Milano – Convertire gli uffici della Regione Lombardia al software libero per favorire la riservatezza delle informazioni e spostare risorse economiche oggi indirizzate alle licenze di software proprietario verso le softwarehouse locali. Questo il cuore di un progetto di legge regionale presentato nei giorni scorsi dal consigliere dei Verdi Marcello Saponaro , con il supporto di 19 colleghi dei due schieramenti (il testo integrale è disponibile qui in PDF).
Denominato “Contributo alla competitività e all’innovazione della Pubblica Amministrazione lombarda attraverso l’utilizzo di formati aperti e FLOSS per la gestione dei dati elettronici” , il provvedimento contiene 13 articoli e segue la scia di iniziative simili avviate di recente in altre regioni, come Puglia, Toscana ed Umbria, e presso enti locali come la provincia di Pescara o i comuni di Torino e Firenze. Dell’iniziativa abbiamo parlato con lo stesso Saponaro, 37 enne imprenditore di Dalmine (Bg), già coordinare nazionale dei Giovani Verdi.
Punto Informatico: Com’è nato il progetto di legge?
Marcello Saponaro: Nei mesi scorsi ho istituito un tavolo di lavoro sulla politica del software per raccogliere le istanze provenienti da tutti i protagonisti del mercato, al quale hanno preso parte – tra gli altri – Open Office, Avitis, Ibm, Plio e vari programmatori. Da lì sono nate delle idee che sono poi confluite nel PdL.
PI: Si tratta quindi di un manifesto del software libero?
MS: Non proprio. È un documento politico con proposte concrete e realizzabili. Nel PdL vengono fissate delle linee di azione: in presenza di software liberi e proprietari in grado di garantire lo stesso servizio, la scelta dovrà ricadere sui primi, altrimenti resterà valida la strada dell’acquisto delle licenze.
PI: Facile prevedere che in sede di decisione si farà sentire il peso della grande industria del software sul consiglio regionale. Come pensate di cavarvela?
MS: Il PdL ha solide motivazioni economiche. In Lombardia vengono spesi decine di milioni di euro ogni anno per il software: soldi utilizzati per l’acquisto delle licenze, la maggior parte dei quali finiscono nelle case di aziende straniere. Con il passaggio al software libero potranno essere risparmiate grandi somme, per destinarle ai produttori locali e alle prime realtà che investono sull’innovazione.
PI: Anche il software libero ha però dei costi
MS: Certamente, ma consente di adattare il programma alle specificità del suo utilizzatore, anziché fornire una soluzione standardizzata. In ogni caso, l’articolo 6 lascia alla P.A. la possibilità di valutare tutti i costi e i benefici delle opzioni presenti sul mercato.
PI: Qualcuno obietta che, vista la complessità dei software necessari per determinate soluzioni, sia meglio affidarsi a grossi operatori, in grado di assicurare affidabilità dei programmi e un servizio di assistenza all’altezza.
MS: Non è detto che le grandi aziende forniscano un servizio sempre migliore rispetto alle piccole e medie imprese e poi in questo caso ci sono ragioni di riservatezza fondamentali.
PI: A cosa allude?
MS: Il software proprietario può contenere restrizioni di accesso per gli stessi utilizzatori. Non è piacevole sapere che dati riservati dei cittadini possano essere accessibili a soggetti terzi, secondo modalità che possono non essere trasparenti. Su questo punto il PdL è chiaro: “Nessuna limitazione tecnica, di licenze da brevetti, di copyright o di marchi registrati deve essere posta nell’estrazione dei dati dall’archivio o al trasferimento su altro archivio”.
a cura di Luigi dell’Olio
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una live...
ma non farebbero prima a creare una live basata su linux con tutto il software necessario in modo da poter essere usata da tutti?AnonimoRe: una live...
finche il sw non c'e' che live vuoi fare? O)AnonimoRe: una live...
- Scritto da: > non hai capito.... il software lo sviluppano solo> per linux chi? chi lo sviluppa? ci fossero sviluppatori capire....AnonimoRe: una live...
Brutta idea, in quanto scomoda, e quindi non verrebbe recepita praticamente da nessuno. Praticamente ti ritroveresti ad avere un utilizzo vicino allo zero, mentre scrivendola e distribuendola normalmente almeno si sa che chi utilizza linux la usera'AnonimoRe: una live...
- Scritto da: > ma non farebbero prima di chi stai parlando?> a creare una live basata> su linux con tutto il software necessario in modo> da poter essere usata da> tutti?l'idea non è male, ma.. è possibile salvare su HD con file system generici i propri dati?Altrimenti si sarebbe costretti ad usare una chiave USB (al che meglio mettere li la live, forse) oppure a 'salvare' online.Però l'altro problema è la rilevazione della connessione: chi non ha un router oppure ha chiavette USB/Wi-fi non è detto che riesca a connettersi ad internet attraverso la live.E, nel caso di un modem, anche se riconosciuto, deve conoscere i dati del suo provider e quelli di autenticazione... cosa che per noi è ovvia, ma per il 90% delle persone non è affatto.In soldoni, molto meglio un servizio online.AnonimoSiamo alle solite
Ho dato un' occhiata al sorgente; ok che è una bozza ma non c'è una riga di commento, pieno zeppo di costanti hardcoded, javadoc manco a parlarne...Non mi sembra che si stia prtendo bene... :-(pentolinoRe: Siamo alle solite
> Ho dato un' occhiata al sorgente; ok che è una> bozza ma non c'è una riga di commento, pieno> zeppo di costanti hardcoded, javadoc manco a> parlarne...> Non mi sembra che si stia prtendo bene... :-(Ad un vero programmatore i commenti non servono :DAnonimoRe: Siamo alle solite
> Ad un vero programmatore i commenti non servonoma aiutanodipende quanto è vero il programmatore che ha scritto il codiceMandarXRe: Siamo alle solite
> Ad un vero programmatore i commenti non servono> :D> ne riparliamo quando dovrai riusare adattando una funzione complessa che hai scritto 2 anni fa.:'(:'(:'(ancora mi autoflagello per non aver messo dei // in più.(amiga)(linux)(apple)AnonimoRe: Siamo alle solite
Si chiama open source perchè te devi poter leggere il sorgente mica capirlo così se hai bisogno di aiuto sganci il centone e non ti lamenti :DAnonimoRe: Siamo alle solite
- Scritto da: > > Ho dato un' occhiata al sorgente; ok che è una> > bozza ma non c'è una riga di commento, pieno> > zeppo di costanti hardcoded, javadoc manco a> > parlarne...> > Non mi sembra che si stia prtendo bene... :-(> Ad un vero programmatore i commenti non servono> :D> :|AnonimoRe: Siamo alle solite
> Ad un vero programmatore i commenti non servono> :DNon diciamo pazzie per favore. I commenti sono importanti quanto il codice stesso, spesso è molto più il tempo che si passa nella modifica che nello sviluppo iniziale.Un codice ben commentato è velocemente rileggibile e modificabile anche dopo tempo, velocemente = minor tempo nello sviluppo.TADTADsince1995Re: Siamo alle solite
- Scritto da: TADsince1995> > > Ad un vero programmatore i commenti non servono> > :D> > Non diciamo pazzie per favore. I commenti sono> importanti quanto il codice stesso, spesso è> molto più il tempo che si passa nella modifica> che nello sviluppo> iniziale.> Un codice ben commentato è velocemente> rileggibile e modificabile anche dopo tempo,> velocemente = minor tempo nello> sviluppo.> > TADPenso fosse ironico .....AnonimoRe: Siamo alle solite
previo astroturfing [sono "quattro righe"] :1.5b e qualche commento :o)AnonimoMa farlo in php?
due anni fa avevo partita iva e ho usato il programma dell'agenzia delle entrate.Non sembra poi così complicato quindi perché non farlo in versione web based in PHP ???AnonimoRe: Ma farlo in php?
> perché non> farlo in versione web based in PHPperche sarebbe una scelta troppo intelligentecomunque meglio cosi, se dovessero farlo fare a chi ha fatto italia.it vedremmo soldi buttati, inefficienza e magari qualche logo da 100'000 euro fatto da un'azienda americana.MandarXRe: Ma farlo in php?
beh in primo luogo significa RI-Farlo in PHP,in secondo cambia la struttura di questo ed il carico di lavoro da gestire su un server con banda internet [ed i costi conseguenti]a meno di non "fare l'applicativo" desktop in php, e sognare che uno si carichi l'applicativo php sul pcAnonimoRe: Ma farlo in php?
Beh se creano 10000 pacchetti sfusi come succede in linux col caxxo che la gente perderà tempo ad installarsi tutto ma se si creasse in tutti i 3 casi un pacchetto unico che installa tutto il necessario da apache fino alla serie di script e il tutto risultasse avviabile con un semplice click su desktop forse...AnonimoRe: Ma farlo in php?
- Scritto da: > Beh se creano 10000 pacchetti sfusi come succede> in linux col caxxo che la gente perderà tempo ad> installarsi tutto ma se si creasse in tutti i 3> casi un pacchetto unico che installa tutto il> necessario da apache fino alla serie di script e> il tutto risultasse avviabile con un semplice> click su desktop> forse...Stai parlando di LAMP o WAMP...Ha Merli' l'hanno gia' inventata l'acqua calda !AnonimoRe: Ma farlo in php?
Si, ma installare apache per far girare un unico programma in PHP mi sembra come usare un'incudine per schiacciare una mosca. A quel punto che lo si faccia davvero in Java, ma fatto bene.AnonimoRe: Ma farlo in php?
...forse sarebbe garantito che solo i grulli si fiderebbero ad usarlo per lavorareAnonimoRe: Ma farlo in php?
> due anni fa avevo partita iva e ho usato il> programma dell'agenzia delle> entrate.> Non sembra poi così complicato quindi perché non> farlo in versione web based in PHP> ???Già non va in giava... :DAnonimoRe: Ma farlo in php?
- Scritto da: > due anni fa avevo partita iva e ho usato il> programma dell'agenzia delle> entrate.> Non sembra poi così complicato quindi perché non> farlo in versione web based in PHP> ???No, per carità...:)Ma perchè questa mania di webbizzare tutto?Ormai per far girare un cacchio di soft che occuperebbe di striscio 100Kb in C devi caricare macchine virtuali, server HTML, motori SQL, interpreti, mischiare linguaggi insieme e altre schifezze.Non ho niente in contrario al soft che usa il web, ma facciamolo dove realmente serve il web. Bisogna tendere ad usare lo strumento più adatto allo scopo, non semplicemente quello che si ha a disposizione, se no presto o tardi l'involuzione ci porterà a scrivere i kernel in Python perchè è più semplice.AnonimoApplicazioni java per win/mac/linux ?
>Tool per usare applicazioni java per win32/mac su linuxMa java una volta non era platform independent ?Write once, run many ?MahAnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux ?
- Scritto da: > Ma java una volta non era platform independent ?> > Write once, run many ?> > MahJava è indipendente, sempre che chi lo scriva si attenga alle regole. Se inizia a scrivere i path in stile windows e a collegarsi a librerie MS closed per l'interfaccia allora non è più platform indipendent.AnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux
- Scritto da: > > - Scritto da: > > Ma java una volta non era platform independent ?> > > > Write once, run many ?> > > > Mah> > Java è indipendente, sempre che chi lo scriva si> attenga alle regole. Se inizia a scrivere i path> in stile windows e a collegarsi a librerie MS> closed per l'interfaccia allora non è più> platform> indipendent.in pratica, a parte quello che c'è nelle cartelle /examples degli ide java NON è platform indipendent.molto bene, s'era capito che è na sòla...:'(AnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux
- Scritto da: > > - Scritto da: > in pratica, a parte quello che c'è nelle cartelle> /examples degli ide java NON è platform> indipendent.> > molto bene, s'era capito che è na sòla...> :'(serve un programmatore e due dita di cervello, accluso al fatto che non esiste niente di meglio, il che facilita la sceltaAnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux ?
> Java è indipendente, sempre che chi lo scriva si> attenga alle regole. Se inizia a scrivere i path> in stile windows e a collegarsi a librerie MS> closed per l'interfaccia allora non è più> platform> indipendent.Si questo lo so, ma essendoci anche la versione per Mac, pensavo avessero scritto il codice in maniera indipendente, invece ste bestie devono aver scritto:if (windows) fai cosìif (mac) fai pomìripeto il mio:MahAnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux
- Scritto da: > Si questo lo so, ma essendoci anche la versione> per Mac, pensavo avessero scritto il codice in> maniera indipendente, invece ste bestie devono> aver> scritto:> > if (windows) fai così> if (mac) fai pomì> hihihihhi ........ si e' cosi'..... per quanto il problema e' che se esegui un applicativo esterno o toppi il crc dei file perche' non verifichi le lettere accentate c'e' poco da fareAnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux ?
> > Ma java una volta non era platform independent ?> > > > Write once, run many ?> > > > MahPotenza del marketing :o> Java è indipendente, sempre che chi lo scriva si> attenga alle regole. Se inizia a scrivere i path> in stile windows e a collegarsi a librerie MS> closed per l'interfaccia allora non è più> platform> indipendent.Forse perchè è l'unico modo per avere prestazioni accettabili? :DAnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux
- Scritto da: [..]> > closed per l'interfaccia allora non è più> > platform> > indipendent.> Forse perchè è l'unico modo per avere prestazioni> accettabili? :DMai avuto problemi di prestazioni, non ne ho idea.Certo e' scomodo l'avvio delle librerie per la parte gui, ma impiega piu' mesi word a partire, e fa piu' danni word "al paragone", per cose mitologiche come msgrid32 [problema solo per il dizionario italiano]Buttaci un'occhiata e chiediti come sia possibile: in java non e' possibile A PRIORI, non e' questione di essere bravi, e' che se non puoi bruciare un casa, poi non capita incidentalmente per 56 milioni di persone che dovrebbero pagare 400 euro a cranio per office.AnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux
lo e' ancora ed e' il meglio che c'e' in materia di crossplatform sotto OGNI aspetto. Certo che quando uno scrive un file usando un charset specifico, e ci fa una routine per il controllo del CRC senza considerare il charset, quando lo usi su linux CAPITA che non funzioni.Non funzionano neanche cose come CHIAMARE INTERNET EXPLORER con comandi tipo cmd /start explorer; etc etc.Fanno corsi di programmazione: se li segui sai di cosa parli.NBdimenticavo chi per aprire un file scrive C:.... sw che poi non va se lo installi sempre in windows, ma sul disco D:....AnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux
> lo e' ancora ed e' il meglio che c'e' in materia> di crossplatform sotto OGNI aspetto.C a parte (love)> Certo che quando uno scrive un file usando un> charset specifico, e ci fa una routine per il> controllo del CRC senza considerare il charset,> quando lo usi su linux CAPITA che non> funzioni.ASCII ti dice niente? :DAnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux
> C a parte (love)Il C non fornisce primitive grafiche multipiattaforma.Il C va ricompilato per ogni piattaforma.> ASCII ti dice niente? :DUTF8AnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux
> Ma java una volta non era platform independent ?> Write once, run many ?Lo era nel mondo dei sogni iniziali dei progettisti. Poi, quando cominciò a diffondersi al di fuori del web, gli utenti iniziarono a chiedere di velocizzarlo e aggiungere features su features, il che impose l'utilizzo di estensioni native precompilate in C++ per la piattaforma ospite, cioè non Java.Chi negli ultimi 5 anni ha continuato a scrivere che Java è multipiattaforma, mente a se' stesso e agli altri, dimostrando anche scarsa conoscenza in campo IT.Java è nato durante la bolla speculativa degli anni '90 per permettere la pacchettizzazione rapidissima di software in un momento storico nel quale c'era necessità di sfornare prodotti a ripetizione. In pratica serviva a soddisfare la domanda di un mercato allora ricchissimo e voglioso di far circolare (spesso buttare) denaro. Va molto bene per la prototipazione, il progetto, mentre è una scelta infelice per realizzare prodotti finali performanti e multipiattaforma.Va ricordato a quanti si sentiranno in dovere di replicare con flames (regolarmente dirette verso /dev/null) che multipiattaforma non significa non dover compilare, ma il girare appunto su molte architetture diverse. Da questo punto di vista Java non può competere nemmeno lontanamente con C, C++ e Pascal, oltre a un mucchio di linguaggi meno conosciuti ma non meno potenti o importanti (ocaml, eiffel, ecc.)A meno che, come spesso accade, i motivi della scelta sono puramente corporate in stile italiota: il cliente vuole il software consegnato per ieri, la capo progetto è una ex salumiera (con tutto il rispetto per i salumieri!) che fa quel lavoro solo perchè va a letto con l'amministratore delegato, il responsabile del personale ha preso solo ragazzini che al massimo conoscono tre righe di Java e Visual Basic o C# (pietà!) perchè dicono sempre sì e possono essere pagati 1/4 di un senior, e se il progetto va a monte chi se ne frega, tanto i finanziamenti già sono arrivati; al massimo si fa fallire l'azienda e si continua sotto altro nome. In quel caso, beh, condoglianze!AnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux
- Scritto da: > >Tool per usare applicazioni java per win32/mac> su> linux> > Ma java una volta non era platform independent ?> > Write once, run many ?> > MahPer sua natura anche il C++ dovrebbe essere platform independent. All'atto pratico però i programmi scritti in C++ al 99% non lo sono perchè utilizzano delle chiamate di sistema specifiche per il sistema operativo su cui girano.Java rafforza la sua indipendenza dalla piattaforma in quanto è una vera e propria macchina virtuale, il problema è che se con Java poi alla fine vanno a chiamare robe di Windows, a usare path assoluti di Windows allora tutti i vantaggi si perdono per colpa magari solo di un qualche cazzata scritta in fretta e testata solo sul solito dannato sistema operativo.TADTADsince1995Re: Applicazioni java per win/mac/linux
> > >Tool per usare applicazioni java per win32/mac> > su> > linux> > > > Ma java una volta non era platform independent ?> > > > Write once, run many ?> > > > Mah> > Per sua natura anche il C++ dovrebbe essere> platform independent. All'atto pratico però i> programmi scritti in C++ al 99% non lo sono> perchè utilizzano delle chiamate di sistema> specifiche per il sistema operativo su cui> girano.Forse c'è un motivo? ;) > Java rafforza la sua indipendenza dalla> piattaforma in quanto è una vera e propria> macchina virtuale, il problema è che se con Java> poi alla fine vanno a chiamare robe di Windows, a> usare path assoluti di Windows allora tutti i> vantaggi si perdono per colpa magari solo di un> qualche cazzata scritta in fretta e testata solo> sul solito dannato sistema> operativo.Quindi ottieni una chiavica lenta e NON portabile :DAnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux
non c'e' solo un problema di path assoluti: basta che richedi l'acesso al file PAOLO ed il file l'hai invece salvato con nome Paolo.....AnonimoRe: Applicazioni java per win/mac/linux ?
Io recentemente ho scritto sul mio blog alcune guide per far funzionare alcuni programma con GNU/Linux; in molti casi servono degli adattamenti, ma i programmi per Windows possono funzionare (e intendo senza wine).http://lula75.wordpress.com/Appena posso conto di farne delle altre (per ora ho Gerico2007 Linux, che non funzionava così com'è su diversi Linux moderni, perché mancava una libreria, essendo stato concepito per RedHat 6.2; F24OnLine e F24OnLine_per-Intermediari, entrambi in versione Windows).lula75ma... allora...
... è caduto un mito !...non sono solo gli sparagestionaliVB a scrivere male i programmi !!! :DAnonimoRe: ma... allora...
- Scritto da: > ... è caduto un mito !> > ...non sono solo gli sparagestionaliVB a scrivere> male i programmi !!! > :DBeh, di sicuro gli sparagestionaliVB sono più aiutati a farlo, ma evidentemente ci sono anche sparagestionaliJava che sono stati in grado di scrivere un programma Java non multipiattaforma. Cioè sono peggio del peggiore sparagestionaliVB.TADTADsince1995Re: ma... allora...
> > ... è caduto un mito !> > > > ...non sono solo gli sparagestionaliVB a> scrivere> > male i programmi !!! > > :D> > Beh, di sicuro gli sparagestionaliVB sono più> aiutati a farlo, ma evidentemente ci sono anche> sparagestionaliJava che sono stati in grado di> scrivere un programma Java non multipiattaforma.> Cioè sono peggio del peggiore> sparagestionaliVB.> > TADMa non era impossibile con giava? :DAnonimoRe: ma... allora...
> Ma non era impossibile con giava? :D Non è impossibile. E' sufficiente dare "C:Programmi...." come percorso per qualche path di file, o in qualche modo richiamare delle librerie di Windows o far aprire explorer.I modi per dipendere da Microsoft sono infiniti.TADTADsince1995Re: ma... allora...
> ...non sono solo gli sparagestionaliVB a scrivere> male i programmi !!! Java è mainstream come VB e sta per essere raggiunto da MS/Java, cioè C#.Tutti quelli che si affacciano per la prima volta sul mondo del lavoro in campo IT cercheranno il più possibile di prepararsi e di infarcire il CV di esperienze su linguaggi mainstream.Se un'azienda è così cretina da cercare solo fra il personale con il CV infarcito di sigle e siglette dei sistemi, linguaggi e paradigmi che fanno più figo, se possibile junior per pagarlo poco e riempirlo di straordinari, si merita il personale che trova e il codice che produce.Java è un discreto linguaggio con una schifezza di implementazione, ma è solo parte del problema dell'informatica italica.AnonimoChe pensassero anche...
...a realizzare anche un software per il 730, modello di dichiarazione molto più diffuso dell'Unico.E' ridicolo che un contribuente per poterne avere uno debba rivolgersi ad un privato (tipo taxonline), quando lo stato ha già una sua software house già ferrata in materia fiscale (la Sogei) che non ci metterebbe niente a realizzarlo.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 28 05 2007
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