Iran, l'autarchia anche per le email

Iran, l'autarchia anche per le email

Il governo di Tehran vara il provider nazionale per la posta elettronica. Gestito dal servizio postale e con privacy garantita. Ma gli attivisti non sono convinti delle intenzioni degli Ayatollah
Il governo di Tehran vara il provider nazionale per la posta elettronica. Gestito dal servizio postale e con privacy garantita. Ma gli attivisti non sono convinti delle intenzioni degli Ayatollah

Continuano le operazioni delle autorità iraniane per l’autarchia della rete nazionale, verso il grande scisma digitale che porterà alla realizzazione di un network interno in lingua farsi, lontano anni luce dall’immoralità della cultura di stampo occidentale. Sotto la guida del moderato Hassan Rouhani, il governo di Tehran ha annunciato un nuovo servizio di posta elettronica per la comunicazione sicura con tutti i cittadini dell’ex-Persia.

Gli utenti iraniani dovranno così mettersi in fila ai locali uffici postali, presentando una serie di informazioni personali in modo da ottenere un account presso il dominio mail.post.ir . Tutte le comunicazioni governative passeranno per i nuovi indirizzi di posta elettronica, totalmente estranei a quelli forniti da giganti come Google, Yahoo! o Microsoft. Senza alcun dettaglio aggiuntivo, le autorità iraniane hanno assicurato che la privacy individuale verrà sempre rispettata.

Le promesse di Tehran non hanno ovviamente convinto le varie organizzazioni per la difesa dei diritti civili (e digitali): il governo avrebbe trovato un nuovo e potente strumento per monitorare le comunicazioni private dei cittadini . Grandi piattaforme occidentali – su tutte, YouTube – erano già state bloccate nel corso della contestatissima vittoria elettorale di Mahmoud Ahmadinejad, per la conseguente realizzazione di un canale di video sharing nazionale gestito dal broadcaster di stato Islamic Republic of Iran Broadcasting (IRIB).

Non è ancora chiaro se la registrazione di un account nel servizio di posta elettronica mail.post.ir sarà obbligatorio per tutti i cittadini iraniani.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 10 lug 2013
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