Quasi tutti i cybercriminali attaccano utenti e aziende per ottenere un profitto. Alcuni offrono anche un servizio utile alla comunità, creando malware che colpiscono solo i pedofili. Attraverso una tattica estorsiva viene chiesto il pagamento di una somma di denaro per evitare la denuncia alle forze dell’ordine.
Estorsione a fine di bene
Una delle campagne ransomware più note è Anti-Child Porn Spam Protection. I cybercriminali “buoni” riescono ad accedere al computer del pedofilo e bloccare l’accesso ai file. Un avviso indica che è necessario pagare una somma di denaro per evitare una segnalazione alle forze dell’ordine, in quanto l’utente visita siti con pornografia infantile.
I ricercatori del MalwareHunterTeam hanno recentemente scoperto un malware, denominato CryptVPN, che sfrutta una simile tattica estorsiva. I cybercriminali hanno creato un sito “clone” di UsenetClub che consente di accedere a contenuti (immagini e video) non censurati sottoscrivendo un abbonamento. È possibile però accedere gratuitamente al servizio anche installando la suddetta VPN.
Cliccando sul pulsante “Download & Install” viene scaricato un archivio ZIP che contiene un collegamento Windows. Si tratta del link ad un’eseguibile PowerShell che scarica il file CryptVPN.exe
. In questo caso non viene bloccato l’accesso ai file, ma solo cambiato lo sfondo del desktop. Nell’immagine è scritto che il pedofilo deve pagare 500 dollari in Bitcoin entro 10 giorni.
Simile tattiche estorsive hanno ottenuto un buon successo in passato, ma ora sono pochi i pedofili che cadono nella trappola (al momento sono stati pagati solo 88 dollari). Ovviamente, gli attacchi possono essere effettuati anche contro utenti innocenti per incutere paura.