Roma – Sono Music City, Kazaa e Grokster i nuovi bersagli degli strali della RIAA, l’associazione dei discografici americani, quella che ha già fermato Napster. I suoi avvocati, insieme a quelli degli studios di Hollywood, hanno infatti deciso di colpire i tre “nuovi” network con una denuncia federale che li costringa alla chiusura.
Si tratta del quarto tentativo di aggredire il file-sharing. Il primo e il secondo, contro Napster e Scour, sono andati a “buon fine”. Il terzo, contro Aimster, è tuttora in corso. Il quarto è ora contro software e server di scambio che contano milioni di utenti in tutto il mondo. Che secondo la RIAA sono pirati da fermare il prima possibile. Ci riuscirà?
Per sapere come la pensano gli industriali clicca qui (in inglese).