Intel Pentium D 930

Intel Pentium D 930

La nuova generazione dei processori Intel è in arrivo, con processo produttivo da 65 nanometri
La nuova generazione dei processori Intel è in arrivo, con processo produttivo da 65 nanometri

Dal momento del passaggio dal core Pentium 4 Northwood a quello Prescott, Intel ha dovuto affrontare costantemente il problema che una volta affliggeva la rivale di Sunnyvale, AMD. Se una volta erano infatti i processori di casa AMD ad essere tristemente conosciuti come “fornetti”, adesso la situazione si è invertita, specialmente dal debutto dei nuovi Athlon 64.

La situazione è peggiorata con l’introduzione dei processori dual core: difatti, se già un solo Prescott scalda notevolmente più di un Athlon 64, possiamo immaginare quanto possano dissipare due core Prescott in un singolo die.

Proprio in questo frangente, abbiamo la novità introdotta dalla nuova famiglia Pentium D 900. Questa nomenclatura sta dietro ad una gamma di prodotti, che verrà lanciata nel primo trimestre del 2006. I nuovi Pentium 930 saranno caratterizzati da un processo costruttivo da 65 nanometri, fattore che consentirà di salire ulteriormente di frequenza, ma anche di ottenere, a parità di frequenza, dei processori con TDP inferiore. La nuova famiglia godrà infatti di TDP dai 95 ai 130 W, e porterà alcune migliorie atte a fornire costi di produzione inferiori e performance superiori.

Nei processori Pentium D 900 saranno presenti due blocchi di cache da 2 MB, ognuno per core, dato che l’approccio alla cache condivisa non è ancora stato affrontato in questa generazione di processori, preferendo una dotazione di cache supplementare per ogni core. Si assiste quindi all’innalzamento del quantitativo di memoria cache, che sale dai 2 x 1 MB a 2 x 2 MB.

L’innovazione presente in questi modelli è anche di tipo progettuale. Invece di inglobare due core Prescott sullo stesso die, soluzione adottata sugli scorsi Pentium D 800, nella serie 900 saranno presenti due distinti die sullo stesso package, fattore che consentirà di ottimizzare le rese e di conseguenza i costi di produzione.

Test e conclusioni
Pentium D 930 Tom’s Hardware ha potuto testare i nuovi prodotti Intel in anteprima. Ovviamente si tratta più di un update del vecchio core che di un prodotto nuovo, di conseguenza le differenze saranno da andare a ricercarsi nei test che coinvolgono maggiormente la memoria cache, oltre che ovviamente nei test dei consumi globali.

Il nuovo processore 930, basato su core Presler, con frequenza da 3 GHz, si è dimostrato sempre migliore del Pentium D 830, di pari frequenza. Nella maggior parte dei test la differenza si assesta intorno ai 2-3 punti percentuali, soprattutto in ambito gaming, mentre si fa più sostanziosa nei test di encoding e nei benchmark come PCMark, che misurano le performance globali del sistema.

Ottimi risultati nei test di consumo energetico : la differenza tra il vecchio Pentium D 830 salta subito all’occhio con 20 W in meno in modalità idle, e quasi 40 W in meno in pieno carico. SpeedStep non funziona altrettanto bene, ma ciò potrebbe imputarsi ad un conflitto ancora irrisolto, dato che in modalità basso consumo energetico il processore era in grado di scalare la frequenza in basso di soli 200 MHz, passando così a 2.800 MHz.

Intel deve ancora risolvere alcuni problemi relativi alla nuova famiglia di processori Pentium D, ma senza dubbio ha intrapreso una buona strada, grazie soprattutto ad un core migliorato che consentirà di raggiungere frequenze superiori senza richiedere l’utilizzo di sistemi di raffreddamento… esotici.

Giovanni Fedele

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Pubblicato il 24 ott 2005
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