È un’annata social quella di Yahoo!. Dopo Mash, la rete per fare amicizia, arriva Kickstarts , la rete per fare carriera . E se qualcuno dovesse avere l’impressione di averla già sentita questa definizione, dovrà ricredersi: quella di Santa Clara è una idea davvero originale.
Kickstarts, nella sua struttura, ricorda molto Facebook: fornendo i dettagli sui propri studi durante l’iscrizione, si verrà automaticamente associati ad un network corrispondente. La differenza rispetto al sito di Zuckerberg è l’approccio: più ridanciano e sociale su Facebook, più serioso e professionale su Kickstarts. Iscrivendosi, gli studenti delle varie università possono entrare in contatto con ex-alunni provenienti dallo stesso istituto, oppure visualizzare le informazioni sui propri colleghi di corso: un metodo per intrecciare ed allargare la propria rete di relazioni, così da semplificare la ricerca del lavoro .
Kickstarts ricorda molto più Linkedin di Facebook: verrebbe da chiedersi che senso ha, dunque, la sua nascita. La risposta, laconica, del suo creatore Scott Gatz è una sola: “Gli studenti dei college non sono attratti da Linkedin”. Vale la pena di tentare di creare una alternativa , per colmare questa piccola nicchia di mercato.
Nelle intenzioni di Ganz, su Kickstarts tutto dovrebbe ruotare attorno alla sfera professionale : per chi ha voglia di organizzare bevute e appuntamenti al buio, c’è sempre Mash. Quest’ultima racchiude le migliori caratteristiche di MySpace (l’ estrema flessibilità nel design della propria homepage) e di Facebook (un gran numero di moduli da integrare nel profilo), aggiungendoci un tocco di web 2.0 in più, permettendo a qualunque visitatore di contribuire alla modifica delle pagine altrui.
Se poi tutto questo non dovesse bastare, la divisione Brickhouse di Yahoo! ha già pronta un’altra idea: geotagging virale transpiattaforma. Con FireEagle , qualsiasi messaggio inserito in qualunque strumento del network Yahoo! potrà contenere informazioni specifiche su dove l’autore si trovi. Un tool che dovrebbe consentire all’utente di ricevere informazioni localizzate.
D’accordo, è una idea di Brickhouse , vale a dire la divisione di Yahoo! a cui quasi tutto è concesso . Si potrebbe anche obiettare che non sembra tanto utile. Basta rifletterci un attimo, invece, per capire che FireEagle potrebbe rivelarsi una gallina dalle uova d’oro : un cellulare, magari con GPS integrato, che spara un messaggino su un blog, e Yahoo! che contraccambia con delle pubblicità inerenti alla località dove si trova l’utente. Alzi il mouse chi sente già frusciare le banconote.
Luca Annunziata