Lizard Squad, un minore e migliaia di accuse

Lizard Squad, un minore e migliaia di accuse

Ancora prima di affiancarsi all'intemperante collettivo di cyberguastatori, si è reso responsabile di qualsiasi genere di scorribande online: la giustizia finlandese gli risparmia il carcere
Ancora prima di affiancarsi all'intemperante collettivo di cyberguastatori, si è reso responsabile di qualsiasi genere di scorribande online: la giustizia finlandese gli risparmia il carcere

Militante fra le fila di Lizard Squad , attualmente 17enne, noto alle cronache come Zeekill o Ryan, è stato giudicato responsabile di 50.700 episodi di cybercrime, dal cracking ai danni del MIT agli abusi commessi ai danni di carte di credito altrui.

Il giovane era già stato interrogato dalle forze dell’ordine finlandesi all’inizio del 2015: indagato per il rovinoso DDoS di Natale sferrato contro i videoludici online di PlayStation e Xbox, era già stato arrestato nel 2013 per aver creato e gestito una botnet. Proprio delle sue attività nel periodo compreso tra il 2012 e il 2013 si stava occupando la giustizia finlandese, che lo ha ritenuto colpevole di 50.700 violazioni della legge.

Tra accesso a segreti industriali, trafugamento e ripubblicazione di dati riservati, truffe online, episodi di cracking anche ai danni dell’Università di Harvard e del MIT, senza escludere lo swatting, il procurato allarme tanto caro a Lizard Squad), Zeekill avrebbe potuto essere condannato ad una pena tra i due e i tre anni di carcere. Il tribunale di Espoo ha deciso invece per una pena di due anni, sospesa, insieme al sequestro del PC e della restituzione di 6588 euro, frutto delle sue malefatte.

Zeekill non sconterà il carcere, il giudice ha tenuto in considerazione la sua giovane età che si accompagna a un senso di responsabilità ancora acerbo, ma dovrà adoperarsi per “combattere il cybercrime”: secondo chi si presenta come portavoce di Lizard Squad, Zeekill sarà semplicemente tenuto sotto controllo per due anni dalla polizia locale. Allo stesso modo, prevede , potrebbe risolversi il caso che lo vede coinvolto per l’attacco a PlayStation Network e Xbox Live insieme ai Lizard Squad.

Gaia Bottà

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Pubblicato il 8 lug 2015
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