Internet? Giulio forever

Internet? Giulio forever

di Massimo Mantellini. Ripensavo a quella voce che radio e TV ripetono incessantemente: Internet logora chi non ce l'ha... riprendendo una vecchia conosciutissima massima del vecchio politico democristiano
di Massimo Mantellini. Ripensavo a quella voce che radio e TV ripetono incessantemente: Internet logora chi non ce l'ha... riprendendo una vecchia conosciutissima massima del vecchio politico democristiano


Web – Nell’ultima settimana mi sono chiesto spesso come mai quella pubblicità mi infastidisse tanto. Perché il viso in primo piano di Giulio Andreotti con quella fisionomia tanto strana quanto familiare, ingobbita dentro ad una giacca gessata mi disturbasse così chiaramente. Per non parlare di quella voce nasale, anch’essa troppe volte ascoltata, che ripeteva, spiccando bene i termini: “Internet logora chi non ce l’ha”.

Andreotti, fresco di assoluzione dal processo per mafia tenutosi a Palermo, incassa 80 milioni (che pare darà in beneficienza alle Suore di Madre Teresa di Calcutta) da una nota azienda di carte di credito per far pubblicità ad un sito web come tanti, talmente privo di contenuti da far pensare che in realtà si tratti di una iniziativa che, semplicemente, utilizza internet come pretesto per accentuare la sua carica provocatoria.

Così ho appeso nel mio studio quella foto per qualche giorno, senza riuscire a capire cosa mi urtasse in quel viso senza labbra, nel violento bianco e nero di quella immagine in cui Andreotti sembra entrato quasi per errore. Niente da fare.

Ripensavo, senza venirne a capo, a quella voce che radio e TV ripetono incessantemente – ancora una volta – : “Internet logora chi non ce l’ha”, riprendendo una vecchia conosciutissima massima dell’aziano politico democristiano. Una piccola perla di saggezza trasformata in uno slogan senza senso, seppur di grande effetto.

Mi stavo abituando all’idea che quel messaggio mi infastidiva senza ragione (e fronteggiavo ormai a stento le proteste casalinghe scatenate dalla gigantografia di Andreotti appesa nello studio) quando mi è capitata sotto gli occhi una mail di Diotima, una società che organizza interviste online con personaggi più o meno noti. La redazione di Diotima mi informava che nel mese di Giugno proporrà una interNETvista con Cirino Pomicino, ex-ministro della Prima Repubblica e autore del best-seller “Strettamente
riservato, firmato Geronimo”.

In quel momento ho capito come mai Andreotti testimonial internet mi infastidisse tanto.

Mi è tornata in mente la vicenda di Pomicino, oggi stimato corsivista e autore di best sellers, che in attesa dell’arrivo dei carabinieri nella sua casa di Napoli, ai tempi della prima repubblica bruciava in una pentola i documenti più compromettenti della sua “carriera” politica. O almeno così scrissero allora i quotidiani.

Cirino Pomicino oggi scrive sotto lo pseudonimo di Geronimo e, esattamente come Andreotti, continua a cavalcare nelle praterie che si trova sotto i piedi in un paese che, alcuni dicono “elegantemente” ma a me pare invece tanto “vergognosamente”, preferisce non ricordare nemmeno la sua storia dell’altro ieri in un continuo azzeramento di ogni valore.

Da equilibrismi del genere perfino Internet può diventare quello che non è mai stata e mai vorrei che diventasse: uno spazio, l’ennesimo, occupato dal potere, meglio se da un potere vecchio, fuori moda e francamente impresentabile, che con gli anni ha sommato alla voglia di controllare quella di presenziare.

I contrasti, si sa, eccitano i pubblicitari. E se i risultati di tanti sforzi sono leggermente angoscianti, pazienza. Anzi, tanto meglio.

Massimo Mantellini

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Pubblicato il 16 giu 2000
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