Mercato, i numeri di Windows

Mercato, i numeri di Windows

Windows 8.1 recupera su XP, ma anche Windows 7 sale. Sul fronte mobile, le previsioni per Windows Phone prevedono un raddoppio della quota nel giro di tre anni. Ammesso che gli OEM non facciano ostruzionismo
Windows 8.1 recupera su XP, ma anche Windows 7 sale. Sul fronte mobile, le previsioni per Windows Phone prevedono un raddoppio della quota nel giro di tre anni. Ammesso che gli OEM non facciano ostruzionismo

Le nuove statistiche NetMarketShare restituiscono l’immagine di un mercato dei sistemi operativi per PC in evoluzione, anche se i trend procedono senza troppe sorprese rispetto al recente passato: Windows XP continua a scendere lentamente, Windows 8.1 viene spinto forzosamente avanti dalle dinamiche di mercato e Windows 7 è l’OS più usato su computer.

Il market share globale di Windows 7 è ora pari al 53,71 per cento (+0,66 per cento), dicono le statistiche , mentre Windows XP è sceso al 13,57 per cento (-3,61 per cento) dopo il crollo del mese scorso dovuto a una riorganizzazione della base dati usata da NetMarketShare per i suoi report mensili.

Windows 8.1 sale al 12,1 per cento (+1,18 per cento), una progressione lenta che conferma una certa mancanza di appeal dell’OS Microsoft a piastrelle e giustifica le scelte in qualche modo radicali dell’operazione Windows 10.

Un’altra progressione lenta, questa volta nel mercato mobile, è quella di Windows Phone: stando alle previsioni di IDC , da qui a tre anni il sistema mobile di Redmond raddoppierà la sua quota, arrivando a un ben poco entusiasmante 5,6 per cento. Sullo sfondo, le parole taglienti diffuse da Huawei: il colosso cinese dice di non aver mai guadagnato un centesimo dai terminali Windows Phone, e lo stesso si potrebbe dire per gli altri OEM.

L’evoluzione del mercato procede parallelamente anche in ambito hardware , e il settore educational non fa eccezione. Sempre gli analisti di IDC comunicano che la supposta “rivoluzione” delle tavolette post-PC lascia il passo ai terminali Internet-dipendenti di Google: nel terzo trimestre dell’anno, nelle scuole statunitensi si sono venduti più Chromebook che iPad.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 3 dic 2014
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