La barriera dei 10 petaFLOPS è stata infranta da “K”, il supercomputer realizzato da Fujitsu in collaborazione con il governo giapponese con l’obiettivo ben preciso di riportare il Sol Levante nell’Empireo delle potenze del calcolo supermassivo da milioni di miliardi di istruzioni in virgola mobile al secondo.
Inizialmente assemblato a giugno , K è ora arrivato all’apice delle sue capacità super-computazionali: con un totale di 88.128 CPU SPARC64 configurate in ben 864 rack differenti, il supercomputer di Fujitsu ha raggiunto un’efficienza di esecuzione del 93,2 per cento operando ininterrottamente per 30 ore e raggiungendo la stratosferica performance di 10,51 milioni di miliardi di FLOPS, 10,5 petaFLOP, appunto.
Anche se la classifica “ufficiale” non è ancora aggiornata, insomma, K è ora il supercomputer più veloce al mondo: per raggiungere questo nuovo traguardo del supercalcolo, il MoMESST giapponese (Ministero dell’Educazione, della Cultura, dello Sport, della Scienza e della Tecnologia) ha speso miliardi di dollari per l’installazione attualmente ospitata presso il laboratorio RIKEN di Fujitsu nella città di Kobe.
Oltre a rappresentare il nuovo punto di riferimento per i benchmark del supercalcolo, però, K è destinato ad avere ricadute importanti anche (soprattutto?) nella comunità scientifica giapponese e non solo: i ricercatori si aspettano di mettere a frutto tutta questa potenza entro il novembre del 2012 per prevedere i terremoti e gli altri disastri naturali, studiare i cambiamenti climatici, sviluppare medicinali di nuova generazione, studiare la cosmologia e via elencando.
Alfonso Maruccia