L'UMTS non s'ha da fare: Bouygues

L'UMTS non s'ha da fare: Bouygues

Clamorose le dichiarazioni dell'operatore francese che punta tutto su GPRS ed Edge e che ritiene inutilmente costoso l'UMTS, le cui velocità sarebbero raggiungibili comunque. Nubi si addensano sulla telefonia di terza generazione
Clamorose le dichiarazioni dell'operatore francese che punta tutto su GPRS ed Edge e che ritiene inutilmente costoso l'UMTS, le cui velocità sarebbero raggiungibili comunque. Nubi si addensano sulla telefonia di terza generazione


Parigi – Costa troppo, le velocità di trasferimento dati che raggiunge sono ottenibili comunque, il gioco non vale la candela, meglio il GPRS: così si potrebbe riassumere il pensiero di uno dei massimi industriali europei nel mondo della telefonia mobile, Martin Bouygues, a proposito dell’UMTS.

La connettività wireless di terza generazione (3G) non interessa Bouygues secondo cui i costi delle licenze, e ancor più quelli di realizzazione delle infrastrutture necessarie per la fornitura dei servizi UMTS, sono “inutilmente elevati”.

La sua azienda Bouygues Telecom non parteciperà dunque alla gara per l’assegnazione delle licenze UMTS in Francia, dove il governo si trova oggi nella singolare condizione di avere quattro licenze da assegnare con solo due operatori disponibili ad acquistarle (France Telecom e Vivendi Universal).

Uno standard europeo per l’UMTS, secondo Bouygues, non è più necessario, perché non vi sarebbero applicazioni 3G che non siano ottenibili con la telefonia mobile di seconda generazione (2G), ovvero con il GPRS (Global Packet Radio System) ed Edge (Enhanced Data Rates for GSM Evolution), due tecnologie che “potenziano” le capacità dei sistemi GMS attuali.


Il GPRS, che in Italia dovrebbe arrivare entro l’estate, secondo Bouygues si può “accoppiare” ad Edge per superare i limiti del sistema e veicolare dati ad altissima velocità, fino ad emulare completamente quanto ottenibile dall’UMTS, alla metà dei costi. In particolare entro il 2002, prevede Bouygues, Edge porterà la velocità dei dati a 180 kilobit al secondo. Questo dato, associato a migliori tecnologie di compressione dei dati multimediali, consentirà agli utenti GSM Edge di sfruttare servizi audiovideo di alta qualità sul proprio telefonino.

Bouygues, il primo grande operatore a “dire no” all’UMTS, sostiene che se la trasmissione di video ad alta qualità potrà richiedere una banda da 200 kilobit al secondo, entro il 2003 le capacità di Edge potranno essere spinte fino al limite teorico del sistema, ovvero 276 Kilobit al secondo, e dunque riuscire a fornire anche questo genere di servizio.

Sul piano dei costi, Bouygues ha sottolineato che la realizzazione di infrastrutture 3G in Francia può significare una spesa di 18mila miliardi di lire, contro i 4mila miliardi che richiede l’aggiornamento del GSM con i sistemi di seconda generazione.

Altra piaga in cui l’industriale ha affondato il coltello è quella dei telefonini, perché sono molte le fonti secondo cui entro il 2002, al lancio dei servizi UMTS, non vi saranno device wireless sul mercato per poterli sfruttare. Il rischio sarebbe addirittura quello di dover attendere il 2003 o il 2004 per una distribuzione sufficiente di apparecchi.

Le parole di Bouygues stanno naturalmente scuotendo tutto l’ambiente, dai fornitori dei contenuti multimediali agli altri operatori mobili, fino a coloro che hanno sborsato molte migliaia di miliardi di lire per ottenere licenze in Germania, Gran Bretagna o Italia.

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Pubblicato il
2 feb 2001
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