C’è una possibilità concreta che entro un decennio gran parte di noi si troverà alla guida di un’auto elettrica. La tanto attesa riduzione dei prezzi sembra finalmente all’orizzonte, almeno è quanto ipotizza lo studio condotto da BloombergNEF: in un periodo compreso tra il 2025 e il 2027 i veicoli di questa categoria costeranno meno rispetto a quelli tradizionali basati su motore termico.
Auto elettriche finalmente convenienti entro pochi anni
A innescare il trend anzitutto un progressivo abbassamento dei costi per produrre alcune componenti chiave, a partire dalle batterie. Per far sì che questa nuova rivoluzione del settore automotive possa esprimersi appieno serviranno però alcuni necessari interventi a livello di infrastrutture, in primis con la realizzazione di una rete capillare delle stazioni di ricarica. Questo il commento di Veronica Aneris, direttrice per l’Italia di Transport & Environment.
Lo studio BNEF dimostra come i veicoli elettrici rappresenteranno presto una realtà alla portata delle tasche di tutti i nuovi acquirenti. Entro massimo sei anni, saranno più economici dei motori a combustione interna. Una buona notizia per il clima, per i consumatori e per la leadership industriale europea.
Secondo la ricerca, il primo segmento di veicoli elettrici a diventare più convenienti di quelli tradizionali sarà quello dei commerciali leggeri, già nel 2025
. Toccherà poi alle berline elettriche e ai SUV di ogni dimensione. Solo più avanti, entro sei anni, anche ai modelli più piccoli.
Ancora, auto e furgoni elettrici saranno in grado di coprire il 100% delle vendite nel territorio europeo entro il 2035
, a patto che i legislatori introducano politiche adeguate per favorire la dismissione delle vetture inquinanti e di conseguenza limitare le emissioni di CO2. Senza questo necessario step, tra 14 anni ci troveremmo fermi all’85% per le auto e all’83% per i furgoni, compromettendo le iniziative messe in campo dall’Unione Europea in fatto di decarbonizzazione, puntando in modo ancor più lungimirante al 2050.
Gli analisti di BNEF avvertono però che la diminuzione dei costi di produzione e il conseguente aumento di consenso dei consumatori sono strettamente connessi con l’aumento dei volumi di produzione e vendite di veicoli elettrici.
Per questo motivo si rende necessaria la definizione di obiettivi vincolanti intermedi al 2027, in aggiunta a quelli già fissati per al 2025 e 2030, arrivando poi infine al raggiungimento di un target finale che preveda lo stop alla vendita di nuovi veicoli a combustione interna nel 2035
.
I cittadini sono pronti? Sì, secondo un recente sondaggio condotto da YouGov che ha evidenziato come il 63% dei residenti in 15 grandi centri urbani europei sarebbe favorevole a un divieto di vendita dei veicoli a motore termico dopo il 2030
. Roma e Milano tra le città nelle quali si sono registrati i tassi di consenso più elevati, rispettivamente con il 77% e il 73%.
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Suggerisco di aggiungere un "(per forza...)" al titolo.Dumah BrazorfDipende.. considero che il petrolio resterà a prezzi accessibili e non proibitivi ancora a lungo, e considero che le politiche green verranno rinviate in mancanza di possibilità di accesso da parte della maggior parte della popolazione.. ricordando sempre e comunque che il potere è in mano ai ricchi e i poveri sono poveri e fintanto che lo saranno e saranno tanti servirà aiuto economico alla transizione..teoPersonalmente ho preso una e-Up a 12.500€ (con 10.000€ di incentivi). Non è una macchinona, ma, per quello che serve a noi, è favolosa. Nessun tagliando, esenzione dal bollo per 5 anni, anche i freni si consumano meno visto il recupero dell'energia, costo "benzina" ogni 100km pari a 20-30% rispetto al mio vecchio diesel.LorenzoPurtroppo a nessuno viene detto quali sono i limiti delle elettriche , primo tra tutti quello di non poter abbattere l'inquinamento dato dagli impianti di riscaldamento :) , e' ovvio trovare riscontro positivo nelle grandi citta' in cui di fatto l'auto non serve ( tranne dove la metro chiude alle 22 ) , provate un po' a vivere al sud con un'auto elettrica , poi che ci facciamo con le batterie esauste ? Quanto dura la batteria ? E quando sara' da cambiare ad un costo superiore al valore della macchina che si fa ? Prevedo una rinascita delle attivita' di manutenzione delle "storiche" , almeno finche' potranno circolare .lorenzoGli autotrasporti inquinano per 1/3 del totale, l'altro 1/3 è causato dal riscaldamento. Si prevede di usare le batterie esauste per accumulo dell'energia da fonti rinnovabili non programmabili (sole, vento) (fonte: Smart City di Radio24). Quando saranno da cambiare, immagino ci saranno batterie più prestanti di quelle odierne e l'auto mantiene il suo valore.LorenzoDiciamo che stiamo "spingendo" l'inquinamento fuori dalle nostre città ma da qualche altra parte. E' già un risultato.mimmusConcordo. Qui in Trentino siamo fortunati: energia idroelettrica al 100%. Quindi un'auto elettrica non inquina.Lorenzoio penso l'acquisterò a idrogeno, una bella Toyota, tecnologia sulla quale lavorano già da anni (vedi la Toyota Mirai) e non ha certo i problemi di smaltimento/durata come le batterie e sicuramente è più "green"c1p8Peccato che tutte queste manovre servono solo a far girare l'economia, perche' in realta` l'auto elettrica non e` green una mazza. Non calcolando il periodo in cui milioni di auto saranno rottamate creando un'inquinamento da paura, sommandoci la produzione di un numero equivalente sostitutivo che creera` un picco di inquinamento artificiale mai visto nella storia dell'umanita` (dico artificiale perche' i vulcani ci battono), quando sara` tutto a regime si avra` che: se consideriamo le emissioni di CO2 che un’auto elettrica di classe media produce durante il suo ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento delle batterie e dei componenti, si attesta tra le 20 e le 45 tonnellate, di cui da 7 a 15 solo per la produzione della batteria. Inoltre allo stato attuale c'e` gia` carenza di materie prime necessarie alla produzione delle batterie quali: cobalto, manganese, litio e grafite (e qui ci sarebbe da parla di come li estraggono... lasciamo perdere o diventa troppo lunga...). Questo impattera` poi anche sul costo di batterie NON da auto. Costeranno sempre di piu` invece che di meno. Il riciclo dei minerali dalle batterie usate è attualmente un processo ancora troppo oneroso rispetto all’estrazione indiscriminata di metalli e questo e` un altro punto PER NIENTE GREEN. Da calcolare poi che la trasformazione di energia ha un'enorme perdita per cui se non vengono usate ESCLUSIVAMENTE fonti rinnovabili per la ricarica, l'inquinamento prodotto per ogni auto diventa superiore all'uso del petrolio. Non parliamo poi dei costi/inquinamento del dover espandere in maniera spaventosa la rete elettrica. Non va infatti scordato che per ricaricare milioni di auto servono GW di corrente e che attualmente non e` sostenibile sulla grid elettrica attuale, specie in nazioni come l'Italia dove se accendi la lavatrice assieme al ferro da stiro esplode la citta`. Ho letto qui un articolo pochi giorni fa in cui si parlava di ricarica veloce ad oltre 350kW: immaginiamoci 10.000 auto che fanno la ricarica a 350kW per 20 minuti, tutte assieme che picco di assorbimento creano in centrale e sui cavi! Per star dietro a queste super variazioni, serviranno cavi enormi e centrali enormi perche' devono far fronte non solo al consumo medio ma ai picchi enormi che finora non sono mai esistiti. Non parliamo poi dell'inquinamento elettromagnetico che e` percentuale alla corrente che passa nei cavi: un conto e` se da un cavo passano 1kW un altro se ce ne passano 350. Sebbene la frequenza di 50Hz non sia particolarmente pericolosa non e` neanche un toccasana per la salute ed un conto e` se da un elettrodotto passa 1MW un conto se ce ne passano 1000 che creano un campo elettromagnetico sicuramente non salutare (e non solo per le persone ma anche per gli oggetti). In poche parole, secondo me ci stiamo avvicinando non ad un mondo green, ma ad un qualcosa che nessuno ha veramente calcolato e come solito si tradurra` in un disastro. PS: come la maggior parte delle persone ignora che un SSD si consuma con le scritture e che le batterie non si guastano per sfiga ma perche' si consumano con le ricariche, chissa` quanti resteranno sorpresi dall'apprendere che dopo qualche anno dovranno spendere non meno di 5000 euro per cambiare batteria alla Panda costata 5000 euro. :-) Tra l'altro l'inquinamento andrebbe calcolato anche sui costi all'utente perche' piu` costa piu` l'utente deve lavorare per ripagarsela ed ogni tipo di lavoro (pure la programmazione) crea inquinamento. Se quindi mentre ora l'auto mi costa 100/anno e dopo mi costa 10000, saro` costretto a lavorare di piu` creando io stesso piu` inquinamento per permettermi l'auto. Questo si somma all'inquinamento dell'auto stessa. ---------- QUALCHE NUMERO: per chi non conoscesse i costi: Mercedes EQC: costo sostituzione batteria 40.120 euro. ------- Nissan Leaf: costo sostituzione 7000 euro ------ Smart Eq: 9.043 euro. In quanto tempo? la garanzia in genere e` 8 anni, ma vincolata all'uso. Ad esempio nel caso di BMW i3, batteria garantita per 8 anni o 100.000 km, basterebbe una percorrenza annuale di 20.000 km per uscire dalla garanzia in soli 5 anni. Dopo giu` palate di soldi per cambiarla. Questa sarebbe la strada per il green?!!! :-o Questa e` solo la strada inventata per non far crollare l'economia stagnante. Di green non c'e` assolutamente nulla. C'e` solo il vantaggio di aria pulita in citta` a scapito di piu` inquinamento medio globale. Si sposta praticamente il punto di inquinamento.RikTLDR; Dalla trasmissione Smart City di Radio24: anche con un mix energetico inquinante come quello della Polonia, l'inquinamento prodotto da un'auto elettrica, dalla produzione allo smaltimento, è vantaggioso. Con la mia e-Up ho 8 anni di garanzia così dichiarata: dopo 8 anni la batteria fornisce ancora almeno l'80% dell'autonomia. Fra 8 anni passerei da 250km di autonomia dichiarata (in realtà oggi l'auto mi dice 320km) a 200km al giorno. Per come la uso io, mi bastano 100km al giorno: la batteria potrebbe durare il doppio, diciamo 15 anni. Inoltre, se dovesse cedere qualche elemento della batteria, è probabile che ci sarà qualcuno che sarà in grado di sostituire le celle difettose senza dover sostituire tutta la batteria, così come oggi non si butta un'auto perché il motore è guasto.Lorenzose volessero VERAMENTE ridurre le emissioni, imporrebbero un limitare alla cilindrata dei veicoli, poi magari un limite ai mq delle case... fino a imporre un TOT di kg di carbonio equivalente a testa da consumare (totale di elettricità, gas, benzina ecc). Invece si continua a credere che con un sistema di premi e incentivi o disincentivi (tasse) il libero mercato funzionerà da regolatore delle emissioni... impossibile, ovviamente: si ottiene solo che chi ha più piccioli continua a consumare, e gli altri tirano la cinghia. Togliere ai poveri per dare ai ricchi! Un po' come gli incentivi a chi si compra la Tesla da 60mila euro. Purtroppo, il sistema industriale capitalista funziona proprio sfruttando le risorse, perciò consumi ed emissioni continueranno ad aumentare fino a quando sarà possibile, solo che il tutto sarà condito da bollini verdi, certificati ecologici, eccetera.FetenteQuando ci saranno milioni di allacciamenti da decine di KW con conseguenti assorbimenti di centinaia di KWh, la rete elettrica, che a volte vacilla a fronte di estati più calde della media per gli assorbimenti dei condizionatori, reggerà? E quando le batterie da smaltire saranno altrettanti milioni, saremo pronti a gestirle o ci appoggeremo alla terra dei fuochi?FreduLe nostre auto sono per il 90-95% del tempo ferme. Se si diffondesse la ricarica in azienda, ad esempio, la ricarica potrebbe avvenire di giorno tramite fotovoltaico riducendo anche le perdite dovute al trasporto dell'energia elettrica.Lorenzo@Lorenzo "Inoltre, se dovesse cedere qualche elemento della batteria, è probabile che ci sarà qualcuno che sarà in grado di sostituire le celle" -------------- Certo, ma un conto e` se una cella si guasta dopo 1 mese, un conto e` se avviene per deterioramento d'uso: se cambi una cella in quest'ultimo caso butti solo via soldi perche' dopo 1 mese si guastano tutte le altre. -------------- "Smart City di Radio24: anche con un mix energetico inquinante come quello della Polonia, l'inquinamento prodotto da un'auto elettrica, dalla produzione allo smaltimento, è vantaggioso." ------------------- Non so che valore abbia una radio, ma ho visto studi scientifici e non e` cosi`` e comunque dipende anche dalle zone di produzione. Inoltre non e` difficile alterare numeri, basta usare le percorrenze piu` congeniali all'elettrico. Ma se riagioniamo puramente per logica, non e` difficile pensare che il Cobalto si trova praticamente solo in Congo dove c'e` persino uso di minori per l'estrazione. Per il litio stanno rompendo pesantemente i maroni ai popoli in argentina che cercano di ribellarsi. (Fonte Greenpeace). Sono materiali rari e come tali l'estrazione e` infinitamente piu` costosa che non acciaio o petrolio o gas. Poi, non per dire, ma a nessuno viene in mente che tutte queste manovre economiche per far sopravvivere l'economia sono basate sulla vendita di batterie perche' altrimenti nessuno compra piu` nulla? Nessuno fa caso che diventa sempre piu`` difficile trovare un aspirapolvere col filo? E che questo sta creando un inquinamento pari a mezzo parco auto circolante nel mondo? Mio zio in 80 anni ha comprato 3 auto. L'altro mio zio in 70 anni 4. I motori ormai sono eterni. Si paralizza il mercato. Se invece iniziamo a vendere auto elettriche, le persone sono COSTRETTE a cambiare se non altro batterie che costano comunque quanto un'automobile. Non gliene frega una mazza se green o no. Non e` un caso se oggi tutto e` a batteria... e come le lamette dei rasoi: i rasoi sono quasi gratis perche' gli interessa vendere lamette. ------------------- "Le nostre auto sono per il 90-95% del tempo ferme." ------------ Altro punto a favore del petrolio perche' le batterie si deteriorano anche stando ferme cariche (a differenza di quelle al piombo che si danneggiano stando scariche). --------------- "Se si diffondesse la ricarica in azienda, ad esempio, la ricarica potrebbe avvenire di giorno tramite fotovoltaico" ---------------- E quanti sono quelli che non lavorano in azienda? Quanti devono ricaricare di notte? Quanti devono ricaricare per strada? E in azienda chi paga? E quanto costa il fotovoltaico? No perche' stranamente, fosse una panacea chiunque avrebbe il fotovoltaico invece di pagare l'enel. Il problema e` che anche questo e` un problema, tra inverters che si guastano e costano parecchio, pannelli che come per le batterie sono inquinanti e non durano molto e dopo arriva, come per le batteria la SUPERMAZZATA, ecc., ecc. ------ Il punto e` che l'umanita` non ha veramente voglia di creare roba non inquinante ed economica, e chi comanda tutto (multinazionali e governi) impone cosa fa girare meglio l'economia, non cosa CONVIENE alle persone. Tempo fa ho visto con i miei occhi ===UN'AUTOMOBILE AD ACQUA=== a piazzale Michelangelo a Firenze. In pratica era un'auto a benzina trasformata ad idrogeno ed usava la produzione tramite l'acqua direttamente sull'auto. Sparito. Esattamente come lui, un'altra persone in USA ha rifatto la stessa cosa: Stanley Meyer, un inventore dell’Ohio, nel 1995 annunciò in televisione di aver costruito un’auto alimentata ad acqua, che con 4 litri di acqua può percorrere circa 184 km. Si tratta di una tecnologia che produce una miscela di idrogeno e ossigeno con un minimo utilizzo di energia. Lo scienziato ottenne i brevetti per la sua invenzione ed era pronto per la produzione: infatti con soli 1500 dollari, avrebbe trasformato qualunque automobile in una water car. il governo degli Stati Uniti che voleva impiegare usare la sua invenzione per l’alimentazione dei mezzi militari. Poiché Meyer non aveva alcuna intenzione di venderla a nessuno, adducendo come motivazione il fatto che “la tecnologia è al servizio delle persone”, cominciò ad essere oggetto di minacce e intimidazioni, fino a che fu ritrovato senza vita nel marzo del 1998 in un parcheggio. --------------- Quindi, lasciamo perdere boiate: questo mondo non vuole ne' il green ne' l'economico, vuole solo trovare come far girare l'economia e far spendere sempre di piu`, non di meno. Quando sarano finiti gli incentivi e tutti con auto inquinante elettrica obbligatoria, ci renderemo meglio conto di questa cosa, di persona, senza bisogno di radio24, grafici o altro. Quando il sistma collassera` per mancanza di elettricita` ce ne accorgeremo ancora meglio.RikIl problema del surriscaldamento del pianeta è diventato impellente dovuto ai gas serra: non è più possibile rimandare. Dobbiamo agire subito, oggi stesso, ora! Altrimenti ci saranno amare conseguenze per chi erediterà la terra fra 30 anni. L'idrogeno è un'ottima soluzione, ma non è commercialmente pronta. L'auto elettrica è qui, assieme alle bici elettriche. E la richiesta di auto elettriche provocherà (sta già provocando) la ricerca per batterie alternative che non richiedano elementi rari. Personalmente spero anche nell'avvento della guida autonoma che porterà ad un servizio di trasporto simile ai taxi ma con costi estremamente più bassi, tanto da rendere poco conveniente l'acquisto di un'automobile. Allora vedremo anche la riduzione del numero di vetture circolanti e quelle che rimarranno saranno usate in modo più efficiente (> del 5% di ora). Smart Cities di Radio24 riporta di studi e ricerche. Per questo la considero una fonte autorevole. Non ho riportato i link per brevità, ma tutti i podcast sono disponibili qui: https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/smart-cityLorenzoAll'epoca delle prime auto hanno ragionato "abbiamo questa tecnologia ORA, sfruttiamola". Il discorso di correre sull'elettrico solo perche' esiste la tecnologia e` il solito errore economico/impulsivo che ha creato l'inquinamento in cui siamo oggi. Correndo sull'elettrico si ripetera` l'errore alla grande! Invece di avviarci su una strada sbagliata sperando di migliorare le batterie, prendiamo una strada giusta subito. Se non c'e` aspettiamo, perche' ad ogni ciclo di cambio tecnologia seguono 5 miliardi di auto nel cesso con un'inquinamento pari a 400 anni di uso di petrolio. Hai idea di quanto inquinamento provochera` IMMEDIATAMENTE avere tutto il mondo a batteria?! Hai idea dello spreco delle conversioni? Ma soprattutto l'inquinamento necessario per ricablare tutto il mondo per un consumo di elettricita` che sara` 100 volte superiore? Se oggi una citta` consuma 10MWh, domani sara` 1GWh. Ed la differenza di picchi? Se ora il picco e` generato da una lavatrice e gia` in Italia ci sono problemi, immaginiamoci con picchi causati da auto in carica. I picchi comportano dover stare molto piu` alti nel dimensionamento centrali, ergo, piu` inquinamento. Tra l'altro saltare subito sull'uso di auto elettriche in un mondo in cui le rinnovabili non sono gia` pronte a sostenere milioni di GW, significa inquinare ancora di piu` perche' continuera` a funzionare tutto a gas/carbone. Correre sull'elettrico sara` un GRAVE errore e lo si notera` ben presto. Come gia` successo col petrolio e le auto, anche questa volta e` solo un discorso di economia, non di green o altro. Non ho materiale italiano, ma cercando velocemente consiglio di leggere "Ha senso usare le auto elettriche oggi?" https://www.ilpost.it/2021/04/29/cingolani-auto-elettriche-ciclo-di-vita/ e questo facendo finta che questo sia falso: https://www.qualenergia.it/?p=219466 o per restare in Italia questo http://www.libertadiparola.com/?p=88 e questo http://www.salrandazzo.it/wordpress/?p=390 perche' SE non e` falso, ci ritroveremo in guai ancora piu` seri di quanto ho menzionato sopra. L'umanita` non sembra ancora aver capito che le cose vanno avviate quando si e` CERTISSIMI, non con l'idea "Intanto partiamo" o "intanto agiamo" perche' il risultato di tale modo di fare lo vediamo con l'inquinamento di oggi, e lo vediamo gia` con Windows 10. :-) :-) :-) :-) Vorrei anche RI sottolineare che l'inquinamento non e` solo CO2, ma anche elettromagnetico e spazzatura non riciclabile, e con le auto elettriche questi 2 fattori aumenteranno x10000.RikUn'alternativa di cui e` sparito tutto, la si trova in finale di questo filmato dove parla Carlo Rubbia https://youtu.be/4_T1QNRtToc "un gas che non emette CO2", potendo cosi` continuare ad usare auto normali nel periodo di transizione verso qualcosa di meglio nel frattempo che l'umanita` accende il cervello invece di buttarsi a pesce sull'uso indiscriminato dell'elettricita` e delle batterie che sono` una tecnologia piu` obsoleta dei motori a scoppio. (Per chi crede che le auto elettriche siano una novita`... https://www.greenme.it/?p=778350 )RikGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 11 mag 2021
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