iOS 7, ecco il jailbreak. Store pirata incluso

iOS 7, ecco il jailbreak. Store pirata incluso

Aggiornamento per il popolare tool di sblocco dei gadget marchiati Apple, che per l'occasione include uno store cinese ripieno di app pirata. Le scuse degli autori e la promessa di non farlo mai più
Aggiornamento per il popolare tool di sblocco dei gadget marchiati Apple, che per l'occasione include uno store cinese ripieno di app pirata. Le scuse degli autori e la promessa di non farlo mai più

Il team di evad3rs ha annunciato la distribuzione di una nuova versione di evasi0n , software per eseguire il jailbreak dei gadget mobile marcati Apple, che per l’occasione conta sulla compatibilità con le ultime release dell’OS mobile iOS. Ma il diavolo, anzi la pirateria, si nasconde nei dettagli.

Evasi0n – ribattezzato “evasi0n7” nell’ultima release – è compatibile con tutti gli iPhone, gli iPad e compagnia equipaggiati con iOS 7 fino alla versione 7.0.4, dicono dal team di evad3rs , permette il jailbreak senza l’obbligo di tethering – il gadget rimane sbloccato anche senza il collegamento al PC – e richiede non più di 5 minuti, oltre alla disponibilità di un sistema operativo Windows (minimo XP), Mac OS o Linux.

Il bug sfruttato da evasi0n per sbloccare iOS è ovviamente (ancora) sconosciuto, mentre restano valide le raccomandazioni di rito da dispensare in caso di tentato jailbreak: i dati vanno salvati tramite backup, il processo di sblocco può andare male e all’utente non viene fornita alcuna garanzia di successo.

Almeno nel caso di evasi0n7 , però, i primi problemi denunciati in rete non riguardano la possibile pericolosità del jailbreak o la comparsa di problemi durante la procedura di sblocco: l’ultima versione del software si è attirata critiche per l’inclusione (inaspettata) di due app store “alternativi”, vale a dire il popolare Cydia e lo store cinese Taig.

Nel primo caso l’autore ha messo in guardia sul fatto che la build di Cydia inclusa non è ufficiale, quindi tutto potrebbe andare storto per le ragioni più disparate. L’inclusione di Taig è invece il “fattaccio” che più fa discutere, visto che l’e-store cinese è risultato essere ripieno di app pirata.

La presenza di materiale distribuito in violazione del copyright non era richiesta né voluta, hanno poi spiegato quelli di evasi0n , e l’accordo per l’inclusione di Taig nel tool prevedeva la rimozione attiva di contenuti pirata. Ora le parti sono al lavoro per “risolvere il problema”, spiega il comunicato ufficiale del team.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
23 dic 2013
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