Meta sotto accusa: ha usato film per adulti piratati per l'AI?

Meta sotto accusa: ha usato film per adulti piratati per l'AI?

Una nuova causa legale accusa Meta di aver utilizzato film per adulti piratati per addestrare i suoi modelli AI Meta Movie Gen e LLaMA.
Meta sotto accusa: ha usato film per adulti piratati per l'AI?
Una nuova causa legale accusa Meta di aver utilizzato film per adulti piratati per addestrare i suoi modelli AI Meta Movie Gen e LLaMA.

Quando pensiamo all’intelligenza artificiale e ai suoi controversi metodi di addestramento, immaginiamo spesso oceani di testi, articoli di giornale o libri digitalizzati. Ma non è sempre così. L’azienda di Mark Zuckerberg è accusata di aver utilizzato sistematicamente contenuti per adulti piratati per addestrare i suoi modelli AI, tra cui Movie Gen e LLaMA di Meta.

Scandalo Meta: film porno piratati per addestrare l’AI

Due aziende di produzione per adulti, Strike 3 Holdings e Counterlife Media, hanno intentato una causa da 359 milioni di dollari contro Meta. L’accusa è di aver scaricato illegalmente oltre duemila film attraverso la rete BitTorrent. Meta non si sarebbe limitata a scaricare questi contenuti, ma li avrebbe persino ridistribuiti.

BitTorrent funziona con un meccanismo “tit-for-tat” (do ut des) che premia chi condivide contenuti con velocità di download maggiori. Meta avrebbe sfruttato la popolarità dei film per adulti, spesso tra i più scaricati sui siti BitTorrent, distribuendoli lo stesso giorno della loro uscita per accelerare il download di altri contenuti necessari per l’addestramento dell’AI.

Meta avrebbe cercato di coprire le sue tracce quando usava BitTorrent, nascondendosi dietro una rete di server privati con indirizzi IP falsi. Il trucco è saltato fuori quando alcuni ricercatori hanno notato dei pattern strani. C’erano dei server che scaricavano contenuti protetti da copyright con la stessa “firma digitale” degli uffici ufficiali di Meta, ma da indirizzi completamente diversi.

Il comportamento di questi server era chiaramente artificiale, nessun essere umano scarica file a quella velocità e con quei ritmi così meccanici. Era evidente che si trattava di bot o sistemi automatizzati.

Secondo la causa, le tattiche di Meta avrebbero dato all’azienda diversi vantaggi competitivi, rendendo più difficile per i siti di Strike 3 Holdings competere, inclusa la potenziale distribuzione gratuita dei video a minori senza controlli dell’età in stati che ora li richiedono.

La battaglia legale contro il fair use

Questa è solo l’ultima di tante cause legali che stanno decidendo una questione fondamentale. Le big tech possono prendere libri, quadri e canzoni per addestrare le loro intelligenze artificiali senza chiedere il permesso, nascondendosi dietro il fair use? La posta in gioco è altissima.

Fonte: Torrent Freak
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Pubblicato il
29 lug 2025
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