Linux, OS poco sicuro

Linux, OS poco sicuro

Secondo Silicon.com Linux è un sistema insicuro, non adatto pertanto ad ambienti enterpise. La maggior fonte di guai deriverebbe dal codice open source, visionabile da chiunque
Secondo Silicon.com Linux è un sistema insicuro, non adatto pertanto ad ambienti enterpise. La maggior fonte di guai deriverebbe dal codice open source, visionabile da chiunque


Web – Gli esperti di Silicon.com sostengono, non senza far arrabbiare tutta la comunità Linux, che il sistema operativo nato dal genio di Linus, Torvalds, sia fondamentalmente insicuro, in balìa del primo hacker di passaggio. Per questa ragione, conclude Silicon.com, Linux sarebbe inadatto per l’utilizzo all’interno di ambienti enterpise.

A suggellare il tutto, arriva il commento di un ignoto system administrator: “Chiunque faccia girare dei sistemi di vitale importanza su Linux è un pazzo”. Ed ancora, un certo Clivie Longbottom della Strategy Partners, rincara la dose sostenendo che “la sicurezza dev’essere implementata nell’architettura del sistema operativo. Questo non può avvenire se il codice sorgente è pubblicamente disponibile”.

Naturalmente l’articolo di Silicon.com ha sollevato un vespaio nella comunità Linux e open source e per averne un’idea basta dare un’occhiata ai commenti pubblicati in calce alla notizia su Slashdot.org . Gli sviluppatori open source, infatti, controbattono dicendo che è proprio la disponibilità pubblica del codice sorgente a fare di Linux un sistema operativo forte, stabile e sicuro: sicuro non perché un qualsiasi software possa nascere di per sé inviolabile, ma sicuro perché testato quotidianamente da milioni di sviluppatori ed hacker del pianeta, un meccanismo molto più rapido ed efficiente di scovare buchi di sicurezza rispetto a quello gestibile da qualsiasi sistema operativo proprietario.

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Pubblicato il 21 mar 2000
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