Santa Clara (USA) – Intel affida ad un comunicato stampa un appello ai produttori di tecnologia mondiale affinché seguano le sue orme nell’abbracciare le nuove specifiche Energy Star , studiate per consentire la produzione e distribuzione di dispositivi elettronici capaci di ridurre le richieste energetiche .
Energy Star , un nome conosciuto a moltissimi utilizzatori di personal computer, è promosso dall’agenzia dell’ambiente americana EPA e a suo dire le specifiche precedenti ampiamente adottate negli Stati Uniti nel solo 2004 hanno comportato una riduzione dei consumi per 10 miliardi di dollari. Il “bollino” Energy Star viene rilasciato soltanto a quei produttori che rispettano determinati requisiti.
Le nuove specifiche saranno adottate da Intel a partire dai processori Core 2 Duo e l’azienda si è fatta promotrice con EPA di un programma di informazione e diffusione del proprio know-how in materia all’intera filiera dei piccoli distributori, affinché le proprie offerte seguano quanto determinato dalle specifiche. Verrà anche prodotto un Libro Bianco che sarà di riferimento per tutto il settore, o almeno per coloro che vorranno adottare le specifiche e utilizzarle anche come strumento di promozione dei propri prodotti.
Va detto che Intel da lungo tempo segue lo sviluppo di Energy Star ma è bene sottolineare che queste specifiche non si applicano solo ai PC ma più in generale a tutti i dispositivi elettronici di uso comune, compresi quelli mobili , come telefonini, PDA, console videoludiche e via dicendo.
“Le nuove specifiche 4.0 tier 1 – spiega ESA – includono nuovi requisiti di performance per ottenere la classificazione Energy Star per computer desktop e portatili, workstation, server e console”. Saranno operative a partire dal 20 luglio del prossimo anno.
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Ha sempre un secondo fine...
Tutto quello che fa la microsoft.AnonimoOttimo
Non c'è da sperare che anche il resto degli editori mondiali, segua gli intelligentoni Belgi.AnonimoRe: Ottimo
- Scritto da: > Non c'è da sperare che anche il resto degli> editori mondiali, segua gli intelligentoni> Belgi.perchè no? che i più stupidi soccombano.. come vogliono le leggi di natura!qualcuno ha idea delle motivazioni di questi editori? link?danieleMMDei veri geni, i belgi...
Mentre tutti si arrabattano per avere visibilità sui motori di ricerca, loro sono gli unici che addirittura promuovono azioni legali per farsi rimuovere.AnonimoRe: Dei veri geni, i belgi...
- Scritto da: > Mentre tutti si arrabattano per avere visibilità> sui motori di ricerca, loro sono gli unici che> addirittura promuovono azioni legali per farsi> rimuovere.Che ti aspettavi da un paese di omosessuali e pedofili ?AnonimoRe: Dei veri geni, i belgi...
> Che ti aspettavi da un paese di omosessuali e> pedofili> ?Complimenti davvero!AnonimoL'ignoranza
La dice lunga sulla rapacita' degli editori d'oltralpe, che nulla ha da invidiare a quelli nostrani (vedi il "nuovo" contratto per i giornalisti).A google hanno chiesto dei soldi per contiunare a pubblicare i link alle loro pagine.Di fatto hanno ottenuto solo di perdere completamente visibilita' dal maggior motore di ricerca mondiale.>GT<GuybrushLINUX NN OBBEDIRA' MAI
anarchico e insurrezionale, oltre che non rispettoso dei brevetti e del lavoro degli altri.Un os perfetto per i ladri.AnonimoConfermate le barzellette sui belgi
Un'ulteriore conferma del fatto che i francesi non hanno tutti i torti a fargli fare la parte dei tonti nelle barzellette.AnonimoRe: Confermate le barzellette sui belgi
Io ne conosco solo una: "Una mattina, tutti i Belgi si svegliano con la peste bubbonica."Poi non ricordo come va avanti, ma mi mette sempre di buon umore.AnonimoChe vi aspettavate?
Dopo un lungo periodo fuori da ogni controllo, Internet si piega alle regole del mondo reale. Era solo questione di tempo.La "rivoluzione" é finita. Anzi, non é mai cominciata.AnonimoRe: Che vi aspettavate?
- Scritto da: > Dopo un lungo periodo fuori da ogni controllo,> Internet si piega alle regole del mondo reale.> Era solo questione di> tempo. > La "rivoluzione" é finita. Anzi, non é mai> cominciata.Per qualcuno poi e' finita ancora prima che si accorgesse che era iniziata.AnonimoRe: Che vi aspettavate?
> > La "rivoluzione" é finita. Anzi, non é mai> > cominciata.> > Per qualcuno poi e' finita ancora prima che si> accorgesse che era> iniziata.Per altri ha iniziato a finire prima che finisse di iniziare. Link interruptus.AnonimoIl belgio andrebbe sanzionato
Ci vorrebbe una legislazione internazionale che promuovesse standard tecnologici interoperabili e garantisse il rispetto di essi.Nel caso specifico le specifiche di internet parlano chiaro: sono gli editori a non aver correttamente compilato il loro robots.txt, quindi perché menarla a google e ms?Un grosso disappunto va anche a loro, in quanto avrebbero dovuto lottare più strenuamente, soprattutto ms (google in tribunale ci è andata); questa decisione infatti crea un precedente pericoloso che va ad inficiare la struttura stessa della rete, ovvero il fatto che privati possano permettersi di non rispettare degli standard di internet e pretendere che le regole che vigono in rete facciano eccezione per loro.Il belgio andrebbe sanzionato per aver permesso quest'assurdità.avvelenatoRe: Il belgio andrebbe sanzionato
Ma perché mai? Meglio così: se i dinosauri del copyright hanno deciso di suicidarsi in massa, la notizia non può che farmi piacere.AnonimoRe: Il belgio andrebbe sanzionato
- Scritto da: > Ma perché mai? Meglio così: se i dinosauri del> copyright hanno deciso di suicidarsi in massa, la> notizia non può che farmi> piacere.Se vogliono suicidarsi in massa lo facciano col robots.txt.avvelenatoRe: Il belgio andrebbe sanzionato
- Scritto da: avvelenato> Se vogliono suicidarsi in massa lo facciano col> robots.txt.La Prima Legge della Robotica impedisce a un robot di recare danno a un essere umano o lasciare per inazione che un umano subisca danno.Quindi non possono suicidarsi col robots.txtAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 26 ott 2006Ti potrebbe interessare