InternetZero, la ritirata di una flat

InternetZero, la ritirata di una flat

Il provider sta offrendo in questi giorni agli utenti della sua flat-rate una via per uscire rapidamente dal servizio dopo numerosi disservizi. E rimangono bloccate le nuove attivazioni per l'unica flat-rate completa dell'azienda
Il provider sta offrendo in questi giorni agli utenti della sua flat-rate una via per uscire rapidamente dal servizio dopo numerosi disservizi. E rimangono bloccate le nuove attivazioni per l'unica flat-rate completa dell'azienda


Roma – Si chiama “Internet Zero Verde” la prima flat-rate italiana che batte in ritirata. Fino ad oggi, infatti, si è assistito, nel panorama dell’offerta dell’accesso alla Rete, ad un moltiplicarsi delle proposte di flat-rate complete, ovvero di connessioni senza limiti di tempo e senza spese telefoniche dietro pagamento di un solo canone mensile.

Ora, per la prima volta, un’offerta “all’americana” viene gradualmente ma rapidamente ritirata dal mercato. Sebbene la notizia non sia ancora ufficiale, sul sito di InternetZero , l’opzione “Verde” è sospesa e nuovi contratti non vengono stipulati. Non solo.

Nel week-end il provider ha messo in piedi una sorta di task-force dei numeri verdi per consentire “l’uscita” dal contratto Internet Zero Verde agli utenti che non volessero più servirsene. L’azienda ha spiegato: “In relazione al disservizio purtroppo accaduto nella settimana del 02/11 la Direzione ha valutato la possibilità di offrire (a chi fosse interessato) la chiusura anticipata dei contratti tipo VERDE in corso. Certamente questa soluzione rappresenta per noi un elevato costo di gestione ma in un ottica di servizio verso il cliente, riteniamo possa essere una possibilità da offrire”.

Si tratta dunque di una ritirata che non tocca però le altre offerte di InternetZero, quella rivolta a professionisti e aziende e quelle pensate per limitare il numero di ore che un utente può passare in rete, ovvero formule varie di semi-flat. Va detto che queste formule sono da settimane nel mirino di numerosi utenti che nei newsgroup dedicati, qui in redazione e altrove stanno inviando e pubblicando email di protesta e non solo contro l’offerta “Verde” considerata da molti insoddisfacente.

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Pubblicato il
13 nov 2000
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