argomento di nicchia ed unica nel suo genere, ad esempio i suonatori di banjo italiani, dove ci si accorda tra musicisti e gestori di locali per concerti. Se Tizio viene bannato da qualcuno degli amministratori senza un motivo valido, si può ritenere la piattaforma responsabile?Sarebbe difficile sostenere che tale piattaforma sia monopolista o di grandi dimensioni, però magari il povero musicista ci perde di più che perdendo la pagina su Facebook.Il discorso mi sembra troppo complicato per fare valutazioni caso per caso, forse a questo punto bisogna fare una legislazione per T&C di qualunque piattaforma aperta al pubblico in rete...desyrioSenti 'na cosa....
"Un atteggiamento del genere, non a torto, ha subito tirato in ballo parole come Grande Fratello, Orwell e controllo dell'informazione. Tale il polverone che da Facebook è subito giunta un'improvvisa correzione di rotta: "Si è trattato solo di un errore da parte nostra"."Guarda che sta gente qui, lo fa per sistema. A primavera, avevan ficcato dentro delle regole nel loro ToS, ove permettevano la rivendita dei dati degli utenti, a terzi. Tutto questo senza che nessuno avesse accettato la nuova regola (e non è che sia banale, da poter dire "No, non serve che dicano di nuovo 'Sì' "). Ora sta novità. Poi.. quando qualcuno si lamenta: "Ah no, scusa-scusa-scusa-scusa-scusa-scusa-scusa-scusa-scusa-scusa"... sì.. certo...AnonymousAvete voluto la bici...
... e mo' pedalate! FB è grande di numeri che gli hanno dato gli utenti... bastava non iscriversi e zuccherino bello non si beccava un dollaro che sia uno e se ne stava tranquillino a casetta sua. La gente è ben strana... magari non appare sulla guida del telefono ma posta su FB XXXXXXX e fatti privati ogni 5 minuti.Sui T&C la cosa in realtà è molto semplice (ma semplicemente ignorata): qualsiasi contratto DEVE rispettare le leggi vigenti, punto! Semplicemente, come spesso accade, le leggi vengono ignorate, non applicate, aggirate... dimenticate... e quindi questi colossi fanno il bello e il cattivo tempo... oltre a -- cosa fondamentale -- FARSI FARE le leggi a loro immagine e somiglianza.Non si tratta di ANDARSENE, si tratta di NON ENTRARCI PROPRIO MAI!gnugnoloGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 23 nov 2010Ti potrebbe interessare