Chiunque si sia lamentato della presenza di un alone viola presente nelle foto scattate con iPhone 5 sappia che si tratta di un “effetto normale”. Cupertino entra nel merito delle numerose segnalazioni giunte dagli utenti, sostenendo che la presenza della macchia indesiderata è dovuta a un uso scorretto dell’apparecchio.
Con una nota ufficiale, Apple ammette la possibilità che compaia un bagliore violaceo nella parte superiore dell’immagine . Si tratta, a detta di Cupertino, di un problema che possono presentare le fotocamere di piccole dimensioni (comprese quelle di iPhone) quando viene catturata un’immagine con le sorgenti luminose fuori dall’inquadratura , solitamente posizionate nell’angolo rispetto al campo visivo: in questo modo, la sorgente di luce crea un riflesso che colpisce direttamente il modulo e il sensore della fotocamera.
Per risolvere il problema, è sufficiente spostare l’apparecchio per modificare la posizione con la quale la luce raggiunge le lenti o, in alternativa, schermare queste ultime con la mano.
In questo modo, Cupertino spera di aver sedato il chiacchiericcio relativo alle performance della fotocamera dell’ultimo Melafonino (C.S.)
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Ma i piedi per terra mai?
Mantellini ha detto: "...una parte non indifferente dei contenuti necessari alla didattica possono e dovrebbero essere sottratti al controllo editoriale e gestiti dagli insegnanti in modalità wikipedia-like". Ecco il primo capitolo del suo nuovo romanzo: L'Utopia .Con quello che sono pagati in Italia, già è tanto che gli insegnanti vadano regolarmente a lavorare; figuriamoci se hanno il tempo e lo stimolo per scrivere testi con licenza creative commons :-(E se anche, un lontano giorno, questi testi esistessero, i loro colleghi sarebbero liberi, come lo sono ora, di non adottarli, per mille ragioni (poco adeguati, non corretti, privi di esrcizi del livello richiesto eccetera...). L'insegnamento è libero in Italia, una legge che imponesse solo una certa rosa di libri di testo verrebbe dichiarata incostituzionale.LeguleioRe: Ma i piedi per terra mai?
> Ecco il primo capitolo del suo nuovo romanzo:> <I> L'Utopia </I> .> Con quello che sono pagati in Italia, già è tanto> che gli insegnanti vadano regolarmente a> lavorare; figuriamoci se hanno il tempo e lo> stimolo per scrivere testi con licenza> <I> creative commons </I> > :-(> e, aggiungo, oltre allo scrivere il libro serve anche una seria correzione e revisione editorale di quanto scritto, serve un minimo di coordinamento editoriale per decidere più o meno quale sia la scaletta degli argomenti da trattare nel testo e soprattutto serve qualcuno che coordini le modifiche per tenere il testo, se scritto a molte mani come wikipedia, un minimo coerente come stile, regole di notazione. Ad esempio nei testi di matematica nulla confonde di più che cambi di notazione a metà; se si usa P(x,y) per indicare un punto generico allora è meglio usare "P" dappertutto e non, di punto in bianco usare, nelle formule la lettera "A" con la stessa funzione. O nel caso dei logaritmi saltare da log = logaritmo naturale a log = logaritmo in base 10.> E se anche, un lontano giorno, questi testi> esistessero, i loro colleghi sarebbero liberi,> come lo sono ora, di non adottarli, per mille> ragioni (poco adeguati, non corretti, privi di> esrcizi del livello richiesto eccetera...).> L'insegnamento è libero in Italia, una legge che> imponesse solo una certa rosa di libri di testo> verrebbe dichiarata> incostituzionale.molti son convinti che preparare un testo sia immediato e non si rendono conto del lavoro sottostante. Anche io sono scettico nel modello wikipedia, troppi rischi di pasticci rispetto ai reali guadagni. Meglio, in questo caso, il modello a cattedrale con coordinamento e revisori pagari per revisionare.shevathasRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: shevathas> Meglio, in questo caso, il> modello a cattedrale con coordinamento e revisori> pagari per> revisionare.Daccordo, ma pagati in base alle ore di lavoro.L'importante e' stroncare ogni tipo di rendita parassitaria derivante dall'adozione di quei testi.panda rossaRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: panda rossa> Daccordo, ma pagati in base alle ore di lavoro.> L'importante e' stroncare ogni tipo di rendita> parassitaria derivante dall'adozione di quei> testi.Se speri di poter XXXXXXX la "mafietta" dei libri scolastici con la pirateria speri a vuoto; ci mangiano in troppi!Purtroppo sono pessimista ma la digitalizzazione dei libri scolastici o non si farà o useranno sistemi draconiani per renderla non fattibile.Ti faccio alcuni esempi di come (purtroppo) la vedo:- dispositivi di lettura approvati (DRM incluso) dal ministero (e magari venduti sovraprezzo da qualche società amica dei partiti)- Certificati di acquisto dei libri da parte dei singoli studenti- Norme severe quali bocciatura dello studente se sorpreso con testi piratati.Insomma la vedo lunghissima e durissima!-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 08 ottobre 2012 10.48-----------------------------------------------------------James KirkRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: shevathas> > Meglio, in questo caso, il> > modello a cattedrale con coordinamento e> revisori> > pagari per> > revisionare.> > Daccordo, ma pagati in base alle ore di lavoro.> L'importante e' stroncare ogni tipo di rendita> parassitaria derivante dall'adozione di quei> testi.Quoto da incorniciare. Esempio per capire meglio: Ho lavoato 100 ore per fare la revisione del testo, devo essere pagato per quelle ore di lavoro e poi basta, non vita natural durante (come si dice nel diritto) o per dirla breve non ho diritto ad una rendita vitalizia (a parte la pensione che mi guadagno versando i contriìbuti come fanno le persone normali)..E' assurdo far aumentare il prezzo di copertina, per i diritti (rendita) di chi traduce, di chi revisiona e tutto il resto dei collaboratori dell'editore. I diritti d'autore spettano solo a chi ha scritto/creato l'opera con dei termini giusti di scadenza (tipo 10 anni).beckerRe: Ma i piedi per terra mai?
i libri open si stanno diffondendo, anche se in ordine sparso, anche in Italia. Alcuni istituiti scolastici provvedono in autonomia a distribuire il materiale autoprodotto tramite fotocopie.Non scordiamoci che una vasta percentuale di materiale didattico è di fatto immutabile nel tempo o muta molto lentamente.Il materiale open potrebbe essere affiancato a biblioteche digitali scolastiche. Se ogni anno servono 20 libri, la scuola potrebbe avere 10 libri in biblioteca da distribuire agli studenti.mcmcmcmcmcRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: shevathas> > Ecco il primo capitolo del suo nuovo romanzo:> > <I> L'Utopia </I> .> > Con quello che sono pagati in Italia, già è> tanto> > che gli insegnanti vadano regolarmente a> > lavorare; figuriamoci se hanno il tempo e lo> > stimolo per scrivere testi con licenza> > <I> creative commons </I> > > :-(> > > > e, aggiungo, oltre allo scrivere il libro serve> anche una seria correzione e revisione editorale> di quanto scritto, serve un minimo di> coordinamento editoriale per decidere più o meno> quale sia la scaletta degli argomenti da trattare> nel testo e soprattutto serve qualcuno che> coordini le modifiche per tenere il testo, se> scritto a molte mani come wikipedia, un minimo> coerente come stile, regole di notazione.> > Ad esempio nei testi di matematica nulla confonde> di più che cambi di notazione a metà; se si usa> P(x,y) per indicare un punto generico allora è> meglio usare "P" dappertutto e non, di punto in> bianco usare, nelle formule la lettera "A" con la> stessa funzione. O nel caso dei logaritmi saltare> da log = logaritmo naturale a log = logaritmo in> base> 10.E' gia stato fatto, senza fondi, proprio per un libro di matematica (addirittura) per le medie superiori. E mi sembra sia uscito un buon prodotto.Le tue sono piu scuse che reali problematiche. Quelle VERE di problematiche, purtroppo, non sono tecniche ($, capacita' ecc) ma POLITICHE (burocrazie, formalismi legali, lobby editoriali ecc) nel far progredire e addottare libri fatti in creative commons, cosi' prodotti.bubbaRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: shevathas> in ogni caso devi tenere una notazione coerente> con il resto del libro. Se quando hai introdotto> i triangoli hai usato (ABC) per indicare i> vertici e (xyz) per gli angoli e arrivato a> pitagora usi (XYZ) per i vertici dei triangoli> rettangoli e (abc) per gli angoli causi> confusione, nulla di insormontabile ma rendi un> poco meno intuittiva la lettura del testo, per> non parlare della confusione che potresti> generare nel caso di aggiunta un formulario in> appendice.La convenzione matematica prevede di usare lettere maiuscole per i vertici (ABC), lettere minuscole per segmenti e rette (abc), lettere greche per gli angoli.E questa convenzione deve essere assolutamente rispettata.Se poi io comincio a chiamare i triangoli con ABC, e ad un certo punto ne chiamo uno MNP, non c'e' alcuno scandalo ne' ci deve essere.E se lo studente equivoca, e' lui che non ha capito niente.> > L'insegnate è capace solo di dire "studiare> le> > pagine 85,86,87", non possono dire cose del> > tipo:> > "Studiate quello che vi ho spiegato oggi"> > magari invece delle pagine dicendo "studiate> la> > riunione della pallacorda o la presa della> > Bastiglia".> > > > studiate quanto scrive lo storico X sulla presa> della bastiglia e confrontatelo con quanto invece> sostiene lo storico Y. I brani sono nella sezione> di storiografia del testo.> :/Magari!> Anche perché la storia dovrebbe essere la> capacità di interpretare gli eventi e legare> cause ed effetti, non un elenco di date da> mandare a> memoria.Fermo restando che le date restano fondamentali.panda rossaRe: Ma i piedi per terra mai?
> La convenzione matematica prevede di usare> lettere maiuscole per i vertici (ABC), lettere> minuscole per segmenti e rette (abc), lettere> greche per gli> angoli.> non sono convenzioni tassative, io autore, potrei usare lettere greche per i punti e lettere latine maiuscole per le rette e latine minuscole per gli angoli. Però l'uso di questa convenzione rende meno immediata la lettura delle formule. > > Se poi io comincio a chiamare i triangoli con> ABC, e ad un certo punto ne chiamo uno MNP, non> c'e' alcuno scandalo ne' ci deve> essere.> E se lo studente equivoca, e' lui che non ha> capito> niente.> beh nulla mi vieta di chiamare i triangoli come ABH e indicare con C il piede dell'altezza del triangolo. La matematica non cambia ma la lettura è meno immediata.> > Fermo restando che le date restano fondamentali.per quello basta un datario. e' più importante capire le cause e lo svolgimento della rivoluzione francese che ricordare esattamente quando venne presa la bastiglia o quando venne ghigliottinato robespierre.shevathasRe: Ma i piedi per terra mai?
> > ma era lo stesso testo e i due testi, refusi> corretti a parte, avevano il 99% del contenuto> identico.Erano due edizioni diverse, io avevo un libro unico, la nuova edizione erano due volumi divisi, diversi anche nel formato.C'erano circa una decina di testi di differenza su circa 1000 pagine, la prof aveva semplicemente detto, quello ufficiale è quello nuovo, per quei 10 testi diversi andate vicino al vostro compagno e lo leggete assieme.pippo75Re: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: Leguleio> Mantellini ha detto: "...una parte non> indifferente dei contenuti necessari alla> didattica possono e dovrebbero essere sottratti> al controllo editoriale e gestiti dagli> insegnanti in modalità wikipedia-like".> > > Ecco il primo capitolo del suo nuovo romanzo:> <I> L'Utopia </I> .> Con quello che sono pagati in Italia, già è tanto> che gli insegnanti vadano regolarmente a> lavorare; figuriamoci se hanno il tempo e lo> stimolo per scrivere testi con licenza> <I> creative commons </I> > :-(Guarda che ne basta uno che lo faccia ed ecco il testo pronto.Anzi, vuoi pure fornire uno stimolo alla produzione di tali testi?Al prossimo concorso per insegnanti basta inserire come prerequisito per l'ammissione, l'aver prodotto un testo creative commons per quella materia che si vuole andare ad insegnare.Oppure la produzione di un testo creative commons, fara' ottenere qualche dozzina di punti in graduatoria.Tempo un mese e saremo sommersi da testi in cc in abbondanza. > E se anche, un lontano giorno, questi testi> esistessero, i loro colleghi sarebbero liberi,> come lo sono ora, di non adottarli, per mille> ragioni (poco adeguati, non corretti, privi di> esrcizi del livello richiesto eccetera...).Benissimo. Li scrivessero loro come preferiscono.> L'insegnamento è libero in Italia, una legge che> imponesse solo una certa rosa di libri di testo> verrebbe dichiarata> incostituzionale.L'insegnamento e' libero, ma il libro di testo no.Una volta che ci saranno tanti testi in cc, l'insegnante al quale nessuno di questi testi piace, ne prende uno qualunque, quello che piu' si avvicina alla sua linea didattica, E SE LO MODIFICA!!!panda rossaRe: Ma i piedi per terra mai?
> Guarda che ne basta uno che lo faccia ed ecco il> testo> pronto.la fai semplice.> Anzi, vuoi pure fornire uno stimolo alla> produzione di tali> testi?> Al prossimo concorso per insegnanti basta> inserire come prerequisito per l'ammissione,> l'aver prodotto un testo creative commons per> quella materia che si vuole andare ad> insegnare.quanto lungo ? quanto approfondito ? revisionato da chi ? sulla base di quali criteri ? e se io scrivessi un articolo su wikipedia: "la tabellina del 2" potrei portare wikipedia come opera editoriale di cui sono coautore ?> Oppure la produzione di un testo creative> commons, fara' ottenere qualche dozzina di punti> in> graduatoria.> > Tempo un mese e saremo sommersi da testi in cc in> abbondanza.> e dovresti mettere qualcuno a scremare.> > L'insegnamento è libero in Italia, una legge> che> > imponesse solo una certa rosa di libri di> testo> > verrebbe dichiarata> > incostituzionale.> > L'insegnamento e' libero, ma il libro di testo no.> Una volta che ci saranno tanti testi in cc,> l'insegnante al quale nessuno di questi testi> piace, ne prende uno qualunque, quello che piu'> si avvicina alla sua linea didattica, E SE LO> MODIFICA!!!Oddio pensando alle idee di certi miei docenti pavento con orrore l'adozione di testi con notazione personalizzata :| :| :|shevathasRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: Leguleio> > Mantellini ha detto: "...una parte non> > indifferente dei contenuti necessari alla> > didattica possono e dovrebbero essere> sottratti> > al controllo editoriale e gestiti dagli> > insegnanti in modalità wikipedia-like".> > > > > > Ecco il primo capitolo del suo nuovo romanzo:> > <I> L'Utopia </I> .> > Con quello che sono pagati in Italia, già è> tanto> > che gli insegnanti vadano regolarmente a> > lavorare; figuriamoci se hanno il tempo e lo> > stimolo per scrivere testi con licenza> > <I> creative commons </I> > > :-(> > Guarda che ne basta uno che lo faccia ed ecco il> testo> pronto.Non si trova nemmeno quell'uno. Nessuno fa niente per niente, nel mondo reale. Nel mondo dell'Utopia, invece, non so: non ci sono mai stato.> Anzi, vuoi pure fornire uno stimolo alla> produzione di tali> testi?> Al prossimo concorso per insegnanti basta> inserire come prerequisito per l'ammissione,> l'aver prodotto un testo creative commons per> quella materia che si vuole andare ad> insegnare.Bastano una mezz'oretta e pochi clic, si ricopia qualcosa da wikipedia e dal web, e il libro di testo è pronto. Ovviamente è una schifezza inutilizzabile, ma chi lo leggerà mai? Serviva per superare il concorso, mica per insegnare davvero! :-D> > E se anche, un lontano giorno, questi testi> > esistessero, i loro colleghi sarebbero> liberi,> > come lo sono ora, di non adottarli, per mille> > ragioni (poco adeguati, non corretti, privi> di> > esrcizi del livello richiesto eccetera...).> > Benissimo. Li scrivessero loro come preferiscono.No, ripeto. Gratis non lavora nessuno.Se poi un insegnante non se la sente di scrivere un intero libro, va rispettato. Non tutti hanno le forze per mettere per iscritto 300-400 pagine di sapere, e poi rileggerle e correggerle più volte.> > L'insegnamento è libero in Italia, una legge> che> > imponesse solo una certa rosa di libri di> testo> > verrebbe dichiarata> > incostituzionale.> > L'insegnamento e' libero, ma il libro di testo no.Sono inscindibili, inutile girarci attorno. Se un insegnante ritiene che i libri di testo economici, o sotto creative commons, non facciano al caso suo, è libero di adottarne altri più costosi, che ritiene adeguati. La Costituzione italiana è dalla sua parte.> Una volta che ci saranno tanti testi in cc,> l'insegnante al quale nessuno di questi testi> piace, ne prende uno qualunque, quello che piu'> si avvicina alla sua linea didattica, E SE LO> MODIFICA!!!La scuola italiana non funziona così. Forse all'estero è diverso.Un insegnante, che già è pagato poco, deve lavorare utilizzando gli strumenti migliori secondo lui. Non secondo il MIUR, o secondo il forum di Punto Informatico. E non è possibile imporgli di modificare libri di testo che non gli piacciono senza cambiare il contratto di lavoro, e senza prevedere un congruo aumento dello stipendio.LeguleioRe: Ma i piedi per terra mai?
> Non si trova nemmeno quell'uno. Nessuno fa niente> per niente, nel mondo reale. Nel mondo> dell'Utopia, invece, non so: non ci sono mai> stato.> Ni, ci sono testi interessanti rilasciati via CC, talvolta sono dispense preparate da docenti, talvolta lavori derivati da tesine o da lezioni prova. Raramente però trattano un argomento in maniera esaustiva, spesso approffondiscono qualche aspetto interessante della materia. > Bastano una mezz'oretta e pochi clic, si ricopia> qualcosa da wikipedia e dal web, e il libro di> testo è pronto. Ovviamente è una schifezza> inutilizzabile, ma chi lo leggerà mai? Serviva> per superare il concorso, mica per insegnare> davvero!> :-D> e se qualcuno rompe basta recitare il sacro mantra: "è cc, invece di criticare modificatevelo come piace a voi..."> Sono inscindibili, inutile girarci attorno. Se un> insegnante ritiene che i libri di testo> economici, o sotto creative commons, non facciano> al caso suo, è libero di adottarne altri più> costosi, che ritiene adeguati. La Costituzione> italiana è dalla sua> parte.> ma non può imporre l'acquisto agli studenti. Se lo studente preferisce usare come testo quelli CC è libero di farlo. Ovviamente può trovare difficoltà se non usa il testo adottato dall'insegnante ma non è obbligato a comprarlo per forza. Anche io mi son preparato su testi diversi da quello di riferimento, principalmente perchè i testi che ho usato erano scritti in italiano e spiegavano la materia a differenza di quello ufficiale che era più o meno una lunga ed ininterrotta lista di teoremi...> e senza prevedere un congruo aumento dello> stipendio.l'insegnante deve insegnare. Il libro di testo è un supporto, per lo studente, all'insegnamento. Se lo studente diventa bravissimo prendendo appunti a lezione o studiando su wikipedia tanto meglio.shevathasRe: Ma i piedi per terra mai?
>Nessuno fa niente per niente, nel mondo realeNon so tu, ma io Firefox l'ho avuto gratis.tizioRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: Leguleio> Bastano una mezz'oretta e pochi clic, si ricopia> qualcosa da wikipedia e dal web, e il libro di> testo è pronto. Ovviamente è una schifezza> inutilizzabile, ma chi lo leggerà mai? Serviva> per superare il concorso, mica per insegnare> davvero!> :-DIn tal caso la valutazione dei testi sara' effettuata dai primi degli esclusi dalla graduatoria o dal concorso.Vedrai quanto sara' bravo il primo degli esclusi a fare le pulci ai testi presentati da quelli che hanno vinto.> > Benissimo. Li scrivessero loro come> preferiscono.> > No, ripeto. Gratis non lavora nessuno.In tal caso quella e' la zappa e sei pregato di andare a dissodare i campi.Se vuoi insegnare nella scuola pubblica prepari i testi della tua materia.> Se poi un insegnante non se la sente di scrivere> un intero libro, va rispettato.Rispettatissimo.Ma scavalcato in graduatoria da chi se la sente.> Non tutti hanno> le forze per mettere per iscritto 300-400 pagine> di sapere, e poi rileggerle e correggerle più> volte.Fanne 30 se non riesci a farne 300.Nell'ultimo concorso per insegnanti erano in 10000.Potrebbero scrivere una pagina a testa e in mezz'ora ci sarebbero tutti i libri scolastici.> > > L'insegnamento è libero in Italia, una> legge> > che> > > imponesse solo una certa rosa di libri di> > testo> > > verrebbe dichiarata> > > incostituzionale.> > > > L'insegnamento e' libero, ma il libro di testo> no.> > Sono inscindibili, inutile girarci attorno. Se un> insegnante ritiene che i libri di testo> economici, o sotto creative commons, non facciano> al caso suo, è libero di adottarne altri più> costosi, che ritiene adeguati. La Costituzione> italiana è dalla sua> parte.La costituzione e' modificabile, non e' scolpita nella pietra.> La scuola italiana non funziona così. Forse> all'estero è> diverso.> Un insegnante, che già è pagato poco, deve> lavorare utilizzando gli strumenti migliori> secondo lui. Non secondo il MIUR, o secondo il> forum di Punto Informatico. E non è possibile> imporgli di modificare libri di testo che non gli> piacciono senza cambiare il contratto di lavoro,> e senza prevedere un congruo aumento dello> stipendio.Amen.Vada a fare qualcos'altro.Se non sa scrivere, non sa neppure insegnare, e quindi la scuola ci avra' guadagnato.panda rossaRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: Leguleio> > Mantellini ha detto: "...una parte non> > indifferente dei contenuti necessari alla> > didattica possono e dovrebbero essere> sottratti> > al controllo editoriale e gestiti dagli> > insegnanti in modalità wikipedia-like".> > > > > > Ecco il primo capitolo del suo nuovo romanzo:> > <I> L'Utopia </I> .> > Con quello che sono pagati in Italia, già è> tanto> > che gli insegnanti vadano regolarmente a> > lavorare; figuriamoci se hanno il tempo e lo> > stimolo per scrivere testi con licenza> > <I> creative commons </I> > > :-(> > Guarda che ne basta uno che lo faccia ed ecco il> testo> pronto.Tu studieresti storia su un libro scritto da Brunetta? :DatemRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: atem > > Guarda che ne basta uno che lo faccia ed> ecco> il> > testo> > pronto.> Tu studieresti storia su un libro scritto da> Brunetta?> :DNon credo che Renato Brunetta si metterebbe mai a scrivere un libro di storia, non l'ho mai sentito parlare di quell'argomento; la sua passione è l'economia, e se non fosse stato costretto a fare il ministro avrebbe preso il premio Nobel:http://www.youtube.com/watch?v=D1R9WIQlOOcE sì, un testo di economia scritto da Brunetta mi farebbe <B> molta </B> paura, anche se fosse gratis. :-DLeguleioRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: atem> Tu studieresti storia su un libro scritto da> Brunetta?> :DGuarda che la storia comincia dal Paleolitico.Un corso di storia fino al 1800 potrei anche studiarlo su un libro di Brunetta se ci fosse.Dal 1800 in poi invece mi metterei a confrontare piu' campane.panda rossaRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: Leguleio> Mantellini ha detto: "...una parte non> indifferente dei contenuti necessari alla> didattica possono e dovrebbero essere sottratti> al controllo editoriale e gestiti dagli> insegnanti in modalità wikipedia-like".> > > Ecco il primo capitolo del suo nuovo romanzo:> L'Utopia .> Con quello che sono pagati in Italia, già è tanto> che gli insegnanti vadano regolarmente a> lavorare; figuriamoci se hanno il tempo e lo> stimolo per scrivere testi con licenza> creative commons > :-(> > E se anche, un lontano giorno, questi testi> esistessero, i loro colleghi sarebbero liberi,> come lo sono ora, di non adottarli, per mille> ragioni (poco adeguati, non corretti, privi di> esrcizi del livello richiesto eccetera...).> L'insegnamento è libero in Italia, una legge che> imponesse solo una certa rosa di libri di testo> verrebbe dichiarata> incostituzionale.Se l'struzione deve essere veramente libera allora le istituzioni scolastiche non ti devono imporre i libri di testo (sia i classici cartacei o ebook, o wiki). La scuola ti deve dire gli argomenti da studiare, trattare nell'anno e poi gli studenti si "attrezzano"...Insomma non puoi obbligare una famiglia/studente ad indebitarsi, pagare cifre enormi, se non ha la possibilità perchè megari l'editore se scegli il suo catalogo ti da una percentuale (secondo me questa non è fantascienza).Imporre i libri di testo agli studenti diventa un buon affare solo tra scuola ed editori forti e basta..Io ormai lavoro, non sono uno più studente. Ma ricordo che al tempo dopo un anno ti imponevano nuove edizioni dello stesso libro..per farti comprare quello nuovo (io me ne fregavo e se mancava un paragrafo mi facevo le fotocopie). Da questo si vede come la scuola fa l'interesse degli studenti. Il Ministero e le istituzioni scolastiche si sono mai opposte a queste pratiche delle "nuove edizioni" troppo frequenti, a me sembra di nobeckerRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: becker> - Scritto da: Leguleio> > Mantellini ha detto: "...una parte non> > indifferente dei contenuti necessari alla> > didattica possono e dovrebbero essere sottratti> > al controllo editoriale e gestiti dagli> > insegnanti in modalità wikipedia-like".> > > > > > Ecco il primo capitolo del suo nuovo romanzo:> > <I> L'Utopia </I> .> > Con quello che sono pagati in Italia, già è> tanto> > che gli insegnanti vadano regolarmente a> > lavorare; figuriamoci se hanno il tempo e lo> > stimolo per scrivere testi con licenza> > <I> creative commons </I> > > :-(> > > > E se anche, un lontano giorno, questi testi> > esistessero, i loro colleghi sarebbero liberi,> > come lo sono ora, di non adottarli, per mille> > ragioni (poco adeguati, non corretti, privi di> > esrcizi del livello richiesto eccetera...).> > L'insegnamento è libero in Italia, una legge che> > imponesse solo una certa rosa di libri di testo> > verrebbe dichiarata> > incostituzionale.> > Se l'struzione deve essere veramente libera> allora le istituzioni scolastiche non ti devono> imporre i libri di testo (sia i classici cartacei> o ebook, o wiki). La scuola ti deve dire gli> argomenti da studiare, trattare nell'anno e poi> gli studenti si> "attrezzano"...> Insomma non puoi obbligare una famiglia/studente> ad indebitarsi, pagare cifre enormi, se non ha la> possibilità perchè megari l'editore se scegli il> suo catalogo ti da una percentuale (secondo me> questa non è> fantascienza).> > Imporre i libri di testo agli studenti diventa un> buon affare solo tra scuola ed editori forti e> basta..> > Io ormai lavoro, non sono più studente. Ma> ricordo che al tempo dopo un anno ti imponevano> nuove edizioni dello stesso libro..per farti> comprare quello nuovo (io me ne fregavo e se> mancava un paragrafo mi facevo le fotocopie). Da> questo si vede come la scuola fa l'interesse> degli studenti. Il Ministero e le istituzioni> scolastiche si sono mai opposte a queste pratiche> delle "nuove edizioni" troppo frequenti, a me> sembra di> noCorrezioni.beckerRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: becker> - Scritto da: becker> > > E se anche, un lontano giorno, questi> testi> > > esistessero, i loro colleghi sarebbero> liberi,> > > come lo sono ora, di non adottarli, per> mille> > > ragioni (poco adeguati, non corretti,> privi> di> > > esrcizi del livello richiesto> eccetera...).> > > L'insegnamento è libero in Italia, una> legge> che> > > imponesse solo una certa rosa di libri> di> testo> > > verrebbe dichiarata> > > incostituzionale.> > > > Se l'struzione deve essere veramente libera> > allora le istituzioni scolastiche non ti> devono> > imporre i libri di testo (sia i classici> cartacei> > o ebook, o wiki). Ti dirò: non ho mai letto realmente le leggi e le circolari ministeriali riguardo ai libri di testo. Magari dopo le cerco. ;-) Se un allievo non li vuole acquistare, suppongo, non viene espulso dalla scuola, non viene bocciato alla fine dell'anno. In questo senso, non sono "imposti". Ma capirai che seguire alla pari degli altri alunni diventa estremamente difficoltoso, e la promozione è improbabile. > La scuola ti deve dire gli> > argomenti da studiare, trattare nell'anno e> poi> > gli studenti si> > "attrezzano"...> > Insomma non puoi obbligare una> famiglia/studente> > ad indebitarsi, pagare cifre enormi, se non> ha> la> > possibilità perchè megari l'editore se> scegli> il> > suo catalogo ti da una percentuale (secondo> me> > questa non è> > fantascienza).Non so se può o non può. Succede così, e da decenni, non da oggi. Diventare adulti significa anche adattarsi alla realtà così come è, e non così come ci si immagina che sia.Giusto protestare, ma le cose non cambiano con una manifestazione di piazza o con un talk show chiassoso in cui si insultano gli editori scolastici (ne ho visti, ahimè).LeguleioRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: Leguleio> Ecco il primo capitolo del suo nuovo romanzo:> <I> L'Utopia </I> .> Con quello che sono pagati in Italia, già è tanto> che gli insegnanti vadano regolarmente a> lavorare; figuriamoci se hanno il tempo e lo> stimolo per scrivere testi con licenza> <I> creative commons </I> > :-(> > E se anche, un lontano giorno, questi testi> esistessero...http://punto-informatico.it/2981930/PI/Interviste/interviste-come-nasce-un-libro-open-source.aspxVenerdì 3 Settembre 2010 <i> Un manuale di algebra per le scuole superiori, realizzato dai docenti e dagli studenti e rilasciato con licenza CC. Si chiama Matematica C3. Ne parla il fondatore del progetto </i>Dottor StranamoreRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: Dottor Stranamore> - Scritto da: Leguleio> > Ecco il primo capitolo del suo nuovo romanzo:> > <I> L'Utopia </I> .> > Con quello che sono pagati in Italia, già è> tanto> > che gli insegnanti vadano regolarmente a> > lavorare; figuriamoci se hanno il tempo e lo> > stimolo per scrivere testi con licenza> > <I> creative commons </I> > > :-(> > > > E se anche, un lontano giorno, questi testi> > esistessero...> > http://punto-informatico.it/2981930/PI/Interviste/> > Venerdì 3 Settembre 2010> <i> > Un manuale di algebra per le scuole superiori,> realizzato dai docenti e dagli studenti e> rilasciato con licenza CC. Si chiama Matematica> C3. Ne parla il fondatore del progetto </i>> Sarebbe interessante sapere se qualche scuola lo ha adottato davvero, in questi due anni.E se non è accaduto, quali sono le cause: se si tratta di una ciofeca, il percorso verso i libri di testo <I> creative commons </I> è partito col piede sbagliato.LeguleioRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: Dottor Stranamore> > - Scritto da: Leguleio> > > Ecco il primo capitolo del suo nuovo> romanzo:> > > <I> L'Utopia </I> .> > > Con quello che sono pagati in Italia,> già> è> > tanto> > > che gli insegnanti vadano regolarmente a> > > lavorare; figuriamoci se hanno il tempo> e> lo> > > stimolo per scrivere testi con licenza> > > <I> creative commons </I> > > > :-(> > > > > > E se anche, un lontano giorno, questi> testi> > > esistessero...> > > >> http://punto-informatico.it/2981930/PI/Interviste/> > > > Venerdì 3 Settembre 2010> > <i> > > Un manuale di algebra per le scuole> superiori,> > realizzato dai docenti e dagli studenti e> > rilasciato con licenza CC. Si chiama> Matematica> > C3. Ne parla il fondatore del progetto> </i>> > > > Sarebbe interessante sapere se qualche scuola lo> ha adottato davvero, in questi due> anni.> E se non è accaduto, quali sono le cause: se si> tratta di una ciofeca, il percorso verso i libri> di testo <I> creative commons </I> > è partito col piede> sbagliato.non si tratta di ciofeca contenutistica, ma LEGAL-burocratica. Tentare di adottarlo e' come navigare nella melassa.Cmq qualcuno ci sta provando per il prossimo anno (visto che il testo rispetta la circolare n.18 del 09.02.2012 ).Per lo scorso anno non saprei...bubbaRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: Dottor Stranamore> > - Scritto da: Leguleio> Sarebbe interessante sapere se qualche scuola lo> ha adottato davvero, in questi due> anni.hei ho anche beccato un early adopter .. un istituto di follonica... ha beccato quello di algebra del 2009 (che a sua volta, leggo, rispettava alcune circolari del 2009), nell'anno 2010http://www.isufol.net/index.php?option=com_content&view=article&id=56:matematica-c3&catid=1:ultime&Itemid=50Gente coraggiosa :PbubbaRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: Leguleio> Mantellini ha detto: "...una parte non> indifferente dei contenuti necessari alla> didattica possono e dovrebbero essere sottratti> al controllo editoriale e gestiti dagli> insegnanti in modalità wikipedia-like".> [...]> L'insegnamento è libero in Italia, una legge che> imponesse solo una certa rosa di libri di testo> verrebbe dichiarata incostituzionale.di grazia:a) a parte i tuoi sogni, dove l'hai letta questa cosa della legge che dovrebbe imporre i libri di testo? non mi pare ce ne sia traccia nell'articolo che stai commentando...b) detto questo, forse ti sfugge che in italia l'adozione dei libri di testo è quanto meno PILOTATA (se non FORZATA) da parte degli editori, "facilitati" spasso dai dirigenti... e i docenti (il più delle volte precari) si ritrovano i libri di testo già adottati da altri (leggasi: altri = editori e dirigenti scolastici loro "complici")...azzo diciRe: Ma i piedi per terra mai?
- Scritto da: azzo dici> > L'insegnamento è libero in Italia, una legge> che> > imponesse solo una certa rosa di libri di> testo> > verrebbe dichiarata incostituzionale.> > di grazia:> > a) a parte i tuoi sogni, dove l'hai letta questa> cosa della legge che dovrebbe imporre i libri di> testo? non mi pare ce ne sia traccia> nell'articolo che stai> commentando...Bastava leggere il resto del mio commento per capire il senso. Attualmente non c'è alcuna legge, per fortuna. Se qualcuno in futuro volesse approvarne una, che stabilisce che solo i libri scritti con licenza <I> creative commons </I> si possono adottare nelle scuole, verrebbe dichiarata incostituzionale. O forse nemmeno quello: sarebbe bellamente ignorata dagli insegnanti che ai loro libri scritti da autori che si fanno pagare non sanno rinunciare.Che vantaggio avrebbe mai lo studente ad avere dei libri di testo che costano zero, se poi gli insegnanti non li vogliono usare?!?!> b) detto questo, forse ti sfugge che in italia> l'adozione dei libri di testo è quanto meno> PILOTATA (se non FORZATA) da parte degli editori,> "facilitati" spasso dai dirigenti... e i docenti> (il più delle volte precari) si ritrovano i libri> di testo già adottati da altri (leggasi: altri => editori e dirigenti scolastici loro> "complici")...Tutto vero.Ma che c'entra col discorso dei libri in licenza <I> creative commons </I> ? Se un giorno ne fossero disponibile per ogni materia e per ogni ordine di scuola, la situazione cambierebbe d'incanto?LeguleioCopyright e scuola.
Ci si gira sempre intorno, qualcuno chiede che il cambiamento parta dal basso, qualcuno dall'altro, qualcun'altro ammonisce che questo mercato non deve essere trattato come gli "altri" mercati.Tutta fuffa. L'acXXXXX alla conoscenza non può essere tutelato dal copyright. I formati usati nella scuola devono essere Creative Commons. Stop. Tutto il resto è derivato. Tablet o non tablet? La questione è molto secondaria. Prima devo essere libero di mettere nel tablet, di stampare o di compare il libro su cui studierò. Quando ho questa libertà, il resto viene di conseguenza.Il copyright difende un modello che non è accettabile per la scuola (e in generale, ma questo è un altro discorso). Possiamo ammonire, possiamo fare leggi, possiamo fare tutto, ma finché per legge si garantisce che l'acXXXXX alla conoscenza è tutelato da copyright, o, in altre parole, completamente deciso dai dententori di quest'ultimo, la scuola non sarà libera.Non è una questione di libero mercato, non è una questione di cattivi contro buoni, è una questione di Copyright."E chi scrive i libri, se poi non ci può guadagnare?". I professori ad esempio? Lo stato finanzia la conoscenza invece che i tablet (e quindi aziende già multimiliardarie)? Ci sono molto modi, e su questo c'è da ragionare, pià che su discorsi d'impatto per la massa e poi firmare milioni di euro per accordi di finta digitalizzazione.poiuyRe: Copyright e scuola.
- Scritto da: poiuy > Tutta fuffa. L'acXXXXX alla conoscenza non può> essere tutelato dal copyright. I formati usati> nella scuola devono essere Creative Commons.> Stop. La legge sul diritto d'autore è lì, ed è rimasta uguale a sé stessa per tutti gli anni che è esistito Punto Informatico.Scrivere su questo spazio come doverebbe essere il Mondo e come non dovrebbe essere non ha mai cambiato una virgola.Cos'è, tu ti credi più potente degli altri?> Il copyright difende un modello che non è> accettabile per la scuola (e in generale, ma> questo è un altro discorso). Finché non si trova una maggioranza parlamentare pronta ad abbracciare questo principio, il copyright rimane così com'è.E per ora non si è trovata. Nemmeno una proposta di legge. Vediamo cosa farà il M5S, se e quando avrà il 51 % dei voti in parlamento.LeguleioRe: Copyright e scuola.
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: poiuy> > > > Tutta fuffa. L'acXXXXX alla conoscenza non> può> > essere tutelato dal copyright. I formati> usati> > nella scuola devono essere Creative Commons.> > Stop. > > La legge sul diritto d'autore è lì, ed è rimasta> uguale a sé stessa per tutti gli anni che è> esistito Punto> Informatico.> Scrivere su questo spazio come doverebbe essere> il Mondo e come non dovrebbe essere non ha mai> cambiato una> virgola.> Cos'è, tu ti credi più potente degli altri?esiste una legge che vieta a qualcuno di dire la sua su una legge che ritiene ingiusta? Visto che le leggi le fanno quasi sempre i corrotti, abbiamo almeno la libertà di criticarle o dobbiamo subire in silenzio perchè lo dici tu?> Finché non si trova una maggioranza parlamentare> pronta ad abbracciare questo principio, il> copyright rimane così> com'è.> E per ora non si è trovata. Nemmeno una proposta> di legge. Vediamo cosa farà il M5S, se e quando> avrà il 51 % dei voti in> parlamento. bene, fintant che non si troverà la suddetta maggioranza, molti di noi continueranno a dire che tali leggi fanno schifo, che ti piaccia o nolslssRe: Copyright e scuola.
- Scritto da: lslss> > La legge sul diritto d'autore è lì, ed è rimasta> > uguale a sé stessa per tutti gli anni che è> > esistito Punto> > Informatico.> > Scrivere su questo spazio come doverebbe essere> > il Mondo e come non dovrebbe essere non ha mai> > cambiato una> > virgola.> > Cos'è, tu ti credi più potente degli altri?> > esiste una legge che vieta a qualcuno di dire la> sua su una legge che ritiene ingiusta? Visto che> le leggi le fanno quasi sempre i corrotti,> abbiamo almeno la libertà di criticarle o> dobbiamo subire in silenzio perchè lo dici> tu?Tutto si può dire, ci mancherebbe altro.Capirai che partire lancia in resta, con il messaggio che più o meno è "adesso arrivo io e sistemo tutto", non fa una buona impressione. Io intervenivo su quell'aspetto.> > Finché non si trova una maggioranza parlamentare> > pronta ad abbracciare questo principio, il> > copyright rimane così> > com'è.> > E per ora non si è trovata. Nemmeno una proposta> > di legge. Vediamo cosa farà il M5S, se e quando> > avrà il 51 % dei voti in> > parlamento.> bene, fintant che non si troverà la suddetta> maggioranza, molti di noi continueranno a dire> che tali leggi fanno schifo, che ti piaccia o> noNon devono piacere a me...L'intervento precedente, che io criticavo, non si limitava a dire che la legge fa schifo. Partiva dal presupposto che tutti gli italiani pensassero che facesse schifo, e che si può rimediare in due mosse e in cinque minuti. O almeno, il tono era quello.LeguleioRe: Copyright e scuola.
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: poiuy> > > > Tutta fuffa. L'acXXXXX alla conoscenza non> può> > essere tutelato dal copyright. I formati> usati> > nella scuola devono essere Creative Commons.> > Stop. > > La legge sul diritto d'autore è lì, ed è rimasta> uguale a sé stessa per tutti gli anni che è> esistito Punto> Informatico.> Scrivere su questo spazio come doverebbe essere> il Mondo e come non dovrebbe essere non ha mai> cambiato una> virgola.> Cos'è, tu ti credi più potente degli altri?Io credo che lo possa essere.Il fatto che tu non lo creda e' del tutto irrilevante.> > Il copyright difende un modello che non è> > accettabile per la scuola (e in generale, ma> > questo è un altro discorso). > > Finché non si trova una maggioranza parlamentare> pronta ad abbracciare questo principio, il> copyright rimane così> com'è.Benissimo. Le elezioni sono alle porte.Il movimento che ha scritto a chiare lettere nel proprio programma che intende rivoltare l'editoria come una frittata, c'e'.Io lo votero'.Tu invece continuerai ad avallare questo schifo?> E per ora non si è trovata. Nemmeno una proposta> di legge. Vediamo cosa farà il M5S, se e quando> avrà il 51 % dei voti in> parlamento.Ecco bravo. Andiamo tutti a votarlo compatti, e defenestriamo questa casta parassita incapace di evolvere e che sta costringendo al ristagno tutti quanti.panda rossaRe: Copyright e scuola.
- Scritto da: panda rossaQuesta però è propaganda elettorale...Vediamo se a PI lasciano correre, o ti bloccano i messaggi...LeguleioRe: Copyright e scuola.
- Scritto da: poiuy> > L'acXXXXX alla conoscenza non può> essere tutelato dal copyright. I formati usati> nella scuola devono essere Creative Commons.> Stop. Tutto il resto è derivato. Posso essere d'accordo, ma quel che vedo difficilissimo è la fattibilità.L'unica soluzione potrebbe essere un aumento di stipendio agli insegnanti (tutti? ... alcuni?) che implichi anche la mansione di creare gruppi di lavoro che curino i testi.Se si vuole contrapporsi a degli interessi occorre crearne di altri.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 08 ottobre 2012 11.04-----------------------------------------------------------James KirkRe: Copyright e scuola.
- Scritto da: James Kirk> - Scritto da: poiuy> > > > > L'acXXXXX alla conoscenza non può> > essere tutelato dal copyright. I formati> usati> > nella scuola devono essere Creative Commons.> > Stop. Tutto il resto è derivato. > > Posso essere d'accordo, ma quel che vedo> difficilissimo è la> fattibilità.> L'unica soluzione potrebbe essere un aumento di> stipendio agli insegnanti (tutti? ... alcuni?)> che implichi anche la mansione di creare gruppi> di lavoro che curino i> testi.Non serve...ci sono parecchi professori universitari che già scrivono libri di testo (per l'università), li pubblicano e poi li fanno adottare come libri di testo CONSIGLIATI per i loro corsi o quelli dei propri parenti (mogli, figli, amanti...), rimpinguando le loro casse!Ovviamente esistono anche professori che si sbattono per realizzare dispense da distribuire ai propri studenti (il tutto a gratis!)> Se si vuole contrapporsi a degli interessi> occorre crearne di> altri.Il problema sono gli editori, i cui interessi verrebbero senz'altro lesi...Mela avvelenataRe: Copyright e scuola.
- Scritto da: Mela avvelenata> > Il problema sono gli editori, i cui interessi> verrebbero senz'altro> lesi...Direi che per il 60% hai ragione, ma è una filiera lunga in cui, ad esempio, vi sono anche i librai stessi (specie i piccoli) per i quali il libro scolatico è una risorsa importantissima. Quindi le resistenze saranno enormi.Comunque licenza Creative Commons senza alcuna limitazione o 'omologazione' dei dispositivi da utilizzare è la strada da battere.James KirkRe: Copyright e scuola.
- Scritto da: Mela avvelenata> Il problema sono gli editori, i cui interessi> verrebbero senz'altro> lesi...Esattamente come quando spruzzi il pesticida: ledi gli interessi dei parassiti.panda rossaRe: Copyright e scuola.
- Scritto da: poiuy> Non è una questione di libero mercato, non è una> questione di cattivi contro buoni, è una> questione di Copyright.beh... insommma... non proprio...il (cosiddetto) copyright è uno dei tanti dispositivi (giuridici e non) usati per "tutelare" la proprietà (privata o pubblica che nulla cambia), serve quindi a garantire rendite e profitti capitalistici a pochi a danno di tutti... quindi, <b> è </b> una questione di (cosiddetto) "libero mercato"ps: cosiddetto "libero" perché tutto è tranne che libero: il copyright ma anche brevetti e marchi sono stumenti che realizzano dei monopoli... (il "libero mercato" capitalista esiste e vale quando si tratta di XXXXXXX la gente... ma poi svanisce e diventa monopolio quando invece si tratta di garantire ai capitalisti rendite e profitti...)in sostanza: in questo caso (la scuola, la conoscenza ecc.) come in genereale, la soluzione è abbattere il capitalismo e con esso qualsiasi forma di proprietàazzo dicise non ci sono i soldi sei giustificato.
Fotocopie, libri scansionati scaricati, dispense, ..ecc.Per me è un crimine contro l'umanità negare la conoscenza, lo studio. Non viene data la possabilità di guadagnarsi da vivere (non voglio assistenzialismo ma solo la possibilità senza burocrazia, senza tasse elevate, senza sfruttamento, senza speculazioni di guadagnarsi da vivere)?Finchè non viene data la possibilità di guadagnarsi da vivere come ho detto sopra, la gente è giustificata a cercare la conoscenza per mezzo di altri canali (non dico rubare i cartacei, scaricare, copiare invece non significa rubare). Ovvimente per conoscenza non intendo i libri di Moccia :-)beckerRe: se non ci sono i soldi sei giustificato.
- Scritto da: becker> Ovvimente per conoscenza non intendo i> libri di Moccia> :-)Considerando che nelle scuole italiane manca tutto, compresa la carta igienica, i libri di moccia troverebbero una degna collocazione nei bagni per un utilizzo consono agli alti valori che trasmettono.panda rossaRe: se non ci sono i soldi sei giustificato.
- Scritto da: becker> Fotocopie, libri scansionati scaricati, dispense,> ..ecc.> > Per me è un crimine contro l'umanità negare la> conoscenza, lo studio.> >D'accordo sulla seconda frase; l'istruzione gratuita è un diritto per tutti perchè un popolo colto conviene allo stato e perchè l'intelligenza non è ereditaria, quindi chiunque deve avere le possibilità di studiare.Il problema è che cambiare è complesso; ci sono delle leggi, vi sono persone che con queste leggi ed usanze ci lucrano ed altre che solo ci campano. Quindi il problema è complesso e va affrontato per gradi.James KirkRe: se non ci sono i soldi sei giustificato.
dissento su "un popolo colto conviene allo stato" ...un popolo colto non voterebbe mai la classe politica di oggi...I politici hanno tutto l'interesse a non incentivare la cultura...xxxRe: se non ci sono i soldi sei giustificato.
quoto, ma il punto di partenza è diverso purtroppo.Allo stato attuale è più corretto dire:"Ad una classe politica di caproni conviene un popolo caprone" ...xxxRe: se non ci sono i soldi sei giustificato.
- Scritto da: shevathas> un popolo di caproni si merita una classe> politica di> caproni.Tesi indimostrabile.. il concetto di merito è non applicabile. La "classe politica" non è tale per "meriti" ne suoi ne del "popolo"... è semplicemente scelta il che (ripeto) col merito o la meritocrazia non ha nulla a che spartire!Dovresti casomai dire (con qualche probabilità di essere più vicino alla realtà) che un popolo di caproni <b> si sceglie </b> una classe politica di caproni... il che però è banale... hai mai visto un branco di bufali seguire come leader un leone?....tucumcarihttp://www.pubblicascuola.it/
cose ne dite come base di partenza?pippo75Alcuni problemi
I problemi sono molti. 1. Prima di tutto i formati. Devono essere aperti e standard. Basta con questi file che si possono aprire solo con un software di una ditta. 2. La scuola deve essere incentivata/obbligata ad usare software libero e gratuito (ce n'è in abbondanza quindi basta iniziare). 3. le case editrici, i produttori di LIM e i produttori di hardware e software si devono adeguare agli standard aperti senza opporre resistenza, se no vadano a quel paese. 4. gli insegnanti devono cominciare ad avvicinarsi alle nuove tecnologie. Chi non si adegua va penalizzati. 5. non sempre è possibile scrivere libri da sé. Le case editrici possono permettersi ricerche e risorse che gli insegnanti non hanno. Però le azienede che gravitano intorno alla scuola devono cominciare a fare le cose per gli studenti e non solo per se stesse. 6. da parte del governo devono arrivare delle DIRETTIVE CHIARE E DETTAGLIATE: Ma per fare ciò ci vuole gente competente anche nel governo, cosa che ora non succede.Claudio Rossirendere illegali i libri di testo
Si crei una task force di luminari ben pagati affinchè nel giro di 1 o massimo 2 anni riscrivano tutti i libri di testo per tutte le scuole e per tutte le università. Si mettano questi libri in un server e si dia la password di acXXXXX ad ogni studente di ogni scuola italiana, si mettano fuori legge tutti i libri di testo coperi da copyright, chi protesta lo si mette in galera preventiva. Si dia un tablet ad ogni studente (con le tasse che paghiamo mi sembra il minimo) e si dia la possibilità a chi non ha internet in casa di poter utilizzare la rete scolastica. Punto. Non è utopia, nel giro di 2 o 3 anni una cosa del genere potrebbe essere implementata tra gli applausi della popolazione. Non lo fanno perchè questi politicanti corrotti e certi insegnanti/presidi vengono pagati fior di milioni dagli editori.contenutoRe: rendere illegali i libri di testo
- Scritto da: contenuto> Si crei una task force di luminari ben pagati> affinchè nel giro di 1 o massimo 2 anni> riscrivano tutti i libri di testo per tutte le> scuole e per tutte le università. Si mettano> questi libri in un server e si dia la password di> acXXXXX ad ogni studente di ogni scuola italiana,> si mettano fuori legge tutti i libri di testo> coperi da copyright, chi protesta lo si mette in> galera preventiva. Si dia un tablet ad ogni> studente (con le tasse che paghiamo mi sembra il> minimo) e si dia la possibilità a chi non ha> internet in casa di poter utilizzare la rete> scolastica. Punto. Non è utopia...Ma no, non è utopia, cosa vai mai a pensare!Manda questa e-mail al parlamento, e la legge te la approvano in cinque minuti, all'unanimità. E tutti a commentare, dopo il voto "ma come abbiamo fatto a non pensarci prima?". Qualsiasi parlamento, intendo, non mi limito solo a quello italiano: va bene anche quello della Groenlandia.LeguleioRe: rendere illegali i libri di testo
aspe ma prima o dopo di risolvere il problema della fame del mondo?valleymanRe: rendere illegali i libri di testo
- Scritto da: contenuto> Si crei una task force di luminari ben pagati> affinchè nel giro di 1 o massimo 2 anni> riscrivano tutti i libri di testo per tutte le> scuole e per tutte le università. Si mettano> questi libri in un server e si dia la password di> acXXXXX ad ogni studente di ogni scuola italiana,Perche' la password?> si mettano fuori legge tutti i libri di testo> coperi da copyright, chi protesta lo si mette in> galera preventiva.Non galera ma blocchi amministrativi dell'auto e ipoteca sulla casa.Quella gente capisce solo i soldi!> Si dia un tablet ad ogni> studente (con le tasse che paghiamo mi sembra il> minimo) e si dia la possibilità a chi non ha> internet in casa di poter utilizzare la rete> scolastica. Purche' il tablet abbia un sistema operativo libero!> Punto. Non è utopia, nel giro di 2 o> 3 anni una cosa del genere potrebbe essere> implementata tra gli applausi della popolazione.> Non lo fanno perchè questi politicanti corrotti e> certi insegnanti/presidi vengono pagati fior di> milioni dagli> editori.panda rossaRe: rendere illegali i libri di testo
Sarebbe perfetto, ma lascia che ti dia un punto di vista realistico e non solo un'opinione, visto che siamo piú o meno sulla stessa linea, e dato che penso di parlare se non da esperto, perlomeno da informato sui fatti, perché sono 21 anni esatti che mi occupo di tecnologie didattiche e ogni6 mesi al massimo mi domando se mettermi a fare altro, ma poi rimango a lottare con i mulini a vento e con le maestre che, nel corso degli ultimi 20 anni, usano feisbuk, hanno lo smartfon, ma non sanno comprimere e spedire una cartella, non hanno capito cosa sono i formati dei file e, parlo di 15 minuti or sono a colloquio con una futura insegnante a un passo dalla laurea, "non si trovano a proprio agio con linux perché hanno sempre usato windows, e lo dicono parlando di attivitá legate alla produzione di documenti testuali e nient'altro...Ma questa é aneddotica, fuffa, perché per le rivoluzioni culturali ci vogliono decenni, a volte secoli, come fu per il libro, che dalla bibbia protestante al primo libro realmente economico ha visto passare oltre 400 anni, e non mi dilungo a darvi i dettagli ma la questione va posta esattamente in questi termini, altrimenti si parla di aria fritta.Il problema vero, quello vero vero vero, é un altro e non lo dico io dall'alto di nessuna scienza infusa, ma lo diceva peter drucker una decina d'anni or sono: "il problema é che il mondo dell'editoria é quasi onnipotente, e per capirci mi piace fare un esempio molto semplice: il mercato editoriale sta a quello del petrolio nella stessa relazione che intercorre tra il mercato del petrolio e il chiosco delle limonate dei figli dei tuoi vicini".ora proviamo a metterci il cuore in pace, facciamo un bel respiro, e non aspettiamo che nessuna agenda di nessun tipo riesca a fare un bel nulla, anche perchè, qui nello stivaletto, ci sarebbe da fare con urgenza molto altro, tra cui: un piano energetico, urbanistico, viario, nazionale, mentre per le scuole basterebbe (per limitare i danni) molto meno che una rivoluzione, basterebbe gente appassionata, competente, e che capisce che sta mettendo mano al futuro di tutti, non solo a quello scolastico dei soggetti che vede ogni giorno. La sana passione di ogni insegnante, che al giorno d'oggi non puó prescindere da una propria visione delle tecnologie, basta e avanza per limitare i danni dell'attuale fase storica (e di transizione) dall'uomo tipografico a quello digitale, basta che la passione non preveda solo l'uso di feisbuk e di tuitter, ma punti anche a qualche ragionamento. magari anche solo sul fatto che uord, vrait, uindos e linucs, e persino il mec, sono molto simili tra loro per non dire identici, e chi dice il contrario é un tifoso con poche idee e molti pre-giudizi. Piú teoria ipertestuale, meno XXXXXXXte sul social niente, perché a parte fischietti e campanelli, il web fa le stesse cose da 20 anni ma ha reso tutto talmente facile e "per tutti" che stiamo diventando tutti un po' piú scemi e sempre meno capaci di pensare autonomamente.alcol11Re: rendere illegali i libri di testo
- Scritto da: alcol11> Il problema vero, quello vero vero vero, é un> altro e non lo dico io dall'alto di nessuna> scienza infusa, ma lo diceva peter drucker una> decina d'anni or sono: "il problema é che il> mondo dell'editoria é quasi onnipotente, e per> capirci mi piace fare un esempio molto semplice:> il mercato editoriale sta a quello del petrolio> nella stessa relazione che intercorre tra il> mercato del petrolio e il chiosco delle limonate> dei figli dei tuoi> vicini".Bella metafora.Possiamo renderla ancora piu' comprensibile.Il giganti dell'editoria stanno agli autori indipendenti ed appassionati come i dinosauri stanno ai piccoli protomammiferi del giurassico.Non c'e' dubbio su chi siano le specie dominanti ed onnipotenti del pianeta.La rete recita il ruolo del meteorite.panda rossaRe: rendere illegali i libri di testo
- Scritto da: alcol11> poi rimango a lottare con i mulini a> vento e con le maestre che, nel corso degli> ultimi 20 anni, usano feisbuk, hanno lo smartfon,> ma non sanno comprimere e spedire una cartella,> non hanno capito cosa sono i formati dei file La cosa sembra in contraddizione, ma non lo è. Gli smartfon, e i servizi di reti sociali, hanno avuto un enorme sucXXXXX proprio perché hanno permesso a persone che non capiscono un'acca di computer, programmazione e web, e che non vogliono capire, di interagire con tastiera e schermo. Se ci pensi, esistevano i piccoli computer palmari, prima degli smartfon, e c'erano servizi di reti sociali sul web prima di feissbuc, ad esempio Makeoutclub. Cosa avevano in più? O piuttosto, cosa avevano in meno? La difficoltà d'uso percepita. :-)Leguleiotablet a scuola
Qui ci diamo da fare ;) http://www.emanuelazibordi.it/wp/tablet-week-1/Emanuela Ziborditablet a scuola
Noi ci diamo da fare così: http://www.emanuelazibordi.it/wp/tablet-week-1/melamelaAllarme contro digitale.
Ragazzi, io ho parlato molto con il mio Psicologo, il Digitale, tablet, SmartPhone ecc... è molto pericoloso, io sono Cristiano e ne sono fiero,sostituire il cartaceo con i Tablet è un errore umano, primo: è sucXXXXX in una scuola di prima elementare hanno tolto tutto il cartaceo libri, quaderni, ecc e hanno messo i tablet ma è un negativo i bambini sono diventati ignoranti e inalfabeti non sapevano ne leggere ne scrivere, allora hanno tolto i tablet e hanno rimesso di nuovo il cartaceo, i bambini che usano 7-8 ore al gorno i tabblet quando hanno 15 anni sono diventati completamente ciechi ve lo assicuro da Cristiano, alcuni non riuscivano a dormire non avete capito ? Usare la tecnologia troppo si rischia di perdere tutti i nostri sensi, Il Tatto, L'orfatto, l'Udito, ecc.. Secondo: è Modernismo ed è Contro la Chiesa questo non è un progresso è modernismo, il cartaceo è naturale, invece la tecnologia è innaturale, capite ?. Beh io Disegno, Scrivo, Leggo su cartaceo è molto più bello di quell'innutile Tablet e tecnologia.Cordiali Saluti. BuumajinGrazie per aver letto il mio Commento.BuuMajinGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 8 ott 2012Ti potrebbe interessare