Intel tradisce Infiniband per PCI Express

Intel tradisce Infiniband per PCI Express

Infiniband, tecnologia candidata a sostituire il bus PCI, perde una delle sue più importanti promotrici: Intel. Che punta tutto su PCI Express
Infiniband, tecnologia candidata a sostituire il bus PCI, perde una delle sue più importanti promotrici: Intel. Che punta tutto su PCI Express


Santa Clara (USA) – Intel dà ufficialmente l’addio a Infiniband , una delle tecnologie di interconnessione più accreditate per rimpiazzare non soltanto il vecchio bus PCI, ma anche gli altri tipi di connessione oggi utilizzati per collegare più server fra loro o questi con dispositivi d’archiviazione.

La decisione, che arriva quando manca ormai davvero poco al rilascio dei primi dispositivi Infiniband, potrebbe influenzare tutto il mercato dell’hardware e costituire il segnale più evidente della decisa rotta di Intel verso PCI Express (formalmente conosciuto come 3GIO), una tecnologia con cui il big di Santa Clara mira a rimpiazzare il bus PCI sia sui PC consumer che sui server.

Infiniband, di cui Intel al momento supportava solo la versione a più bassa velocità (1x contro l’attuale 4x), ha però ancora diversi estimatori e supporter, prima fra tutte IBM, che sta già lavorando su di una versione della tecnologia a 12x.

Infiniband nasce dalla fusione di due progetti precedenti: Future I/O, sviluppato da Compaq, IBM e Hewlett-Packard, e Next Generation I/O, sviluppato da Intel, Microsoft e Sun Microsystems. Come si è detto, Infiniband non rappresenta solo una soluzione per l’interconnessione delle periferiche di I/O interne ad un computer, ma è anche in grado di connettere fra loro, ad alta velocità, più computer o net appliance, e creare l’ossatura di rete di una storage area network (SAN). I concorrenti da battere, sulla fascia alta del mercato, sono principalmente Gigabit Ethernet, Fibre Channel e Rapid I/O, mentre sulla fascia bassa – sempre che a qualcuno interessi portarcelo – il suo più diretto avversario potrebbe essere proprio PCI-Express .

Quest’ultimo, appoggiato dal consorzio Peripheral Component Interconnect Special Interest Group ( PCI SIG ), dovrebbe arrivare alle specifiche definitive 1.0 nel giro di un paio d’anni e raggiungere il mercato di massa entro quattro anni, un arco di tempo durante il quale le nuove esigenze di banda passante, nel segmento dei PC server, verranno in buona parte soddisfatte dal nuovo PCI-X 2.0 , un aggiornamento alle specifiche di questo standard che si avvale delle tecniche double-data-rate e quad-data-rate per raddoppiare e quadruplicare l’attuale ampiezza di banda.

Intel sostiene che PCI Express potrà spingersi a frequenze di clock di 110 GHz e quadruplicare da subito le prestazioni del bus PCI. Uno dei suoi concorrenti sarà HyperTransport di AMD, una tecnologia già appoggiata da centinaia di aziende, fra cui Nvidia (che la utilizza nel suo chipset nForce ), in grado di evolvere verso velocità che superano i 12 GB/s.

Non tutti sembrano però convinti che PCI Express possa porsi come alternativa di PCI-X sul mercato dei server.

“Non vedo il PCI Express particolarmente adatto al mercato dei server”, ha dichiarato Raju Vegesna, presidente di ServerWorks. “Sono sicuro che qualcuno lo proverà, ma nessuno mi ha convinto dei suoi benefici sui server”.

L’Arapaho Working Group, che si occupa dello sviluppo di PCI Express, sostiene in ogni caso che la versione definitiva di PCI Express sarà interoperabile con PCI-X.

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Pubblicato il
29 mag 2002
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