Internet Archive: futuro della biblioteca a rischio (update)

Internet Archive: futuro della biblioteca a rischio (update)

Quattro editori hanno denunciato Internet Archive perché sarebbe una piattaforma pirata che offre libri digitali, violando il diritto d'autore.
Internet Archive: futuro della biblioteca a rischio (update)
Quattro editori hanno denunciato Internet Archive perché sarebbe una piattaforma pirata che offre libri digitali, violando il diritto d'autore.

Internet Archive è una biblioteca non-profit, fondata nel 1996, che offre l’accesso a miliardi di contenuti digitali. Quattro editori statunitensi hanno denunciato l’organizzazione per la presunta violazione della legge sul copyright, in quanto non sarebbe una vera biblioteca. Oggi sono iniziate le prime udienze presso un tribunale di New York. In caso di sconfitta potrebbe scomparire una delle principali fonti di conoscenza del mondo.

Internet Archive: futuro a rischio

Internet Archive non è un sito pirata, dal quale è possibile scaricare qualsiasi contenuto gratis. Inizialmente offriva solo il popolare servizio Wayback Machine, una macchina del tempo per i siti web. È possibile trovare le vecchie versioni delle pagine web, quindi è utile per individuare le modifiche effettuate. Attualmente l’archivio contiene oltre 803 miliardi di pagine.

Negli anni successivi sono stati aggiunti altri contenuti, tra cui libri, audio, video, immagini e software. Come una vera biblioteca, Internet Archive possiede i libri originali, ma in questo caso presta agli utenti la corrispondente versione digitale. Quattro editori statunitensi, ovvero Hachette Book Group, HarperCollins Publishers, John Wiley & Sons Inc. e Penguin Random House, affermano che Internet Archive è “pirateria digitale su scala industriale“.

Il prestito digitale sarebbe quindi un’attività illegale, in violazione della legge sul copyright, dato che l’organizzazione non paga le royalty per gli ebook agli editori. Fight for the Future ha lanciato la campagna Battle for Libraries per sostenere Internet Archive, affermando che gli editori vogliono ottenere il controllo dei libri digitali. Tra l’altro, in caso di sconfitta, dovrebbe eliminare dalla collezione milioni di libri che non esistono più in versione cartacea.

Aggiornamento (25/03/2023): il giudice John G. Koeltl del tribunale di New York ha dato ragione ai quattro editori. Internet Archive ha comunicato che presenterà appello.

Aggiornamento (12/09/2023): Internet Archive ha presentato appello contro la decisione di primo grado.

Fonte: WSJ
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Pubblicato il 20 mar 2023
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