LibreOffice: arriva il supporto per Bitcoin nei fogli di calcolo

LibreOffice: arriva il supporto per Bitcoin nei fogli di calcolo

LibreOffice aggiunge finalmente il supporto nativo per Bitcoin nei fogli di calcolo, una funzione presente in Microsoft Office dal 2016.
LibreOffice: arriva il supporto per Bitcoin nei fogli di calcolo
LibreOffice aggiunge finalmente il supporto nativo per Bitcoin nei fogli di calcolo, una funzione presente in Microsoft Office dal 2016.

Quando Microsoft lanciò Office 2016, una delle novità che fece più rumore fu il supporto nativo per Bitcoin. Ora, nel 2025, LibreOffice ha finalmente deciso di supportare la criptovaluta più famosa del mondo. Meglio tardi che mai.

LibreOffice aggiunge il supporto per Bitcoin

Tutto è iniziato pochi giorni fa con una richiesta di @social.chemicals267 sul bug tracker di LibreOffice. L’utente ha fatto notare una cosa ovvia, ma che nessuno aveva mai formalizzato: Bitcoin è un’unità di conto comune e avere il supporto nativo aiuterebbe gli utenti a gestire le transazioni Bitcoin direttamente nei fogli di calcolo senza trucchetti di formattazione.

La richiesta era dettagliata e precisa: simbolo ₿ (U+20BF), 8 decimali per supportare i Satoshi, posizionamento davanti al numero come il simbolo del dollaro. Specifiche tecniche che hanno reso facile l’implementazione. Il piccolo aggiornamento è già stato integrato nel codice principale di LibreOffice, ma non si potrà sfruttare sin da subito. Ha perso il treno della versione 25.8 in arrivo e dovrà aspettare il 2026, probabilmente con LibreOffice 26.2.

Una volta disponibile, gestire Bitcoin in LibreOffice Calc diventerà semplicissimo. Basterà selezionare le celle, andare nella scheda Numeri nel dialogo Formato Celle, e scegliere Bitcoin dalla lista delle valute. Proprio come si farebbe con l’euro o il dollaro.

LibreOffice rincorre Microsoft

Questa aggiunta è emblematica di un problema ben più grande. LibreOffice passa il tempo a rincorrere Microsoft Office invece di innovare. È sempre un passo indietro e cerca di copiare funzioni che Office ha già da anni. Negli ultimi tempi, però, il progetto open source non si è limitato a copiare. Ha lanciato una vera offensiva commerciale, corteggiando direttamente gli utenti Windows e incoraggiandoli a passare a Linux abbandonando Office per LibreOffice. Ha persino creato guide gratuite per facilitare la migrazione.

Il supporto per Bitcoin non è l’unico esempio di questa eterna rincorsa. La versione beta 25.8 ha finalmente aggiunto i font incorporati (quelli che permettono di aprire un documento e vedere esattamente lo stesso carattere anche se non è installato sul computer). Una cosa che PowerPoint fa da anni.

Stesso discorso per i titoli inline in Writer, arrivati con la versione 25.2. In Word si può scrivere un titolo sulla stessa riga del testo normale da sempre. In LibreOffice si doveva fare acrobazie o rinunciare.

È il classico dilemma delle alternative gratuite. Devono essere compatibili con lo standard di mercato per attrarre utenti, ma questo le condanna a essere sempre un passo indietro in fatto di nuove funzioni. LibreOffice è gratuito, e questo è il suo grande vantaggio. Ma la gratuità ha un prezzo: la dipendenza dalle priorità della community e dei volontari. Una funzione può essere tecnicamente semplice da implementare, ma se nessuno la richiede formalmente o la sviluppa, semplicemente non esiste.

Microsoft, con le sue risorse e team dedicati, può permettersi di anticipare le tendenze. LibreOffice deve aspettare che qualcuno faccia la richiesta e poi sperare che qualcun altro la implementi.

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Pubblicato il
15 lug 2025
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