Legge anti-pirateria, esperto la approva: chi ha il pezzotto dovrà preoccuparsi

Legge anti-pirateria, esperto la approva: chi ha il pezzotto dovrà preoccuparsi

La stretta nei confronti di IPTV, pezzotto e pirateria di calcio e serie TV viene approvata dall'esperto Matteo Flora: ecco cosa ne pensa.
Legge anti-pirateria, esperto la approva: chi ha il pezzotto dovrà preoccuparsi
La stretta nei confronti di IPTV, pezzotto e pirateria di calcio e serie TV viene approvata dall'esperto Matteo Flora: ecco cosa ne pensa.

In seguito al via libera dato alla legge contro pezzotto e IPTV, determinato dal passaggio alla Camera all’unanimità, la discussione sul futuro della pirateria di calcio, film e serie TV sta prendendo piede in tutta Italia. Si tratterà davvero di una soluzione efficace? A parlarne nel dettaglio con la Repubblica è l’esperto Matteo Flora, il quale ha condiviso i suoi pensieri in merito.

Cosa pensano gli esperti del futuro del pezzotto?

Flora è stato chiaro sin da subito: secondo lui, avere un abbonamento pirata per guardare le partite di calcio oggi dovrebbe essere fonte di preoccupazione per gli italiani. La legge “anti pezzotto” per lui “è scritta bene” e potrebbe funzionare davvero, abbattendo così un mercato che porta ingenti perdite ai fornitori di contenuti audiovisivi protetti da diritto d’autore.

Calcio

Perché funzionerà? Flora ha risposto riprendendo il principio “follow the money”, per il quale basta seguire il flusso di soldi al fine di trovare i colpevoli e i complici, ovverosia coloro che supportano la diffusione dei contenuti, coloro che pagano per accedere al servizio e coloro che ricevono i soldi.

I punti fondamentali che determinano il funzionamento della legge sono i seguenti:

  1. Il blocco dei contenuti tramite indirizzo IP e non tramite DNS: in termini semplici, se prima i siti illegali venivano bloccati tramite il provider del servizio Internet, dal momento dell’approvazione della legge anti pirateria si agirà sull’IP, bloccando la fonte o il destinatario
  2. L’azione rapida dell’AGCOM: finalmente, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni potrà ordinare ai prestatori di servizi la disabilitazione totale entro 30 minuti dall’inizio delle trasmissioni
  3. I rischi per l’utilizzatore: ogni utente che ha pagato per accedere al pezzotto può rischiare grosso, in quanto rientra nel network di coloro che supportano la diffusione delle trasmissioni
  4. Pene più severe, con reclusione da 6 mesi a 3 anni e con multe da 2.582 a 15.493 euro per chi “esegue la fissazione […] o effettua la riproduzione della fissazione abusivamente eseguita”, e sanzioni da 1.000 a 5.000 euro per coloro che fruiscono dei servizi, ovvero chi acquista il pezzotto o abbonamenti analoghi

Ad ogni modo, sarà infine l’esperienza sul campo a determinare il successo di tali misure.

Fonte: Repubblica
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Pubblicato il 30 mar 2023
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