Istruzione, il digitale che annaspa

Istruzione, il digitale che annaspa

L'ultimo CdM approva le misure urgenti per il rilancio della scuola tricolore. 15 milioni per il wireless. Gli ebook non saranno obbligatori prima del 2015/2016
L'ultimo CdM approva le misure urgenti per il rilancio della scuola tricolore. 15 milioni per il wireless. Gli ebook non saranno obbligatori prima del 2015/2016

Proposto dal ministro all’Istruzione Maria Chiara Carrozza, il nuovo pacchetto di misure per il rilancio della scuola italiana è stato approvato a Palazzo Chigi nel decreto che prevede lo stanziamento di 400 milioni di euro tra welfare studentesco e libri di testo in formato elettronico . In realtà, i punti legislativi dedicati alla cosiddetta scuola 2.0 non hanno soddisfatto le attese in linea con gli obiettivi europei dell’Agenda Digitale.

Indirizzate a studenti e famiglie – nella sezione legata alle policy in materia di welfare – le proposte adottate dal Consiglio dei Ministri prevedono l’immediato stanziamento di 15 milioni di euro per la connettività wireless nelle scuole secondarie, con priorità per quelle di secondo grado . “Gli studenti potranno accedere a materiali didattici e contenuti digitali in modo rapido e senza costi”, si legge nel comunicato stampa diramato dal MIUR.

Passando ai punti dedicati ai libri di testo da adottare nel nuovo anno scolastico, il decreto prevede una spesa di 8 milioni – 2,7 per il 2013 e 5,3 per il 2014 – che devono essere stanziati “per finanziare l’acquisto da parte di scuole secondarie (o reti di scuole) di libri di testo e ebook da dare in comodato d’uso agli alunni in situazioni economiche disagiate”. Di fatto, è l’unica concessione alla distribuzione dei libri digitali nella scuola italiana.

Era infatti già noto come nel pacchetto di misure presentato dal ministro Carrozza non sarebbe figurato alcun obbligo d’introduzione dei libri scolastici digitali (o misti), in slittamento all’anno scolastico 2015-2016 . Si attendono le “conferenze nazionali” annunciate dallo stesso MIUR per discutere di contenuti e strumenti in un passaggio che andrà “fatto bene e con la massima apertura”, come ribadito da Carrozza.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
10 set 2013
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