Intel spinge la virtualizzazione sui desktop

Intel spinge la virtualizzazione sui desktop

E presenta le sue prime CPU desktop che supportano la virtualizzazione in hardware, prima mossa per estendere queste tecnologie ai PC. Svelata in via ufficiosa anche una nuova famiglia di chipset
E presenta le sue prime CPU desktop che supportano la virtualizzazione in hardware, prima mossa per estendere queste tecnologie ai PC. Svelata in via ufficiosa anche una nuova famiglia di chipset


Santa Clara (USA) – Intel ha immesso sul mercato i suoi primi processori desktop dotati della Virtualization Technology (VT), funzionalità che consente di far girare simultaneamente, sullo stesso computer, più sistemi operativi e applicazioni all’interno di partizioni o “container” indipendenti. Ad oggi la VT era stata implementata da Intel unicamente su alcuni recenti modelli di Xeon .

I nuovi chip con funzionalità di virtualizzazione sono i modelli 672 (3,8 GHz) e 662 (3,6 GHz) della famiglia dei Pentium 4 a 64 bit , rispettivamente venduti ad un prezzo di 605 e 401 dollari per quantitativi di 1.000 unità. I P4 6xx si differenziano dai modelli della serie 5xx per l’adozione di un più veloce front-side bus (800 MHz), una maggiore quantità di cache (fino a 2 MB) e il supporto alla tecnologia di power management Enhanced Intel SpeedStep. Tra i primi produttori ad aver annunciato PC basati sui nuovi chip ci sono Acer e Lenovo.

Con la tecnologia VT i due nuovi P4 guadagnano la capacità di accelerare in hardware alcune funzioni chiave delle tecnologie di virtualizzazione, incrementando in questo modo le performance e l’affidabilità dei software compatibili: tra questi vi sono VMware ESX Server, Xen e MS Virtual PC.

Intel ha spiegato che in ambito desktop le tecnologie di virtualizzazione possono essere utilizzate dalle aziende non solo per far girare più sistemi operativi sulla stessa workstation, ma anche per incrementare la sicurezza e semplificare la manutenzione remota dei sistemi. Creando ad esempio una partizione dedicata alla navigazione sul Web, gli utenti possono scorrazzare sui propri siti preferiti senza rischiare di propagare al resto del sistema eventuali virus, spyware ecc. Gli amministratori o le aziende che forniscono servizi di assistenza remota possono inoltre utilizzare una partizione virtuale per accedere alle macchine client in modo trasparente all’utente.

Le tecnologie di virtualizzazione sono per il momento confinate all’ambito aziendale: le prime applicazioni consumer, secondo Intel, arriveranno solo fra qualche anno, quando la VT sarà divenuta una funzionalità standard per tutte le CPU desktop.

Nel corso del 2006, Intel aggiungerà il supporto alla VT in buona parte delle sue famiglie di chip, inclusi Centrino e Itanium. Nella futura piattaforma dual-core Professional Business, nota anche con il nome in codice di Averill , il chipmaker sposerà la VT con l’ Active Management Technology : insieme, le due tecnologie promettono di semplificare drasticamente la gestione e la manutenzione remota di PC desktop e server.

AMD lancerà la propria tecnologia di virtualizzazione, nota come Pacifica , entro la prossima primavera. Anche in questo caso XenSource, VMware e Microsoft hanno già garantito il supporto all’estensione di AMD a partire dalle prossime release dei loro prodotti.

Secondo alcune fonti interpellate da DigiTimes.com , nel secondo trimestre del 2006 Intel lancerà sul mercato la nuova serie di chipset 965, anche nota come Broadwater : questa comprenderà diversi modelli dedicati al mercato consumer e a quello aziendale.

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Pubblicato il
15 nov 2005
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